Tipico teen-action-movie come non se ne vedevano dagli anni 80 (titoli come Toccato! o Un agente segreto al liceo). Peccato che non incida a sufficienza, forse perché si prende troppo sul serio senza riuscirci a causa di dialoghi e comportamenti assurdi dei personaggi, che optano quasi sempre per l'azione sbagliata. Il protagonista lo è davvero in tutti i sensi: il suo faccione è troppo presente in scena e vien voglia di toglierlo di torno per vedere bene il film. Da notare la spudorata visibilità Apple...
MEMORABILE: Il monitor dell'iMac che si muove da solo in modo che sia sempre di fronte all'inquadratura!
Una scorciatoia, per Taylor Lautner, per farsi conoscere dal pubblico adulto che ignora la saga di Twilight. Sembra tanto Il nome del mio assassino con Lindsay Lohan: come lì la sceneggiatura è inverosimile e la recitazione del protagonista inguardabile. Il problema maggiore è Lautner, che ha l'espressività di una busta della spesa; affiancarlo con attori di alto livello come Sigourney Weaver e Alfred Molina è stata la scelta peggiore.
Dopo un buon esordio e qualche film più che discreto come Four brothers, il regista John Singleton si mette al servizio del divo alla moda di turno (Taylor Lautner), per realizzare un teen movie che ha tutti gli ingredienti per piacere agli adolescenti. Il protagonista è decisamente poco portato per la recitazione ma la produzione gli affianca dei buoni attori (dalla Weaver e Molina) per limitare i danni e lo spettacolo risulta alla fine passabile anche se la storia è totalmente prevedibile.
Scivolone di Singleton, regista con un discreto passato, che mette faccia e nome in questa specie di baracconata che sa più di teen-movie che di action, fatta ovviamente per motivi commerciali e per lanciare Lautner fuori della saga di Twilight. Ma nonostante il vestitino cucitogli su misura, Lautner continua ad essere quel che è, incapace di profondersi in più di due espressioni diverse. Ovviamente, per non far sfigurare il divo, l'interprete femminile che lo affianca (Lily Collins) è di pari requisiti. Molina e Weaver sprecati.
Action-movie giovanilistico in cui si narrano le vicende di un ragazzo coinvolto in una vicenda di agenti segreti. Trama abbastanza convenzionale tra inseguimenti e scazzottamenti, con l'occhio strizzato al pubblico più giovane. Weaver e Molina cercano di alzare lievemente la media, visto che il resto del cast appare troppo piacione e patinato. Mediocre.
Teen action di buonissimo intrattenimento (che poi è quel che si chiede in questi casi) qui tralasciando qualche comportamento stupido dei protagonisti (comunque si è visto di peggio). La cosa migliore ono gli scontri fisici (molto ben realizzati) e la scontata ma funzionante "morale". Si pecca invece nella messa in scena e negli effetti speciali, che mancano proprio. Bel cast di contorno, mentre abbastanza insipida è la giovincella di turno, Lily Collins.
Dopo un film del calibro di Four brothers, da Singleton era lecito aspettarsi molto, considerato anche il cast di alto livello che è riuscito a coinvolgere, ma questo teen action movie è sgonfio come un soufflé riuscito male. Il motivo principale sta nell'aver scelto come protagonista l'ex lupacchiotto Lautner, che non riesce a compensare solo col fisico la pressoché totale mancanza di carisma. Affiancargli attori del calibro di Molina, Isaacs e Weaver, poi, non fa che rendere la sua performance ancora più stridente.
Quando vedo "cose" del genere mi domando sempre: perché? Dopo pochi minuti dall'inizio il lupacchiotto mostra i pettorali al pubblico di teenager cui il film è rivolto ma il seguito parrebbe pure peggio, soprattutto con la comparsa dell'insignificante "figlia di Phil Collins". Giunge però un segreto segretissimo a sconvolgere il plot; peccato che il tutto sia rovinato da scene in cui si fa la determinata azione "perché si" e che i cattivoni dalla Serbia siano spietati con tutti eccetto che con il lupacchiotto e "la figlia di Phil". Deboluccio.
John Singleton HA DIRETTO ANCHE...
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HomevideoGestarsh99 • 4/01/12 15:47 Vice capo scrivano - 21546 interventi
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