Cartesio - Miniserie TV (1974)

Pesantotto, ma interessante. Scene con frequenti lunghe inquadrature fisse, che contemplano tutti gli interpreti che, talora teatralmente, recitano la loro battuta. Notevoli ambientazioni, costumi eccezionali. Da vedere non di fila, ma frazionato in tre giorni: ne vale la pena.

I film didattici di Rossellini, inutile negarlo, sono difficilotti da fruire e digerire Sarà perchè un pò troppo lunghi e dai ritmi dilatati, sarà perchè la verbosità impazza. Professionalità a parte (che nei film del maestro, ovviamente, non manca mai) però, questa pellicola regge meglio delle altre, quasi sicuramente per meriti legati al personaggio dalle cui tesi, argomentazioni e confutazioni è difficile non lasciarsi affascinare. Faticoso ma abbastanza appagante.

Attraverso l'evoluzione del razionalismo cartesiano - dagli studi astronomici al "cogito ergo sum" passando per lo scetticismo iperbolico - l'emanciparsi del pensiero scientifico dalla magia naturale, dal dogmatismo religioso e dall'ipse dixit tomistico. Chiaro e distinto, come i giudizi sui quali il filosofo pretende di fondare una mathesis universale, il film delinea il profilarsi del sistema copernicano - avallato dalla ricerca empirica di Galileo e Bacone - sullo sfondo della Guerra dei Trent'anni e della controriforma cattolica. Denso saggio per immagini, appannaggio del cinefilo erudito.

Descartes (o Cartesio), filosofo, matematico, pensatore, segna un passaggio fondamentale nel mondo scientifico stagnante fino ad allora, insistendo a illuminare il mondo metafisico con l’apporto della razionalità. Ed approdando a quel suo “cogito ergo sum”, così complesso nei suoi significati e interpretazioni. Rossellini firma un’opera molto approfondita sul piano dei contenuti, affidandosi quasi completamente a dialoghi ricchi ed esplicativi, sacrificando il resto e la narrazione più propriamente biografica. Comunque un gran lavoro.