Un'idea folgorante: uno scassinatore alcolizzato (Billy Bob Thornton) che ha come socio un nano e insieme a lui gira i grandi mall americani guadagnandosi il pane travestito da Babbo Natale. Ne sarebbe potuta uscire una commedia tagliente e volendo anche molto divertente. Invece BAD SANTA, che pure ha qualche momento esilarante quando usa intelligentemente il contrasto tra l'aspetto rassicurante di Babbo Natale e il linguaggio sboccato di chi ne indossa i panni, è un film riuscito solo a metà. Perché troppo spesso appare di una scorrettezza poco sincera, costruita a tavolino per compiacere gli amanti del controcorrente. Thornton è bravo, probabilmente l’attore ideale per un ruolo così “maledetto”,...Leggi tutto ma il più delle volte sembra voler essere volgare a tutti i costi per rendere quanto più possibile spregevole il suo personaggio e farlo stridere con la tenerezza esagerata del bimbo pacioccone e un po' tardo col quale convive. Ed è qui che il film svela i suoi intenti dichiaratamente commerciali, nel voler arrivare a una conclusione scontata, consolatoria. Inoltre quello che la storia racconta non è poi molto: imparate a conoscere le reazioni di Thornton si finisce per stancarsi, di fronte a una vicenda che in definitiva pare non voler procedere. C'è il rapporto col socio nano, ma anche qui non si va molto oltre la superficie, col risultato di lasciare il film in sospeso in una dimensione imprecisata, dove potrebbe accadere di tutto e non accade niente. Nella parte di chi assume la coppia c'è John Ritter all'ultimo film.
Non mi è piaciuto per niente. Dal trailer mi aspettavo decisamente di più.
Sicuramente Thornton è un bravo attore (molto espressivo nel'interpretare il ruolo dell'alcolizzato fallito) ed è molto simpatico anche il suo collega nano, ma il ritmo del film è decisamente lento e per tutta la durata raramente succede qualcosa di veramente comico o di interessante. Non succede praticamente nulla da poterne trarre qualcosa di buono. E' tutto troppo semplice mentre la storia avrebbe potuto dare molto di più...
Un perfetto contraltare al buonismo natalizio è decisamente questo Babbo Natale alcolista e sboccato, oltre che ladro interpretato con stile da Billy Bob Thornton in un film caustico ed irriverente prodotto (e il film reca il loro marchio) dai fratelli Coen. Se l'idea di base è buona, bisogna però ammettere che il film ha un andamento diseguale ed alterna parti brillanti ad altre decisamente meno riuscite. Oltretutto troppo spesso per far ridere si ricorre al tasto della volgarità gratuita.
Se il regista voleva che lo spettatore provasse disgusto per il protagonista, missione compiuta. Ma se voleva anche divertire, allora ci siamo meno. Il Babbo in questione è un’esagerazione dell’esagerazione e ben presto fa un po’ storcere il naso (va bene il titolo, ma così è stato solo creato un rifiuto umano senza alcuna qualità; un personaggio meno credibile di Babbo Natale stesso). Comunque, soprattutto all’inizio (col compare nano) e quando incrocia il bambino cicciotto e ingenuone, non è male. Vedibile, ma paurosamente altalenante.
MEMORABILE: Il protagonista, dopo aver svaligiato la casa del rubicondo bambino, che lo crede Babbo Natale, gli domanda: "Tuo padre ha anche una bella auto?".
Mezza occasione perduta per la storia di un loser che vorrebbe trasformarsi in un racconto di Natale, sotto sotto buonista. Vero è che però certe uscite del grandissimo protagonista restano nel segno (la partita a flipper, mingersi addosso mentre si raccolgono le richieste dei ragazzini, frantumare una renna di polistirolo). Questo etilico Santa in fondo riesce a rifarsi una vita grazie anche alle grazie di una supersexy mamma per amica. Menzion d'onore a Bernie Mac, che previene il cancro ai polmoni (fuma sempre) con abbondanti scorpacciate di arance.
MEMORABILE: Ultimo film di John Ritter, qui inibito responsabile del personale.
Thornton ha una tale faccia che varrebbe di per sè il prezzo del biglietto e l'idea del Babbo bastardo è gustosissima, ma il film lo definirei un po' incompleto. Si nota la mano dei Coen, i dialoghi sono spesso azzeccati, talvolta ripetitivi tuttavia. La storia è sempliciotta, come lo sarebbe una sul Natale o sul Grinch e quindi non è da disprezzare per questo. Il ricco bambino grassoccio è molto simpatico e carino. La Graham - "Mamma per Amica" carina ed ingenuotta come il personaggio che le ha in passato dato popolarità. Un film sul Natale piacevole!
MEMORABILE: Il bigotto direttore (John Ritter, l'imbranato papà di Piccola peste) che non sa come comportarsi con lo sfacciato Babbo Natale.
Farsa acida, che partendo dalla cornice natalizia cerca di corrodere il buonismo che trionfa nelle commedie USA. Le scene col bimbo biondo ciccione sono strepitose (quella in cui si ferisce e comincia ad urlare è un capolavoro del politicamente scorretto). Si nota però un messaggio di fondo comunque rassicurante che stona con l'andazzo intrapreso dal regista e alla fine dei conti, proprio il tentativo di rientrare in extremis negli stilemi della commedia classica penalizza la riuscita. Come una puntata dei Simpson col finale sdolcinato, ma io ho riso.
Lavora come Babbo Natale ma è alcolizzato e rapina i centri commerciali: è il protagonista di questa commedia cattiva e accattivante. Bella l'idea, con alcuni spunti notevoli come la critica al consumismo, la morte di Babbo Natale e altri dettagli di beffarda analisi sociale. Ma il film rinuncia al grottesco e alla satira per privilegiare il comico e il demenziale, fino a un lieto fine che butta tutto in risata sempliciotta. Insomma, un buon film comico ma nulla più, che gioca tutte le sue carte solo su un'irriverente dissacrazione.
Il personaggio c'è - un ladro alcolizzato, parolacciaro e sessuomane che compie le sue imprese approfittando delle festività natalizie travestito da Babbo Natale, in compagnia con un nano finto elfo cattivissimo. Peccato per la sceneggiatura, troppo altalenante ed in fondo pavida, come dimostra il finale buonista e natalizio. Comunque merita la visione, oltre che per Thorton - attore in grado di dimostrare la propria classe pure se impegnato in cose disgustose - anche per la simpatia naturale del bimbo cicciottello ed imbranato. Ultimo film per John Ritter.
Tra Miracolo nella 34a strada e Una poltrona per due un classico del Natale televisivo. Si scorgono spunti originali; i motivi del disgusto di quelli che si imbattono involontariamente in questo film sono molto opinabili. Mi piacerebbe volentieri guardare le facce di uno di essi che sentono una delle "battutacce" rivolte contro il babbo bastardo. Il colore del Natale finalmente assume tinte più forti. Billy Bob Thornton con i pantaloni calati, la barba incolta, l'alito fetido è pieno di classe, mai eccessivo: ottima interpretazione.
Da una splendida idea dei fratelli Coen, una commedia cinica, carica di humour nero, spiazzante, politicamente scorretta, divertentissima. Spumeggiante apologo contro gli eccessi di melassa e il buonismo natalizio. Si ride di gusto grazie a un Thornton in formissima, calatosi perfettamente nella parte del Babbo Natale bastardo (dentro). Il rapporto che scaturisce tra di lui e il ragazzino ha qualcosa di squisitamente calamitico e grottesco allo stesso tempo.
MEMORABILE: I ragazzini che vanno a chiedere i loto desideri natalizi a Babbo Natale; l'incontro di boxe a tre, tra il ragazzino, il nano e Thornton.
Divertente "cinepanettone americano" (termine forse un po' offensivo, utilizzato nei suoi confronti), con un messaggio di fondo ottimista: un ladruncolo alcolizzato e depresso, in seguito all'incontro con un ragazzino indifeso e all'apparenza un po' tardo, riuscirà a cambiare le sue abitudini di vita. Un po' di volgarità fine a se stessa ma, nel complesso, un film ben costruito e mai banale.
MEMORABILE: La discussione tra Tony Cox e Bernie Mac davanti a Thornton ubriaco.
Commedia nera su un Babbo Natale che come suggerisce il titolo è veramente bastardo. Il film è zeppo di esagerazioni per quanto riguarda i personaggi (vedi il nano, il bambino ritardato e la nonnina sclerotica). Billy Bob Thornton è davvero bravo e anche il resto del cast lavora bene. Rispetto ai nostri cinepanettoni il film è volgare, si prende gioco delle minoranze e di certo non è un film per famiglie, ma almeno Babbo Bastado fa davvero ridere.
Immenso Billy Bob Thornton nel ruolo di un babbo natale mai visto prima, che fa della zozzeria la sua bandiera. Si ride a crepapelle quasi per tutto il film e da antologia sono gli scambi di battute tra Thornton e il bambino sfigato cicciotello (che sembra venuto da Marte). Si sente la vena corrosiva e politicamente scorretta del regista Terry Zwigoff, una specie di Tim Burton in acido. Ci si sganascia; a volte amaro con un finale che comunque commuove e tocca vette drammatiche inaspettate. Bastardo dentro, ma con barlumi di sincera commozione. Consigliatissimo.
MEMORABILE: I duetti con il bambino; La sodomizzazione nei camerini del centro commerciale.
Davvero una sorpresa trovare questo film tra quelli proposti per Natale e trovarsi di fronte a un'opera cattiva e allo stesso tempo intelligente. Non si salva nemmeno più Babbo Natale, che qui è rappresentato come un ubriacone, ladro e attratto da donne dalle taglie forti. Assolutamente da vedere.
Si scrive Zwigoff ma si legge Coen Bros. Sulla carta si limitano a produrre ma lo stile è inconfondibile. Una black-comedy irriverente e dissacrante con un Bob Thornton veramente a ottimi livelli. Forse si discosta leggermente dai prodotti a firma Coen visto il ricorso frequente alla volgarità e un finale in qualche modo buonista, ma nel complesso il prodotto funziona, anche se con qualche picco in basso. Memorabili alcune trovate come lo "smutandamento" ai danni del bambino e come l'incontro sul ring tra il bimbo, il nano e Thornton.
Ma quale Poltrona per due... è questo per me il film natalizio per eccellenza: dissacrante, cinico e ridanciano all'ennesima potenza. Grande il protagonista: alcolizzato, sessuomane e sciatto Santa Claus ladro, simpatici tutti gli altri, con una menzione per i compianti John Ritter direttore timidone e Bernie Mac capo sorveglianza effeminato e corrotto. Oltre alla totale, esilarante volgarità del Babbo Bastardo, ci sono anche spunti particolari, come il riscatto del bimbo verso i bulli. Da rivedere ogni Natale!
MEMORABILE: Le copule nei camerini; La discussione sulle percentuali; La faccia zozza e malata del "Babbo"...
Un Babbo Natale Bukowski, assai cinico, totalmente irrispettoso e menefreghista. Personaggi di questo tipo nel genere comico hanno anche il loro perché e Thornton non conduce male la parte, ma non in quel preciso ruolo! Numerosi gli elementi pessimi, dalla trama inesistente al personaggio del nano (ma davvero fa ancora ridere?) a figure come Chipeska. Qualche risata scappa per fortuna e il ragazzino si rivela un elemento con una minima dignità nonostante l'ingresso iniziale. Ma che noia, che porcheria!
Cult natalizio assoluto. Il costante equilibrio tra sottile e volgare crea una perfetta atmosfera da black comedy e fa da palcoscenico per il mattatore assoluto Billy Bob Thornton. Il suo personaggio, cinico e malinconico ma non totalmente privo di umanità funziona su più livelli e le sue interazioni col bambino un po' tardo dall'ingenuità esasperante e col perfido nano di colore creano situazioni da annali della commedia, misurate da tempi comici fulminanti e battute di altissima qualità. La visione sotto le feste è d'obbligo.
MEMORABILE: Tutti i dialoghi tra Willy e il bambino; "Sennò Brontolo si lamenta e Pisolo si sveglia"; "Che vuoi?"; "Sc***mi Babbo Natale"!
Chi scrive ha un debole per Billy Bob Thornton, va detto, ma anche a non averlo qui è impossibile non riconoscerne la bravura. Si ride tanto, soprattutto nei duetti con l'allora bambino Brett Kelly (presente anche nel sequel) e la zampata dei Coen si percepisce in più d'un'occasione. Fantastici anche l'impacciato direttore del centro commerciale Ritter (purtroppo al suo ultimo film) e ovviamente il malvagio Tony Cox (già Widdle degli Ewoks). Assieme alla favola di Selick & Burton l'unico film natalizio veramente degno di visione.
Un balordo alcolizzato organizza colpi durante le festività natalizie in compagnia del socio, ma l'incontro con un bambino dal candore unico, del tutto privo di malizia, innesca nuovi sentimenti. Visto in ottica negativa diventa una bella spina nel fianco di chi vede il Natale all'insegna del buonismo più ipocrita. Thornton è bravissimo nel tratteggiare un personaggio di raro squallore e Cox, malefico grillo parlante, non è da meno. Da ridere ci sarebbe poco, ma gli scoppi d'ira del Babbo più bastardo degli States non lasciano indifferenti.
MEMORABILE: La partita a dama; "Che hai combinato all'occhio?"
Divertente commedia natalizia su una coppia di rapinatori esperti, un nano elfo e un babbo Natale molto particolare, che viaggia su ritmi serrati e non cala mai di tensione mantenendo sempre una linea comica strutturata su una non troppo eccessiva volgarità. Thornton è in formissima e ragala una performance eccellente, così come il resto del cast, compreso il bambino. La regia è sufficiente, ma il tocco forte è legato alla scrittura molto fluida e senza peli sulla lingua; insomma, un film natalizio un po' anomalo ma che vale la pena vedere.
Dissacrante e volgare, ma con una sua dignità nell'essere palesemente scorretto. C'è gusto del paradosso e ironia spinta, si sente lo zampino dei fratelli Coen come produttori esecutivi. Dietro la maschera di un Babbo Natale opportunista e irriverente, di fatto un truffatore alcolizzato e sessuomane, si nasconde il disagio di un uomo distrutto che sembra irrecuperabile, ma non si può mai dire.
Buffo come una tragicommedia "rated R" sia in realtà molto più sincera e tenera di tante sdolcinerie natalizie che il cinema propina. Se all'inizio l'accoppiata criminale-bambino può far storcere il naso, si fa presto a capire che Zwigoff non ha intenzione di cadere nel melenso nè di attenuare la matrice politicamente scorretta: le volgarità fioccano senza tuttavia essere gratuite e persino i cliché, illuminati dalla luce della cattiveria, non paiono scontati. Si ride sovente, ci si commuove persino: una via alternativa verso il mood festivo.
MEMORABILE: L'ingenuità del bimbo obeso; Babbo distrugge le statue di animali di fronte ai bambini; I bulletti puniti; L'omicidio di Gin; Il finale toccante.
Un babbo Natale alcolizzato e un elfo di Natale nano dallo spirito criminale ogni anno sotto le feste si ritrovano per svaligiare centri commerciali e traumatizzare tanti poveri bambini. Babbo bastardo è il classico film discreto da cui però ci si aspettava un po' di più, in quanto si ride ma non poi tanto. Thronton nella parte dell'alcolizzato funziona e diverte così come il ragazzino nella parte dello scemo, ma a lungo andare cominciano a stancare pure loro. Il finale è forse eccessivamente zuccheroso, ma ci sta tutto. Nel complesso non male.
Arguta commedia natalizia, in fondo di buoni sentimenti anche se truccata con gag feroci e volgarità varie. Si ride spesso e la sceneggiatura sa comunque come approfondire bene i personaggi, pur senza mai virare decisamente verso la melassa totale. Thornton perfetto per la parte, ben coadiuvato da Cox, da una bellissima Graham e da un ragazzino scelto in maniera davvero chirurgica. Buona la colonna sonora. Da vedere.
Uno di quei figuranti che in America fanno Babbo Natale nei centri commerciali, la notte lo svaligia col suo compare nano-elfo. Divertente commedia dissacratoria sul Natale e sul barbuto benefattore che qui è un ubriacone sboccatissimo e godereccio (sesso, night club, ecc...). Thornton coglie nel segno il suo ruolo, la sceneggiatura offre momenti memorabili e il politically correct viene lasciato da parte. Per certi versi la regia poteva essere più dinamica ma va bene ugualmente. John Ritter (l'indimenticabile Jack Tripper) spiacevolmente nel suo ultimo ruolo.
Un ladro alcolista trova lavoro come Babbo Natale con l'obiettivo di svaligiare i negozi. Sorta di commedia nera col politicamente scorretto che la fa da padrona. Protagonista è un uomo volgare, depresso e scorbutico interpretato magnificamente da un Thorton in gran forma oltre che simpatico. L'irriverenza estrema infastidisce più di tanto, anzi. Personaggi di contorno più che azzeccati.
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HomevideoGestarsh99 • 20/11/11 12:48 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc (versione integrale non censurata) per Sony Pictures:
DATI TECNICI
* Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 Dolby Digital: Spagnolo
Dolby TrueHD 5.1: Italiano Inglese Francese
* Sottotitoli Italiano Inglese Francese Inglese per non udenti Arabo Cinese Hindi Spagnolo
* Extra Babbo bastardo - Non è il solito film di Natale
Scene eliminate
Risate sul set
Le riprese di Bad Santa 2 iniziano a gennaio 2016 e sarà nelle sale il prossimo Natale. Cast confermato con l'aggiunta della Bates nella parte della mamma di Willie.
Il regista cambia, Zwigoff ha avuto divergenze con i fratelli Cohen che non volevano per esempio il nano Cox nella parte di Markus, e cosi la regia è stata affidata a Mark Waters.
Finalmente si vedrà il sequel di qusto spassoso commedy/noir irriverente.
ps: torna anche il bamboccio scemo Kelly!
DiscussioneZender • 7/12/15 07:20 Capo scrivano - 48117 interventi