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TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/05/22 DAL BENEMERITO LEANDRINO
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Leandrino 17/05/22 16:41 - 483 commenti

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Un esordio che vorrebbe affrontare con la forma del body horror il grande tema della maternità e delle sue sfumature. Tinja, costretta al successo da una madre amorevole quanto egoista, trasferisce l'affetto che non riceve verso la creatura nata da un uovo trovato nel bosco. Il film sembra sorretto da una buona scrittura per tutto il primo atto, dopo il quale procede spedito verso svolte scontate che ne affossano il senso. Spossessato dall'iniziale aura sofisticata, affonda sotto i colpi di una regia superficiale e una fotografia dai tratti televisivi. Un vero peccato.

Herrkinski 19/05/22 18:24 - 7327 commenti

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Co-produzione finnica/svedese ed esordio della Bergholm, regista da tenere d'occhio; il film è una sorta di body-horror che paga pegno al vecchio Cronenberg - Brood su tutti - ma anche a quello più recente, specialmente per l'estetica gelida e curata. Tanti simbolismi, dalla perdita dell'innocenza fino alla disgregazione del nucleo familiare e le deviazioni del senso di maternità, con un doppelganger a rappesentare le turbe della giovane, virginale protagonista. Una critica feroce alla società odierna e alle aspettative genitoriali risolta con sardonico cinismo e senso del grottesco.

Lupus73 27/08/22 18:30 - 1364 commenti

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Famiglia finlandese apparentemente felice, casa dall'atmosfera bucolica (sottolineata dai candidi e luminosi arredi neoclassici), ma ci sono lati bui apparentemente ben gestiti e la ragazzina finirà per manifestare misteriosi "rigurgiti". La tematica del lato oscuro della personalità, non nuova al cinema, qui viene gestita facendo appello al body-horror e tramite una visione allegorica che sottolinea l'inscindibilità della parte "nera" dell'uomo da quella bianca, sempre con una visione priva di sfumature, dicotomica e zoroastrica che impregna ancora l'occidente cristiano. Acerbo.

Magerehein 19/10/22 09:45 - 629 commenti

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Patinata famiglia apparentemente felice e coesa (ma con madre aberrante e padre fesso) vedrà la propria artificiosa routine turbata da una nuova inquilina. Ma sarà davvero costei il vero mostro della situazione, o è soltanto spia di mali peggiori? Il film ha certamente i suoi difetti (anche se forse quelle che sembrano ingenuità potrebbero essere funzionali a mostrare le debolezze familiari), eppure riesce a passare un messaggio assai chiaro, di fronte al quale è impossibile non riflettere almeno un po' (solo questo vale mezzo pallino). Qualche momento inquietante c'è. Non male.
MEMORABILE: L'azzeccatissima locandina (è davvero una famiglia di maschere); Il modo in cui la creatura va nutrita; Il padre cornuto e rassegnato.

Daniela 3/01/23 09:04 - 12060 commenti

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La famiglia social è perfetta solo in apparenza: la madre adultera riversa sulla figlia ginnasta le proprie ambizioni, il padre è distante e distratto, il fratellino sciocco e crudele. Così la dodicenne Tinja si affeziona a un uovo trovato nel bosco e lo cova segretamente fino a quando... Horror nordico che, partendo da toni da satira grottesca, si palesa ben presto come una parabola trasparente sull'adolescenza e i suoi cambiamenti fisici e caratteriali, veicolata attraverso la figura di un doppio mostruoso in grado di trasmettere disagio e inquietudine con la sua sola presenza.
MEMORABILE: La schiusa del pulcino; Lo scambio di cibo tra Tinja e la creatura.

Kinodrop 14/01/23 19:25 - 2557 commenti

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L'immagine di una famiglia modello, costruita dalla madre anche attraverso i social, nasconde sintomi di disagio e di nevrosi; l'adolescente Tinja, stretta tra l'essere e l'apparire, prende una deriva psicotica trasformandosi in "mamma" di una raccapricciante "creatura". La solita tematica del rito di passaggio e della frizione generazionale declinata in salsa horror, che dopo un inizio accettabile si perde nel favolistico e rischia più volte la comicità involontaria. Non male qualche effetto splatter, ma la sproporzione tra intenti e risultati circola per tutta la narrazione.

Frakax 17/01/23 00:47 - 23 commenti

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Ragazzina vittima di famiglia all’apparenza perfetta, ma in realtà piuttosto disfunzionale, "cova" un uovo trovato in un bosco. Ne nasce una creatura inizialmente mostruosa (ma amorevole nei suoi confronti) che finirà per trasformarsi in un suo doppelganger sanguinario e vendicativo. Vorrebbe essere un coming of age tra l’horror e il grottesco, ma la metafora fin troppo scoperta, la scrittura non eccelsa e una regia piuttosto televisiva impediscono al film di decollare.

Schramm 28/01/23 13:20 - 3144 commenti

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Uccellhatching e uccellini. La crowing of age e la coming of rage han fatto l'uovo: covato dalla preadolescente Tinja(thos) schiude un simulativo birdoppleganger che non promette alcunché di pacifico. L'ornitologia per piccina che lei sia la prima età si porta via. Quando Miss Metafora fa la soprano e lo strappamutande, il grottesco più che tracciare solchi di cui l'inconscio prenderà nota, si sbaciucchia col rischio del ridicolo e per la paura/platea son rogne. Attraversato con terzietà e prediligendo il piano narrativo a quello discorsivo (che pure fa cra cra), appaga il giusto.

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In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


  • Discussione Herrkinski • 19/05/22 18:25
    Consigliere - 2572 interventi
    Titolo italiano:

    Hatching - La forma del male
  • Homevideo Buiomega71 • 5/01/23 15:16
    Pianificazione e progetti - 24775 interventi
    In dvd per Mustang Entertainment, disponibile dal 17/01/2023