Ghost world - Film (2001)

Ghost world
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Titolo originale: Ghost World
Anno: 2001
Genere: commedia (colore)
Note: Tratto dai personaggi del fumetto omonimo di Daniel Clowes.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 31/10/08 DAL BENEMERITO HOMESICK
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Homesick 31/10/08 18:07 - 5737 commenti

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Disagi adolescenziali post-diploma superiore in una commedia che affronta la superficialità, lo smarrimento e la solitudine nella società statunitense odierna. Influenzato da American Beauty ma di questo meno stralunato e tragico, è comunque un prodotto di buona qualità specialmente a livello interpretativo: la Birch cerea, accidiosa e sprezzante e un Buscemi passatista e alienato che ci concede un paio delle sue irresistibili sfuriate di tarantiniana memoria.

Galbo 2/11/08 17:20 - 12487 commenti

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Tratto da un fumetto, Ghost world affronta con qualche pretesa sociologica il mondo degli adolescenti americani del quale si propone di effettuare una critica il più possibile caustica e di valenza morale. Il momento migliore del film è sicuramente costituito dai dialoghi oltre che dalla prova di alcuni personaggi di contorno, primo tra tutti quello interpretato da Steve Buscemi. Il resto (compresa la rappresentazione del mondo commerciale americano) appare piuttosto risaputo e scontato.

Stefania 6/11/09 15:35 - 1599 commenti

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Non è facile il mondo degli adulti, soprattutto per gli adulti: infatti il quarantenne Seymour, amante del vintage, è più disadattato di un adolescente. Più della sarcastica Enid, che non vede attorno a sé molti eroi, perciò sceglie come punto di riferimento un antieroe come Seymour. Commedia pungente, che rende il disagio esistenziale dei personaggi senza dipingerli né come dei "freaks" né come povere vittime di un mondo cattivo, bensì come persone normali spaventate dalla normalità.
MEMORABILE: Seymour: "Io non voglio una donna che condivide i miei interessi! Io li odio, i miei interessi!"

Deepred89 27/12/12 00:18 - 3767 commenti

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Commedia post-adolescenziale dal sapore vagamente "indie", colpevole solo di qualche evitabile banalità snobistica, per l'appunto, tipicamente "indie" (Fellini, blues, dadaismo: non esiste più l'arte di una volta...). Il resto però colpisce in positivo: una serie di ritratti godibilmente agrodolci e assolutamente verosimili, messi in scena con gusto e intelligenza, senza eccessi o esagerazioni. A coronare il tutto le notevoli prestazioni di Buscemi e della Birch e anche la Johansson, per una volta, funziona. Davvero un bel film.
MEMORABILE: La rivincita di Buscemi, dopo i titoli di coda.

Simpe 29/01/14 11:31 - 4 commenti

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Il punto di forza del film è il riuscito confronto fra i tre personaggi principali e la loro alienazione: Seymour è un inetto che accetta di vivere ai margini della società, Rebecca è l'adattamento alla mediocrità, Enid l'unico vero titano della situazione. La sua ribellione silenziosa dà vita a un finale suggestivo e ricco di spunti d'interpretazione. Ghost World è solo lontanamente imparentato con American beauty: più contenuto, onesto e autoironico, così discreto da passare forse inosservato.

Saintgifts 29/10/14 00:19 - 4098 commenti

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Molto somiglianti alle eroine disegnate da Daniel Clowes; specie la Birch: incarna una Enid che, a differenza di Rebecca, fatica a trovare e forse mai lo troverà un suo spazio in una società dove, in verità, c'è posto per tutti e dove non è poi così necessario accettare compromessi avvilenti. La struttura a quadri da strips si avverte specie all'inizio, dove il ritmo sembra blando, ma poi con l'entrata in scena di Seymour (Buscemi), tutto scorre in modo più fluido. Straordinaria carrellata di personaggi, dove Norman indica la via giusta.

Herrkinski 27/04/15 04:57 - 8342 commenti

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Interessante commedia a sfondo esistenziale, dai chiari retaggi anni '90, che ha il pregio di mettere in scena personaggi credibili nel loro rassegnato disagio quotidiano; il trio di attori si equivale, anche se Buscemi risulta il migliore del lotto. La Johansson è giovanissima ma già irresistibile (o insopportabile, a seconda dei punti di vista); la Birch, nella parte dell'alternative-girl, si dimostra molto abile ed espressiva. Forse troppo lungo, ma rimane un buon lavoro che rifugge soluzioni scontate, dal finale aperto a interpretazioni.

Pinhead80 7/05/16 18:33 - 5040 commenti

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Terminato il liceo due amiche si trovano in una sorta di terra di nessuno spazio-temporale. Dovranno decidere cosa fare del proprio futuro. In questo film c'è un prima e un dopo e lo spartiacque è l'entrata in scena di Steve Buscemi, che innalza il livello qualitativo del film. C'è un campionario non da poco di personaggi bizzarri che si muovono come pesci fuor d'acqua in questo microcosmo esistenziale. La vita è difficile sia per chi deve ancora spiccare il volo sia per chi cerca un equilibrio nella fluidità dei rapporti sentimentali.
MEMORABILE: Enid al lavoro come commessa.

Paulaster 28/06/17 10:08 - 4574 commenti

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Crismi da cinema indipendente. Le due liceali sono sgamate e annoiate, san stare coi grandi ma vogliono solo andarsene dalla città. Ritratti già visti dove l'entrata in scena di Buscemi rivitalizza le vicende, ma la relazione nel finale è artificiosa per l’evidente differenza d’età. Girato neanche male ma con solenni pause che accompagnano il tedio di chi schifa il mondo e alla fine gli tocca lavorare nei fast-food. Birch meglio della Johansson, interessanti le disamine artistiche.
MEMORABILE: La copertina a sfondo razziale.

Daniela 21/03/20 07:59 - 12872 commenti

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Terminata la scuola superiore ed in attesa di decidere cosa fare, due amiche passano il tempo deridendo i coetanei che disprezzano e giocando scherzi a quelli giudicati "perdenti", come il commesso di un negozio di dischi usati... Commedia che si distacca da altre di analogo soggetto grazie ad una scrittura di una certa raffinatezza che riesce a farci affezionare ai personaggi come Enid, adolescente sensibile dietro la corazza di sarcasmo, e Seymour, che nell'amore per i vinili cerca scampo alla solitudine. Il regista impagina con sensibilità, coadiuvato dalla buona vena degli interpreti.
MEMORABILE: Alla richiesta di sapere le 5 cose che gli piacciono nella vita, Seymour elenca i generi musicali uno ad uno; l'anziano alla fermata del bus soppresso

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