Halloween park - Film (2023)

In occasione di Halloween, un gruppo di ragazzi riceve un ingresso omaggio per il luna park; qui un killer provvederà a decimare la compagnia. Elementare slasher svedese che ripercorre tracciati ampiamente battuti dal genere, dal movente dell'omicida (la solita vendetta per uno scherzo finito male) alle fughe tra fantocci in hooperiani tunnel dell'orrore, senza neanche proporre villain dal look originale o delitti fantasiosi. Restano buone atmosfere, un ritmo discreto e discreti lampi di suspense. Chi ha gradito titoli come Haunt o Hell Fest abbandoni le pretese e ci butti un occhio.

Antefatto misterioso a una festa di Halloween. L'anno dopo, alcuni partecipati vincono un'anteprima da passare a Halloween in un parco dedicato. Ma qualcuno trama nell'ombra. Villain con tuta alla Meyers ma con maschera bianca e treccine da bambola che in questo slasher piuttosto moderato dà la caccia ai ragazzi per tutto il parco. Vengono in mente i vari Hell fest, Blood fest, Haunt, ma qui siamo a un livello inferiore, piuttosto base, e questa pellicola svedese spesso lascia lo spettatore nella noia. In mancanza di meglio e se vi piace il soggetto...

Il film sta già tutto nel titolo, sebbene in originale non ci sia alcun accenno alla vigilia di Ognissanti bensì unicamente alle giostre, quelle attrazioni che nell'immaginario collettivo sono sinonimi di puro divertimento. Ma si sa, il genere horror ama giocare sul contrasto e anche qui in Svezia si muore per (tremenda) vendetta. Al netto di qualche ingenuità di sceneggiatura, l'opus di Sandquist riesce a catturare l'attenzione per i suoi novanta minuti, con discreto uso sia della tensione che del sangue di scena. Molto graziosa la protagonista Wilma Lidén.

Slasher svedese che più scolastico non si può, visto che rispetta proprio tutti i concetti base immaginabili (un grave misfatto passato con branco di teenagers coinvolto, il plot twist conclusivo...). Il killer è un Michael Myers con una maschera da versione femminile di Brahms e va detto che questo look rende. Sarebbe però stato gradito calcare maggiormente la mano su certe sequenze potenzialmente crude (che invece vengono lasciate fuori campo) e magari sfruttare meglio le potenzialità offerte dall'ambientazione per proporre omicidi più creativi (vedasi Zampaglione). Ordinario.