Il "cleaner" è Samuel Jackson, ovvero un ex poliziotto (con un segreto da dimenticare) convertito all'attività di addetto alle pulizie stile quello presente nel Nekromantik di Buttergeitiana memoria. Nelle case in cui è avvenuto un delitto, infatti, l'uomo rimuove ciò che rimane. Ed è in uno di questi incarichi che si viene a trovare al centro di un pericoloso complotto. Vittima, un personaggio in possesso di un'agenda che mette paura a buona fetta di agenti corrotti. Come recitazione e realizzazione il film merita minimo tre stelle, ma il taglio televisivo e il plot "americano" pesano troppo.
Renny Harlin, habitue dei film d'azione spettacolari, confeziona finalmente un film che fa poco fracasso e non abusa della CGI. Riunendo un cast di buoni attori (su tutti, oltre al solito Jackson, l'ottimo Harris e il caratterista Guzman) crea un thriller moderno che parte da uno spunto tutto sommato originale, ma si perde un po' nello svolgimento, col tipico complotto ai danni di un uomo dal passato difficile. Il film però scorre bene, non annoia e offre qualche discreto colpo di scena, oltre a un leggero umorismo che non guasta. Godibile.
"Quando in casa vi è stato un omicidio e vi è necessità di pulire tocca alla famiglia farlo. Ma se non ve la sentite ci pensa mio papà": così ci spiega la figlia del ripulitore Jackson alla fine del film. E così è, con l'attore tra macchie di sangue e obitori sino al momento in cui si trova coinvolto in un qualcosa che in qualche maniera lo tocca... Regia sicura e atmosfere adeguate, cast molto buono per una confezione ben realizzata. Finale un po' telefonato, ma va bene così...
Dopo avere diretto qualche discreto film d'azione nella prima parte della sua carriera, il regista Renny Harlin si è arenato su produzioni alquanto mediocri. Questo film basato sulla figura di un "ripulitore" di scene del crimine, ha delle buone potenzialità la più importante delle quali è rappresentata dal valido cast di protagonisti e comprimari. Purtroppo la sceneggiatura è di livello mediocre e la vicenda totalmente prevedibile (finale compreso), così da farlo sembrare più che altro un onesto prodotto televisivo.
Ex poliziotto con passato difficile, ora titolare di impresa specializzata nel ripulire scene del crimine, si trova implicato in una faccenda sporca anche in senso metaforico che coinvolge ex colleghi corrotti. Lo spunto ricorda quello del quasi contemporaneo Sunshine Cleaning, ma qui viene declinato non in chiave di commedia amarognola (come il prologo può far pensare) ma di thriller. Trama non molto convincente, per alcuni passaggi piuttosto forzati e motivazioni tirate per i capelli, ma la confezione è professionale, le facce in campo interessanti, il film scorre via senza annoiare.
Preferisco il Renny Harlin più spettacolare e fracassone, anche perché in questo thriller c'è davvero poco che tenga desti (nonostante la breve durata): una buona interpretazione di Jackson, il buon caratterista Guzman e un Ed Harris un po' sottotono. Lo spunto di partenza è efficace, poi si perde in una storia abbastanza prevedibile e molto poco incalzante. Mediocre.
Ex poliziotto titolare di una ditta che ripulisce le scene del crimine (spunto originale) viene tirato dentro a un intrigo che lo riporta a brutti episodi del suo passato. L'idea di fondo è interessante e Jackson ha il carisma per fare un film (quasi) da solo. Anche i comprimari sono di livello (Harris, Guzman, la sempre spettacolare Mendes). Peccato che a un certo punto dev'essere finita la pellicola, perché il film accelera improvvisamente e le fila del racconto vengono tirate in 10 minuti, senza molta plausibilità. Io apprezzo la concisione, però...
Onesto prodotto di genere della fabbrica filmica americana, che usa un buono spunto di partenza, (anche se non troppo originale) e un cast di sicuri professionisti per far salire di quota un film che non ha tanto da aggiungere sull'argomento, ma che riesce a intrattenere senza chiedere troppi sforzi cerebrali da parte dello spettatore. È Jackson a sostenere la pellicola con il suo carisma e cercando di essere più convincente possibile; gli altri fanno il loro dovere per guadagnarsi il compenso. Rimangono impresse le macchie di sangue.
Lodevole lo spunto iniziale, con Jackson addetto alle pulizie delle scene del crimine. Poi la trama si fa thriller e l'ex poliziotto (ruolo tipico per lui, vedi Shaft), va a mettere le mani in un passato torbido di colleghi corrotti e malagiustizia. Qui il film, pur realizzato in modo impeccabile, si fa un tantino prevedibile. Nonostante ciò il ritmo non manca, la Mendes è sempre un bel vedere e anche Guzman offre una prova convincente. Finale un po' melodrammatico ma ci sta.
MEMORABILE: Mio padre dice che le macchie hanno ricordi... quelle profonde riaffiorano sempre.
Regista fortemente altalenante, Harlin decide di girare questo film dal soggetto originale ma dallo svolgimento fiacco e totalmente prevedibile. Neppure il buon cast riesce a tirar fuori dalla mediocrità un prodotto che si lascia guardare con piacere perché il mestiere nella confezione c'è e si vede, ma sicuramente non lascia entusiasta lo spettatore che nel finale non potrà che pensare "L'avevo detto io!". Jackson si conferma attore di assoluta affidabilità mentre è proprio Harris, questa volta, che sembra arrancare. Insieme alla Mendes.
Samuel Jackson nei panni di un "impresa di pulizie" per delitti o fattacci in casa. Ma un giorno incappa in un lavoretto non ancora denunciato e si ritrova come un inconsapevole mr Wolf. Se si tolgono il cast d'eccezione e il soggetto di base interessante, siamo di fronte ad un thriller con sceneggiatura, regia e confezione negli standard e nella media (forse troppo). Non è sicuramente il lavoro più brillante di Renny Harlin risultando anzi fin troppo anonimo, e inoltre, nonostante la durata non eccessiva, alcune parti tendono a dilungarsi e la prevedibilità arriva ben prima dei 60'.
Specializzato nel ripulire scene del crimine viene sospettato di omicidio. La storia, pur non essendo un granché, meritava ritmi più alti, perdipiù con Renny Harlin alla regia, esperto di questo genere di pellicole. La tensione latita e il finale è abbastanza scontato. Intrattenimento fine a se stesso, niente di più. Samuel L Jackson convincente. Consigliabile.
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In DVD per la Mondo Home Video, dal 21 Gennaio 2009.
Annunciato nel formato widescreen (generico) con audio 5.1 DTS.
Sinossi da Thrauma.it:
"Un ex poliziotto si guadagna da vivere facendo le pulizie sui luoghi in cui sono stati commessi reati. Un giorno, dopo aver ripulito la scena di un crimine, si accorge che l'omicidio non è mai stato denunciato alla polizia: dunque inconsapevolmente lui si è reso complice dell'assassino."
Diciamolo subito: il regista è Renny Harlin (The Covenant, Nella Mente del Serial Killer, l'Esorcista - La Genesi) quindi c'è poco da sperare.
Ma dato che spesso le uscite dirette all'home-video (che by-passano cioè la sala cinematografica) riservano sorprese la speranza di trovarsi di fronte ad un film prevedibile, ma ben svolto c'è.
E comunque c'è quella stangona di Eva Mendes, sillogismo dell'esistenza divina in grado di far brillare gli occhi dei maschietti tutti ...
Sotto: possiamo dire che c'è un buon motivo per guardarsi The Cleaner.
Il suo nome è Eva Mendes!
Per Xamini:
scusa se ti rompo, ma la cover del film non è quella inserita nella scheda tecnica (è riferita alla serie tv del 2008, quasi omonima, The Cleaner).
La locandina del thriller in questione l'ho inserita nei link.
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc dal 27/07/2011 per Mondo Home Entertainment:
DATI TECNICI
* Formato video 2,35:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 DTS HD: Italiano Inglese
* Sottotitoli Italiano per non udenti
* Extra Dietro le quinte
Interviste