Bob Clark, il regista del celebrato BLACK CHRISTMAS, prima di passare alla commedia e trovare poco dopo il successo con PORKY'S, ci lascia ancora una testimonianza del suo amore per il thriller andando a rispolverare Sherlock Holmes per una rilettura molto personale della vicenda di Jack lo Squartatore. Partendo dal libro di Elwyn Jones e John Lloyd “The Ripper File”, John Hopkins scrive una sceneggiatura in cui Holmes (Plummer) e Watson (Mason) si dedicano alla ricerca del killer di Whitechapel. Si torna a fine Ottocento...Leggi tutto quindi, e i delitti sanguinari di prostitute che si aggirano al buio nel quartiere attirano presto l'attenzione dei londinesi. Holmes si chiede come mai Lestrade (Finlay) non l'abbia ancora chiamato, ma lo fanno prima i commercianti della zona, preoccupatissimi dal clima di terrore che anche di giorno fa girare i clienti lontani dai loro negozi. Aiutato come sempre dal fido Watson, Holmes comincia le indagini, ma per approdare a qualcosa di tangibile ci sarà molto da aspettare, perché le proverbiali intuizioni del Nostro pare proprio che stavolta scarseggino. Anzi, finisce presto coll'affidarsi a una sorta di veggente (Sutherland) la cui attendibilità sarebbe tutta da verificare. Poi, finalmente, ecco apparire un personaggio chiave, Mary Kelly (Clark), che custodisce un importante segreto. Quello che conta, nel film, è in fondo la soluzione finale, che apre scenari inediti dopo che la vicenda aveva lambito territori altrettanto insoliti per Holmes come la massoneria e il potere politico (Gielgud è il Primo Ministro). Come si innestino nella vicenda di Jack sarà una sorpresa, sicuramente stimolante, alla quale però Clark sembra meno interessato rispetto alla ricostruzione ambientale in una Londra perennemente avvolta, di notte, nella nebbia. E' in queste squenze che il regista dà il meglio ricorrendo ad espedienti già da lui utilizzati tempo prima come le soggettive del killer. I fluidi movimenti di macchina tra i vicoli hanno bel fascino, ma da una storia ispirata ai personaggi di Conan Doyle che poteva contare su di un cast così sontuoso ci si aspettava francamente molto di più. Gli stessi Plummer e Mason (quest'ultimo un po' meglio, soprattutto come espressività) non sembrano granché in palla e gli altri seguono restando ugualmente ingessati (compreso il buon David Hammings nel ruolo dell'ispettore Foxborough). Troppe scene prolungate senza un vero motivo (interminabili quelle con la Annie Crook di Geneviève Bujold), poca ironia e un finale debole quanto pomposo che svilisce l'invenzione del libro, con tanto di parziale occultamento dell'ultima risposta (in stile BLACK CHRISTMAS).
Nuovo incontro tra Sherlock Holmes (Plummer, passabile) e Jack lo squartatore. Nel complesso migliore del precedente Notti di terrore, ma non pienamente riuscito. Il film presenta una tesi avvincente e ormai celebre sull'identità del serial killer (ripresa anche nel televisivo Jack lo squartatore e La vera storia di Jack lo quartatore). Ma la regia è impersonale, l'ambientazione d'epoca di routine e il ricco cast è sprecato: Sutherland fa una comparsata rapida e incomprensibile. Mason è un discreto Watson. Accorciata la versione italiana.
Discreta pellicola d'azione non priva di alcuni difetti imperdonabili, primo fra tutti il protagonista, un Plummer mai cosi antipatico come in questa occasione. Viceversa, il grande James Mason è un Dr Watson eccellente. La regia di Clark, il responsabile di cose del tipo Porky's, è mediocre. Buono comunque il ritmo.
La trama è quella ufficiosa ormai nota a tutti, c'è solo l'espediente "apocrifo" (dal punto di vista letterario) di far incontrare il più grande detective con il più grande serial killer della storia. La scelta del cast inficia non poco la resa. Difatti, se Mason offre un'ottima interpretazione del Dr. Watson, Plummer al contrario sembra un investigatore qualsiasi, sentimentalista, privo di quell'iperattività e quella stupefacente dote deduttiva carattatteristiche del personaggio. Davvero deludente.
Una storia di Holmes non tratta da uno scritto di Conan Doyle ma frutto di una sceneggiatura originale che si limita ad utilizzare i personaggi dell'autore inglese.Ne deriva un film gradevole che ha i suoi punti di forza nella buona caratterizzazione ambientale e nell'ottima interpretazione dei due protagonisti, in particolare di James Mason nei panni dell'impeccabile Watson.
Non è il Sherlock Holmes di Conan Doyle, si veste come l'originale, fuma la pipa, suona il violino, ma non indaga come il vero famoso investigatore. Qui è alle prese con Jack lo squartatore in una Londra dai bassifondi nebbiosi e pericolosi. Nessun coinvolgimento, nessuna emozione riesce a suscitare questo film, tranne qualche sorrisetto che ci strappa il dott Watson (James Mason), unico personaggio con un certo carattere. Di bravi attori ce ne sono diversi altri, ma non bastano a risollevare le sorti di questo lavoro nell'insieme deludente.
I punti forti della pellicola risiedono nella buona ambientazione in una Londra grigia e nebbiosa e nella prova degli attori, con un James Mason almeno una spanna sopra a tutti. Per il resto l'incontro tra Sherlock Holmes e Jack lo squartatore soffre di una trama non proprio chiarissima in tutti i suoi passaggi, cosa che fa abbassare la valutazione finale. Bob Clark comunque si conferma dotato per il giallo/horror ed è un vero peccato che in seguito abbia abbandonato il genere per perseguire altre strade con risultati ben più deludenti.
Interminabile (due ore sono davvero troppe) avventura holmesesca (ma non tratta, come spesso è accaduto, da Doyle) in cui il Nostro se la deve vedere, e non è la prima volta, con Jack lo squartatore. Ma se il finale accredita una delle teorie più famose sul celebre omicida, non manca qualche sorpresa che gli sceneggiatori hanno inserito in un plot per il resto povero e prevedibile. Si arriva all'epilogo
sfiancati da lungaggini e da un ritmo poco sostenuto. Ineccepibile invece la confezione ed interessante, ma discontinuo, il ricchissimo cast.
Sherlock Holmes sulle tracce di Jack lo Squartatore? Idea già utilizzata in passato, ma che qui dà vita a un giallo ben congegnato e carico di tensione. Convincente la regia di Clark che, aiutato da una calzante colonna sonora, riesce a creare un'atmosfera quasi horror nelle sequenze notturne. Plummer è un Holmes emotivamente coinvolto e anche arrabbiato, ben distante dall'immagine tradizionalmente fredda e distaccata dell'investigatore di Baker Street. Impeccabile dottor Watson, Mason è il migliore nel ricchissimo cast di contorno.
L'accostamento tra Holmes e Jack lo squartatore intriga e il film azzecca la giusta atmosfera con una fotografia dai bei colori; peccato che la sceneggiatura non decolli mai davvero, annaspando piuttosto noiosamente causa durata eccessiva. Comunque Plummer e Mason offrono performance maiuscole e tengono desti, così come soddisfa la lunga spiegazione finale, degna di un classico giallo. Tanti volti famosi di contorno, ma nessuno incisivo come dovrebbe. Non male, ma si sperava meglio.
Precursore di La vera storia di Jack lo Squartatore, ha praticamente lo stesso soggetto. Il detective di Baker Street aveva già incontrato lo squartatore nel meglio riuscito Notti di terrore. In questo film Holmes è troppo partecipe emotivamente degli eventi e manca di sbalordire con le sue deduzioni. Anche Christopher Plummer ha un volto poco adatto alla parte e James Mason è un Watson troppo attempato. Come da cliché la Londra nebbiosa, che almeno regala un po' di atmosfera allo spettatore.
Holmes e il Dr. Watson indagano sugli omicidi di Jack lo Squartatore, questa volta contrastati da Scotland Yard, in quanto il nuovo capo della polizia pare interessato a proteggere l'identità del misterioso assassinio... Avventura apocrifa che declina l'ipotesi, circolante già all'epoca dei fatti, secondo cui nella catena dei delitti era implicata una persona vicina alla famiglia reale. La ricostruzione ambientale è discreta, per quanto traspare una certa povertà di mezzi, ma il pezzo forte è costituito dal cast prestigioso. Film non particolarmente memorabile ma gustoso.
Sherlock Holmes che indaga su Jack Lo Squartatore. Idea intrigante quella di mettere a confronto questi due miti della Londra Vittoriana, ma il risultato non è all'altezza delle aspettative. Cast di gran livello. Plummer è un ottimo Holmes, pratico, umano e capace di sfidare il sistema, ma le scenografie quasi sempre avvolte nella nebbia tradiscono una certa povertà di budget e il ritmo è da sceneggiato televisivo. Comunque il primo film che mette in piena evidenza le teorie del collegamento tra lo squartatore e la casa reale, poi alla base del fumetto poi divenuto film From Hell.
MEMORABILE: Gli occhi neri dell'assassino; La carrozza che si muove nei vicoli nebbiosi e umidi di Whitechapel; L'inseguimento e lotta finale tra Holmes e Slade.
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HomevideoRocchiola • 6/05/24 08:40 Call center Davinotti - 1318 interventi
All'estero è uscito in bluray in diversi paesi (Usa, GB, Spagna). Dai noi arriva per la prima vola in DVD. Le immagini hanno una defiizione un pò blanda (non so se dovuta ad una fotografia non molto incisiva ed alle molte scene nebbiose con neri poco profondi), però sono piuttosto pulite, esenti da segni d'usura quali graffi e spuntinature, e con un grano di fondo del tutto naturale e mai troppo invasivo. Audio italiano buono chiaro e mediamente potente. Non so quale master possono aver utilizzato, non credo sia uno in HD delle edizione bluray summenzionate, ma in ogni caso il film si vede piuttosto bene.