I guappi non si toccano - Film (1979)

I guappi non si toccano

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Appartiene al filone “mafia” (in questo caso camorra) che si intreccia col poliziottesco, questo buon “pulp” di Mario Bianchi. Grazie agli sforzi in sede di soggetto e sceneggiatura da parte di Antonio Cocca e Claudio Fragasso (qui anche aiuto regista prima di diventare regista a tutti gli effetti), I GUAPPI NON SI TOCCANO si fa ricordare per una storia complessa e intrigante, che poi Bianchi dirige con ritmo dinamico e sfruttando al massimo le modeste potenzialità del cast. Il protagonista Gabriele Tinti ha la faccia giusta del poliziotto senza scrupoli e con la fedina penale non certo candida, Richard Harrison (il questore Ferrari) non ha mai recitato così bene mentre Pino Mauro (il guappo...Leggi tutto Maurice) si ritaglia una figura di boss molto intensa. Chi scade è Paola Senatore, che nel ruolo di Paulette Maurice (figlia del boss) offre una prestazione al di sotto della media. Diverte invece vedere Marisa Laurito in un personaggio (la moglie della prima vittima) dai toni drammatici. Nel complesso insomma il film funziona; regala sequenze spesso riprese molto bene in ambienti suggestivi (vedi le sparatorie al cimitero) e una colonna sonora opera del re partenopeo delle percussioni Tullio De Piscopo (riconoscibilissimo il suo stile). Certo, le scenografie sono povere, l'assenza di un budget decoroso si fa sentire, di tanto in tanto lo squallore del prodotto si nota, ma a un film “pulp” lo si può perdonare. La vicenda in ogni caso è ben costruita e il finale non delude le aspettative. Bianchi dimostra che si può fare un discreto film anche senza grandi mezzi.

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Homesick 21/05/07 08:18 - 5737 commenti

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Noir camorristico, poliziesco d’azione e thriller politico sono gli ingredienti di questa bella prova di Bianchi, che confeziona un prodotto avvincente, dinamico e ricco di colpi di scena. Cast azzeccato, con facce ad hoc (Tinti, Palladino e soprattutto un ottimo Pino Mauro) e insolitamente pudica performance della Senatore. Finale iper-pessimista. La grandiosa soundtrack di De Piscopo è un’esplosione di assoli di batteria e di percussioni sintetizzate.
MEMORABILE: I litigi tra Tinti e Palladino.

Iochisono 19/01/09 01:26 - 133 commenti

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I guappi non si toccheranno ma il fondo lo si tocca subito con la fattura complessiva dell'opera, degna di un super8 amatoriale di paese. Avrà pure qualche trovata qua e là, ma tutto è sommerso da scenografie inesistenti (quattro modeste casette di gente di provincia), fotografia improbabile (discontinua anche per l'uso di avanzi di varia pellicola), errori tecnici banali (scavalcamenti di sguardi e posizioni), comicità involontaria (il maglione "nude-look" della Senatore o l'infarto di Pino Mauro, o altro ancora). Per non parlare dei comprimari.
MEMORABILE: Pino Mauro che si commuove parlando della figlia, ma non piange mai e poi ha una specie di infarto.

Daidae 27/01/09 20:13 - 3163 commenti

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Orripilante poliziesco poveristico di Mario Bianchi. Si parte con una orrenda colonna sonora di Tullio De Piscopo, si prosegue con una banalissima trama tra guappi senza lingua, serpenti, battute idiote ("quando inventeranno le pallottole che non fanno male?") e recitazione da brividi (su tutti spicca per indecenza la Laurito, ma anche attori rodati come Tinti e Harrison zoppicano..). Non si può non ridere poi durante la scena della rapina e sucessivo inseguimento. Scarsissimo!
MEMORABILE: Le battute idiote di Tinti, l'inseguimento dopo la rapina, la scena del lucido da scarpe.

Anna 30/01/09 10:29 - 90 commenti

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Inseguimenti spassosi come quello tra un furgoncino Fiat 238 e un autobotte con rimorchio, quando mai si son visti? Già solo questo vale la visione del film. Giovanissima Laurito quasi irriconoscibile in scene strappalacrime, Pino Mauro colpito da una stranissima forma di infarto che lo mummifica... Il film diverte e si lascia guardare, cast di caratteristi d'eccezione e tutti al top. Incalzante la colonna sonora del percussionista De Piscopo.

Ronax 14/07/09 00:57 - 1244 commenti

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Sgangheratezza e balordaggine sono una regola che con Mario Bianchi non sembra ammettere eccezioni e che si conferma puntualmente anche con questa produzione destinata ai mercati locali e a un pubblico di bocca buonissima. Grossolanamente recitata da Gabriele Tinti, dalla futura meteora hard Paola Senatore e dalla solita parata di orrendi ceffi, con una comparsata dell'ancora sconosciuta Marisa Laurito (che tale poteva anche restare) il film non tocca forse i vertici di abominio di Provincia violenta, ma certo non ne siamo molto lontani.

Buck ii 28/03/10 12:39 - 55 commenti

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Il titolo è orrendo e premesso questo il film a mio giudizio non brilla più di tanto. Ci sono Tinti, Harrison, Paola Senatore in versione autunno-inverno e Marisa Laurito (!?) oltre a caratteristi esperti del cinema di genere nostrano, ma questo non basta. Sinceramente a me non interessano i pochi mezzi a disposizione del regista (per un appassionato di film di genere questo passa sempre in secondo piano), ma le emozioni che una pellicola può offrire, e questa non ne offre proprio. Solo per collezionisti.
MEMORABILE: La Senatore colpita crolla ridicolmente.

Nando 19/02/11 18:54 - 3806 commenti

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Un infiltrato della polizia cerca di sgominare un gang collusa con i poteri forti. I mezzi adoperati sono molto poveri, anche se la narrazione è discreta e si avvale di un efficace Tinti. La Senatore non mostra le sue grazie, anzi appare spesso in pelliccia. De Piscopo realizza un'incalzante colonna sonora. Finale shock.

Enzus79 23/11/11 15:05 - 2864 commenti

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Mediocre film che si basa su una storia altrettanto mediocre. Per fortuna c'è quel po' di azione che non fa annoiare. Regia dilettantesca di un Bianchi che ha dato il meglio di sè in altri generi, Tinti fuori ruolo, Paola Senatore più bella che brava.

Trivex 27/12/12 16:14 - 1738 commenti

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La realizzazione del progetto, comunque dotato di senso e potenzialità, è davvero ai minimi termini. Non si vede un solo poliziotto in divisa né una macchina della polizia con sirena e lampeggiante: nulla! Solo loschi figuri in borghese che se le suonano e sparacchiano dando luogo ad alcune situazioni al limite della risata. Rimane il fascino crudo (e crudele) degli anni 70 (fine 70), del rammarico della loro fine (cinematograficamente parlando, s'intende) e soprattutto della fine del nostro cinema di genere. Bella musica e due pallini.. alla memoria.
MEMORABILE: L'assalto al furgone blindato: il bandito che attende la folla (tutta concentrata in quella posizione e in quel momento) per una strage senza senso.

Manfrin 25/03/14 12:13 - 391 commenti

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Intrigo noir di bassa lega, confezionato con pochi mezzi e attori di secondo piano. Tinti è comunque un duro piuttosto credibile e la vicenda offre, pur tra alcune incongruenze, un discreto interesse e merita di essere seguita. Curiosa, lacrimevole apparizione di una giovanissima Laurito; è il film più casto della Senatore...

Pino Mauro HA RECITATO ANCHE IN...

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Faggi 14/12/17 23:14 - 1548 commenti

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Mario Bianchi, ineffabile autore di veri e propri capolavori trash (per esempio gli indimenticabili Biancaneve & co. e La bimba di Satana), qui non smentisce il suo stile all'insegna del dissesto e delle regole del terribilismo estetico capaci di gestire l'intrattenimento di bassa lega. Sulle note discutibili di Tullio De Piscopo ci consegna un camorra-movie in via di disfacimento, da gustarsi - se si è capaci - come reperto archeologico dell'italica serie Y "che fu". Epilogo da capogiro.

Herrkinski 14/03/19 06:39 - 8052 commenti

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Tardo esempio di mix tra poliziottesco e camorra-movie che non convince su entrambi i versanti; se i film con Merli, Milian & co. avevano già detto tutto e meglio anni prima, nel noir partenopeo anche i lavori con Merola erano ben più veraci e se vogliamo realisticamente "napoletani". Detto questo, lo script è fin troppo elaborato e spesso si fa fatica a seguire la vicenda; le scene d'azione sono di discreta fattura e il cast non disdicevole, su tutti un buon Tinti. Messinscena poveristica, location generiche, ost interessante di De Piscopo.

Nicola81 4/11/19 22:33 - 2831 commenti

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Forse il peggior poliziottesco in assoluto. La trama, se sviluppata adeguatamente, poteva anche non essere da buttare via, ma a togliere qualsiasi interesse alla visione ci pensano lo squallore della messa in scena (tale da far rimpiangere La banda Vallanzasca e Provincia violenta) e la pochezza del cast: Harrison molto modesto, Tinti decisamente sotto i suoi standard, la Senatore non si spoglia e delude, stendiamo un velo sulla Laurito. Bruttine anche le musiche, tanto per completare il quadro.

Pessoa 13/01/22 06:42 - 2476 commenti

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Storia di lotte fra bande rivali con coinvolgimento di poliziotti, deviati e non, in cui non si capisce bene chi siano i buoni e chi i cattivi. La trama di questo modesto gangster alla napoletana si fa sempre più complicata fino al finale senza capo né coda; il materiale umano per lavorarci su nel cast ci sarebbe pure, grazie al talento di alcuni attori, ma ogni sforzo recitativo viene vanificato da una sceneggiatura molto banale e dal solito budget inclemente. Molte le scadute nel trash involontario, soprattutto nelle scene d'azione (inseguimenti da dimenticare). Evitabile.

Fauno 20/03/23 00:21 - 2206 commenti

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Il titolo è toppato ma il film, nonostante l'impiego di attori locali già visti in altri omologhi partenopei, funziona alla grande. Attendibile, spiccio, senza fronzoli, con scene pulite; la rapina con massacro e la successiva vendetta nel garage sono momenti di altissimo cinema, e anche l'epilogo con l'estrema forza ritrovata per istinto paterno e il doppio finale beffa sono due calici del miglior Champagne. Tinti si conferma il miglior attore su scala mondiale, la Senatore abbandona bene i panni di stellina erotica e perfino una giovanissima Laurito impone il suo carisma.
MEMORABILE: Le motociclette di passaggio; L'anello d'oro.
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  • Homevideo Geppo • 20/02/15 15:24
    Call center Davinotti - 4269 interventi
    Il ritorno della Geppo Collection dopo un lungo silenzio.
    Ecco a voi la fascetta VHS del film "I guappi non si toccano", etichetta New Pentax.

    Ultima modifica: 20/02/15 18:17 da Zender