Un film a mezza via tra il drammatico strappalacrime e il musicarello. Ci sono Miranda Martino e Michele, cantanti in voga all'epoca, che interpretano diversi brani del loro repertorio. La Martino interpreta molto bene il suo ruolo: nella prima parte la vediamo nei panni di una cantante diva sfortunata e successivamente in quelli di una suora. Una storia affascinante, tipicamente anni '60. La parte comica è affidata a Elio Pandolfi e a Antonella Steni, simpatici ma poco comici. Regia discreta.
Tardo matarazziano condito con canzoni romantiche fornite da Michele e da Miranda Martino. Trama inverosimile (il bimbo della Martino che viene messo proprio nel collegio dove lei fa la maestra), Elio Pandolfi e Antonella Steni che riprendono il repertorio che in quel periodo li rese famosi in tv. Ma la presenza davvero di culto è quella di Alan Steel, cioè Sergio Ciani, che dismette i panni di Sansone per indossare quelli di un ergastolano violento ma soprattutto un po' tonto che perseguita la povera Martino.
MEMORABILE: I dialoghi tra Alan Steel e il suo compagno di fuga, davvero surreali.
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Geppo
Reeves
Geppo 2/03/19 00:32 - 288 commenti
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Reeves 12/09/20 16:43 - 308 commenti
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