Cavallette giganti invadono l'Illinois. La consueta triangolazione: coppia positiva (Graves e la Castle, scienziato lui giornalista lei), l'esercito americano e i mostri. Budget risicatissimo (e si vede) che costringe a interminabili chiacchiere e all'action più disastrosa (le innaturali coabitazioni fra attori e ingrandimenti dell'animaletto). L'esito non è nemmeno ingenuo, solo disarmante, specie quando si vuole puntare in alto (l'invasione della città). Solo per cultori inossidabili del genere.
In concomitanza con la mantide-Concorde, l'ottava piaga egizia esponenziata dagli isotopi radioattivi (cos'altro se no?). L'entomorevenge minaccia Chicago, i locustofobi sono sfidati a sbottare “macché cavallette e cavallette d'Egitto!”. Per quanto special-effettata a mò di maldestro fotomontaggio con Paint, la stirpe dei mega-acrididi ha una sua innegabile cinegenia. È forse un film troppo piccolo e di lento battito per contenerla, ma dal cuore innegabilmente grande così. A cavalletta donata non si guarda in bocca: non resta che vedere un dono nel limite, e abbandonarsi sdilinquiti.
Bert I. Gordon HA DIRETTO ANCHE...
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hey hey hey rufus, anche se non t'è punto piaciuto questa è dal mio punto di vista un'ottima benemeritata. l'ho cercato per due decenni buoni, e trovatolo che l'ebbi 5 anni fa, mi si soffrisse l'hard disk (non avevo comunque uno straccetto di sottotitoli quindi sarebbe rimasto comunque assiso in panchina). le cavallette sono una mia ingovernabile fobia, posso rischiare l'attacco coronarico se mai dovesse zomparmene una addosso. per cui tutto quel che filmicamente le contempla mi accattiva.
e ce ne sono anche altri con sottotitoli generati automaticamente.
Fra gli orrori sul tubo c'è anche "Zaat", un filmino che straccia Ed Wood al primo round.
* Per la realizzazione sono state usate oltre 200 cavallette. Per via del forzato stato di cattività, durante la lavorazione, hanno iniziato a mangiarsi tra loro. Nell'ultimo giorno di lavorazione, si contarono solo 12 superstiti.