Hatching - La forma del male - Film (2022)

Hatching - La forma del male

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/05/22 DAL BENEMERITO LEANDRINO
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Leandrino 17/05/22 16:41 - 516 commenti

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Un esordio che vorrebbe affrontare con la forma del body horror il grande tema della maternità e delle sue sfumature. Tinja, costretta al successo da una madre amorevole quanto egoista, trasferisce l'affetto che non riceve verso la creatura nata da un uovo trovato nel bosco. Il film sembra sorretto da una buona scrittura per tutto il primo atto, dopo il quale procede spedito verso svolte scontate che ne affossano il senso. Spossessato dall'iniziale aura sofisticata, affonda sotto i colpi di una regia superficiale e una fotografia dai tratti televisivi. Un vero peccato.

Herrkinski 19/05/22 18:24 - 8271 commenti

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Co-produzione finnica/svedese ed esordio della Bergholm, regista da tenere d'occhio; il film è una sorta di body-horror che paga pegno al vecchio Cronenberg - Brood su tutti - ma anche a quello più recente, specialmente per l'estetica gelida e curata. Tanti simbolismi, dalla perdita dell'innocenza fino alla disgregazione del nucleo familiare e le deviazioni del senso di maternità, con un doppelganger a rappesentare le turbe della giovane, virginale protagonista. Una critica feroce alla società odierna e alle aspettative genitoriali risolta con sardonico cinismo e senso del grottesco.

Lupus73 27/08/22 18:30 - 1522 commenti

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Famiglia finlandese apparentemente felice, casa dall'atmosfera bucolica (sottolineata dai candidi e luminosi arredi neoclassici), ma ci sono lati bui apparentemente ben gestiti e la ragazzina finirà per manifestare misteriosi "rigurgiti". La tematica del lato oscuro della personalità, non nuova al cinema, qui viene gestita facendo appello al body-horror e tramite una visione allegorica che sottolinea l'inscindibilità della parte "nera" dell'uomo da quella bianca, sempre con una visione priva di sfumature, dicotomica e zoroastrica che impregna ancora l'occidente cristiano. Acerbo.

Magerehein 19/10/22 09:45 - 1058 commenti

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Patinata famiglia apparentemente felice e coesa (ma con madre aberrante e padre fesso) vedrà la propria artificiosa routine turbata da una nuova inquilina. Ma sarà davvero costei il vero mostro della situazione, o è soltanto spia di mali peggiori? Il film ha certamente i suoi difetti (anche se forse quelle che sembrano ingenuità potrebbero essere funzionali a mostrare le debolezze familiari), eppure riesce a passare un messaggio assai chiaro, di fronte al quale è impossibile non riflettere almeno un po' (solo questo vale mezzo pallino). Qualche momento inquietante c'è. Non male.
MEMORABILE: L'azzeccatissima locandina (è davvero una famiglia di maschere); Il modo in cui la creatura va nutrita; Il padre cornuto e rassegnato.

Daniela 3/01/23 09:04 - 12814 commenti

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La famiglia social è perfetta solo in apparenza: la madre adultera riversa sulla figlia ginnasta le proprie ambizioni, il padre è distante e distratto, il fratellino sciocco e crudele. Così la dodicenne Tinja si affeziona a un uovo trovato nel bosco e lo cova segretamente fino a quando... Horror nordico che, partendo da toni da satira grottesca, si palesa ben presto come una parabola trasparente sull'adolescenza e i suoi cambiamenti fisici e caratteriali, veicolata attraverso la figura di un doppio mostruoso in grado di trasmettere disagio e inquietudine con la sua sola presenza.
MEMORABILE: La schiusa del pulcino; Lo scambio di cibo tra Tinja e la creatura.

Kinodrop 14/01/23 19:25 - 3057 commenti

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L'immagine di una famiglia modello, costruita dalla madre anche attraverso i social, nasconde sintomi di disagio e di nevrosi; l'adolescente Tinja, stretta tra l'essere e l'apparire, prende una deriva psicotica trasformandosi in "mamma" di una raccapricciante "creatura". La solita tematica del rito di passaggio e della frizione generazionale declinata in salsa horror, che dopo un inizio accettabile si perde nel favolistico e rischia più volte la comicità involontaria. Non male qualche effetto splatter, ma la sproporzione tra intenti e risultati circola per tutta la narrazione.

Frakax 17/01/23 00:47 - 23 commenti

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Ragazzina vittima di famiglia all’apparenza perfetta, ma in realtà piuttosto disfunzionale, "cova" un uovo trovato in un bosco. Ne nasce una creatura inizialmente mostruosa (ma amorevole nei suoi confronti) che finirà per trasformarsi in un suo doppelganger sanguinario e vendicativo. Vorrebbe essere un coming of age tra l’horror e il grottesco, ma la metafora fin troppo scoperta, la scrittura non eccelsa e una regia piuttosto televisiva impediscono al film di decollare.

Schramm 28/01/23 13:20 - 3592 commenti

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Uccellhatching e uccellini. La crowing of age e la coming of rage han fatto l'uovo: covato dalla preadolescente Tinja(thos) schiude un simulativo birdoppleganger che non promette alcunché di pacifico. L'ornitologia per piccina che lei sia la prima età si porta via. Quando Miss Metafora fa la soprano e lo strappamutande, il grottesco più che tracciare solchi di cui l'inconscio prenderà nota, si sbaciucchia col rischio del ridicolo e per la paura/platea son rogne. Attraversato con terzietà e prediligendo il piano narrativo a quello discorsivo (che pure fa cra cra), appaga il giusto.

Hackett 29/09/23 11:17 - 1868 commenti

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Interessante opera prima di una giovane regista nordica, la pellicola mescola il body horror con il film di crescita zoomando sull'intimo di una giovane ragazza che vive l'oppressione di una madre schiava della propria immagine e dei propri fallimenti sportivi. Per nulla banale nello svolgimento, il film riesce a trasmettere inquietudine e si affida ad effetti analogici (per quanto riguarda la creatura) ottimamente realizzati.

Erfonsing. 7/03/24 09:54 - 31 commenti

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Finalmente un horror non banale, che non fa paura ma inquieta. La storia è risaputa, ma non è il "cosa" a interessare, bensì il "come". Una creatura che - era ora - repelle, disegnata con maestria notevole (e qui i richiami più o meno espliciti si sprecano) e che "fa" il film. La regia alterna svarioni a scelte indovinate (ancorché ovvie: l'uso ripetuto di specchi o immagini riflesse e sovrapposte), nonostante la sceneggiatura/gruviera. Ma, appunto, non è il cosa, ma il come. E il come c'è tutto. In mano a tale David Lynch il giudizio massimo non sarebbe bastato.
MEMORABILE: Il vero mostro: la madre.

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Buiomega71 23/03/24 00:28 - 2961 commenti

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Disgregazione familiare portata da un corvo del malaugurio (la distruzione del salotto, quasi bunueliana) in un tossico rapporto madre (virago) e figlia (succube), nel bel mezzo di un body horror tutto al femminile. Squarci da fiaba nera (il ritrovamento dell'uovo "magico" nel bosco), derive da fantasy di serie B targato Empire (la creatura glabra e spennacchiata), spizzichi di crudeltà (l'agonia del corvo, Reetta sul letto di un ospedale) e che prende di mezzo covate cronenberghiane, metà oscure e un finale dai riflessi zulawskiani. Deliziosi gli SFX prostetici di Conor O'Sullivan.
MEMORABILE: La creatura beve golosamente il vomito di Tinja; Gli scatti d'ira della madre che sbatte violentemente il volto sul volante; L'agguato sulla strada.

Teddy 6/04/24 03:10 - 895 commenti

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Body horror d’esordio in cui la lente antropologica della Bergholm si dipana a macchia d’olio; posticcia, raffinata, grottesca e celestiale. Un film fatto di antitesi, dai tormenti del corpo e della psiche alle pantomime inquiete e svanite. Non tutti gli azzardi sono credibili, ma l'affondo terrifico è vischioso e l’ambiguità della chiusa finale resta impressa. Cast perfetto.

Il ferrini 14/07/24 21:31 - 2440 commenti

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Che meraviglia di film. Protagonista impeccabile, genitori caratterizzati con pennellate precise: madre despota e violenta, padre succube. Effetti speciali perfetti, a tratti genuinamente raccapriccianti. Il crescendo emotivo è palpabile, ogni azione compiuta dal "doppelganger" è realmente frutto anche della tua mente di spettatore. Questa potente, viscerale, empatia è la vera forza dell'opera, che racconta di fatto anche il lato oscuro anche di chi osserva la pellicola e resta inerme. Si potrebbe sintetizzare parlando dell'Io e dell'Es ma c'è anche molto, molto altro. Imperdibile.
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  • Discussione Herrkinski • 19/05/22 18:25
    Consigliere avanzato - 2643 interventi
    Titolo italiano:

    Hatching - La forma del male
  • Homevideo Buiomega71 • 5/01/23 15:16
    Consigliere - 26303 interventi
    In dvd per Cecchi Gori, disponibile dal 17/01/2023
    Ultima modifica: 23/03/24 10:16 da Buiomega71
  • Discussione Buiomega71 • 23/03/24 10:15
    Consigliere - 26303 interventi
    Finalmente un film di genere scandinavo che punta alle viscere e al body horror ottantiano, senza inutili orpelli pseudo autoriali (The innocents) e intellettualoidi (Thelma) e che omaggia (con la deliziosa animatronica pupazzesca) certi prodotti targati Empire (il mostricciattolo uccelliforme che esce dall'uovo).

    Sorta di fiaba nerissima (la ragazzina che trova l'uovo magico nel bosco, la madre terribile virago in odor di strega delle favole, lo specchio delle "mie brame" su "chi è la più bella del reame") che si mescola alle covate cronenberghiane, alle metà oscure e ad un finale "mutaforme" che rimanda di riflessi zulawskiani.

    Bizzarro e inquietante (la perfezione nel paese più felice del mondo, la Finlandia), una genitrice che nasconde le sue fobie in una parvenza da Fabbrica delle mogli, un'ultracorpo che incanala la rabbia e la frustrazione, esplodendo in atti vendicativi e sanguinosi, gli interni quasi suspiriosi della villa, un incipit simil bunueliano di un corvo che entra in casa e distrugge mezzo salotto, dando il via ad una parabola orrorifica della disgregazione familiare (come lo era il topolino nel grottesco pamphlet di Ozon) quasi bunueliana e a una discesa infernale del tema del doppio (o, appunto, ultracorpo) tra fine dell'innocenza, crescita, ribellione e dissesto mentale in un horror/fantasy tutto al femminile (il tossico e soffocante rapporto madre/figlia, dove gli uomini sono solo figurine sullo sfondo-come l'inutilità del padre amorfo e l'insopportabile fratellino-).

    Non esente da momenti di lancinante crudeltà (l'agonia del corvo, tra il fogliame, col collo spezzato , Reetta aggredita sulla strada, di sera, poi sul letto di un ospedale, massacrata e amputata di una mano), da inusuali slanci di torbida tenerezza (l'abbraccio della ragazzina/mostro che consola la disperazione di Tinja, Tinja che si prende cura della creatura appena uscita dall'uovo, togliendole dalla zampetta una scheggia di vetro o facendole il bagnetto), fino al disgusto che diventa nutrimento (la creatura è ghiotta del vomito di Tinja, che ne trangugia a scodellate come in una scena disturbante di Audition).

    La deriva nella follia di Tinja non ha la svolta sperata (almeno per quanto riguarda l'intuizione errata del sottoscritto, ma che rivelarla sarebbe spoiler dannato), ma il contesto di perfezione stride con il surreale andazzo che prende il film, tra uova che si schiudono, bambine mostruose e particolarmente aggressive al sentor di Jenifer,  a sostanze viscose, zampe artigliate e ad una chiusa ultracorposa che riunisce la famiglia (disfunzionale) perfetta.

    La sua regista ha certo talento visivo e narrativo, fatto di slanci gore, liquami corporei e animatronic che è una gioia per gli occhi, nonchè un'idilliaco (alla parvenza) centro residenziale scandinavo che sembra la copia di Stepford.

    Forse un pò incompiuto in certi passaggi, ma pervaso da una non indifferente visceralità femminea.
    Ultima modifica: 23/03/24 16:39 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 23/03/24 10:29
    Consigliere - 26303 interventi
    Il dvd della Cecchi Gori

    Formato: 1.85:1
    Audio: italiano, finlandese
    Sottotitoli: italiano
    Nessun extra se non il solo trailer
    Durata effettiva: 1h, 26m e 57s

    Immagine al minuto 0.36.28

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images68/PDVD-354.jpg[/img]
    Ultima modifica: 23/03/24 11:54 da Zender
  • Homevideo Frankrome • 25/03/24 21:19
    Stagista - 5 interventi
    Cerco invano di comunicare con Buiomega71! :)
    Sono alla ricerca di una versione da TV di PESCE D'APRILE (1985)...