Lori (Pamela Franklin) perde drammaticamente il figlio al momento del parto e, per dimenticare il fattaccio, decide col marito di cambiare città. Si ritroverà nell'inquietante paesino di Lilith, dove la popolazione pare schiava dello stregone locale (Orson Welles), fissato con la negromanzia. Siamo in pieno clima da ROSEMARY'S BABY, ma senza baby e con una Rosemary ancor più spaesata della sua omologa polanskiana. D'altra parte qui non è solo il palazzo a tramare ma l'intera cittadina, mentre Welles vaneggia di magia nera e il marito cerca come da tradizione di farle credere...Leggi tutto che le sue sono solo ossessioni. D'altra parte lui ci guadagna, visto che alle feste in casa si celebrano autentiche orge con decine di donne a passeggiare nude per il salotto. Costruito come il tipico B-movie paratelevisivo americano, NECROMANCY (o anche THE WITCHING, com'è stato rititolato per l'homevideo) si giova al massimo di una bella colonna sonora elettronica molto d'atmosfera (la firma Rob Walsh) e di quel fascino tutto settantiano che ancora emanano certi horror girati alla svelta senza grosse qualità. Statico, ripetitivo, scritto senza un briciolo di fantasia, affronta il tema stregonesco superficialmente e ricorrendo all'iconografia tradizionale (black sabbath compreso) per cercare di far montare una suspense che invece latita. Finale tirato via, Welles inutile. Del tutto anonimo.
Infimo pastrocchione senza capo né coda su presunte magia nera e stregoneria (che si vedono poco, a parte ridicole versioni del sabba o di quel che è). Protagonisti insulsi. Orson Welles limita la propria augusta presenza a pochi minuti in cui ghigna come da copione (o, forse, ghigna pensando al copione). Resta da stabilire se è peggiore il doppiaggio italiano o certi inserti (pallidamente) osé che, a naso, paiono apocrifi. Da evitare.
Un insipido polpettone che si colloca nel filone dell'horror satanico. L'inizio lascerebbe ben sperare, ma la storia - una coppia di giovani sposi, lei possiede poteri speciali, si trasferisce nel villaggio di Lilith, dove il dottor Cato è un personaggio molto influente dedito alla stregoneria - prosegue senza troppi sussulti, colpa anche di una recitazione poco convinta. Si salvano le musiche. Che c'azzecca Orson Welles? Visto in una versione (tagliata?) di 76 minuti.
MEMORABILE: Lori: "Non voglio essere una strega, dottor Cato!"
Intruglio occultistico che emana l’aria malsana del villaggio immobile e omertoso, raggrumandosi in videoclips di orge e messe nere e improvvisi lampi di visionarietà al suono delle musiche elettroniche di Rob Walsh. Dai tempi di Suspense Pamela Franklin è cresciuta parecchio ma continua a vedere fantasmi, mentre l’illustre richiamo di Orson Welles si riduce a qualche fugace apparizione e alla sua imponente voce che risuona durante il prologo, purché visto in lingua originale.
MEMORABILE: La visione del funerale satanico; l’assalto del topo.
Atroce horror diretto dallo specialista Gordon che stavolta fa un buco nell'acqua. Probabilmente molta della colpa va attribuita alla versione tagliata da me visionata (che modifica il finale, toglie scene e aggiunge "orgette" sataniche nude), ma comunque il film risulta inguardabile. Del cast si salvano solo la Franklin e Welles che recitano, ma se il buon Orson appare solo pochi minuti l'occasione è veramente sprecata; il terrificante doppiaggio italico poi non aiuta di certo. Da evitare.
Dolci mogliettine predestinate, una cittadina con belle case e salotti dediti al culto della magia nera. Il potere di Satana è un film che non vanta di certo grandi trionfi narrativi, ma l'atmosfera polanskiana nascosta all'interno di quei soggiorni ben arredati, è palpabile e affascinante. Un potpourri sulla stregoneria con una mise en scène gotica e incantatrice. Bellissima l'orrorifica colonna sonora di Fred Karger.
"Pecunia non olet", se è vero che la superflua partecipazione del grande Orson Welles sia stata qui dovuta a mere motivazioni economiche. Il film parte bene, con la giusta atmosfera cupa e tenebrosa un po' alla Rosemary's baby, poi comincia a sbandare di qua e di là terminando in maniera bislacca e poco coinvolgente. Buone le musiche elettroniche e ritmate molto avanti rispetto all'anno di produzione, che era il 1972.
L’ambientazione è di stampo gotico-vittoriano, ma in realtà l’ingrediente dark, soprattutto quello legato al satanismo, si rivela quasi secondario. Il film di Gordon è un bizzarro cocktail fortemente parapsicologico, pieno zeppo di retaggi complottisti e di macchinazioni intellettuali. Ottima come sempre la Franklin, che illumina con la sua figura eterea e maliziosamente innocente.
Michael Ontkean HA RECITATO ANCHE IN...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Mco ebbe a dire: Qui scatta l'applauso Buio! Una chicca, la cui visione col titolo Le streghe della luna nera, mi riporta al ciclo Incubi della benemerita Odeon Tv.
Esattamente Mco. A più titoli e aka questo film che nemmeno attori! Sì, chicca assoluta, praticamente scomparsa e chimera su supporto digitale (per ora)
Ciao buio,piccola curiosità,se puoi controllare mi sapresti dire quanto dura la tua vhs ?
sono curioso di vedere se è la versione rimaneggiata che è contenuta nel dvd golem,oppure chissà la versione originale.
Ciavazzaro ebbe a dire: Ciao buio,piccola curiosità,se puoi controllare mi sapresti dire quanto dura la tua vhs ?
sono curioso di vedere se è la versione rimaneggiata che è contenuta nel dvd golem,oppure chissà la versione originale.