Note: E non "Sherlock Holmes, notti di terrore" o "Sherlock Holmes - notti di terrore". Storia originale dei fratelli Donald e Derek Ford, liberamente ispirata ai personaggi di Sir Arthur Conan Doyle.
Sulle scia di riletture pseudo-horror di Fisher (La furia dei Baskerville, La valle del terrore) arriva il primo film a far incontrare Holmes col coevo Jack lo Squartatore. Purtroppo è una deludente occasione sprecata, perché l'interpretazione del primo è opaca e la ricostruzione delle gesta del secondo molto approssimativa. Personaggi caricaturali, con Holmes troppo pulitino e Watson particolarmente tonto. Inoltre l'identità del serial killer di Whitechapel non è delle più coraggiose. Puro intrattenimento.
MEMORABILE: "Un gentiluomo non porta il tweed in città". -"Ma lei lo porta." -"Ma io sono Sherlock Holmes". Demenziale!
Luridi vicoli nebbiosi, muri scrostati, atmosfera malfamata nella Londra ottocentesca... Questo è il posto ideale per Jack lo Squartatore! Ma stavolta dovrà vedersela con le logiche deduzioni di Sherlock Holmes e il caso, ovviamente, sarà brillantemente risolto (ma solo nella letteratura). Ottimo cast per un film godibilissimo e ben fatto. Elementare Watson...
Sherlock Holmes non poteva non incontrare il suo concittadino squartatore di Whitechapel... Eccolo quindi muoversi tra i vicoli nebbiosi di Londra e delitti ben fatti, con una discreta quantità di sangue per un film del 1965. L'atmosfera, infatti, è quella tipica degli horror britannici di quegli anni e questo giova al film. La trama forse ha qualche calo e non tutto è risolto per il meglio, ma i personaggi sono ben caratterizzati.
C'è Sherlock Holmes, ma Conan Doyle non c'entra nulla. Piuttosto gli sceneggiatori si sono divertiti a mettere l'investigatore di Baker Street dinanzi ad uno dei più famosi assassini della storia: Jack lo squartatore. Il film non è una gran cosa e non presenta né particolari sorprese né un gran ritmo, ma si lascia seguire piacevolmente ed è ben confezionato. Per gli appassionati dell'argomento o di Holmes.
Gradevole apocrifo sherlockiano che contrappone il Nostro (con tutti gli stilemi di rigore) al più leggendario serial killer della storia inglese. Buona resa delle atmosfere sordide, interpreti convincenti, ritmo, colori camp e sostanziale credibilità dell'innesto sulla carta improbabile. Riuscito.
In quel di Whitechapel c'è un losco individuo con armamentario da chirurgo che affetta le prostitute. Solo una vecchia volpe come Sherlock Holmes può fermarne gli impeti malvagi. La trasposizione di Hill unisce il mito al famigerato originando una miscela più che buona. Immersa in una spessa coltre di nebbia (uno degli aka è appunto "Fog") la storia calibra bene la parte omicidiaria, cruda e spietata e quella investigativa, caratterizzata da un Neville argutamente brillante. E la soluzione è meno intuitiva di quanto si creda. Bel film.
MEMORABILE: Il viso deturpato di Angela; Il travestimento in mensa di Holmes.
Il grande detective di Baker Street alle prese con Jack lo Squartatore lo rivedremo anche in Assassinio su commissione, nel quale ritroveremo anche gli attori Quayle e Finlay (quest'ultimo sempre nel ruolo dell'ispettore Lestrade). Se il film di Clark è migliore, questo comunque non demerita affatto: a parte un paio di inutili intermezzi canori, il ritmo è sostenuto e la soluzione del mistero, anche se agevolata da una scorciatoia nella sceneggiatura, nient'affatto scontata. Neville è un Holmes iconografico, ottimo il cast di contorno.
MEMORABILE: Il secondo omicidio; Il viso sfigurato di Angela; Il finale.
Come è noto Conan Doyle non c'entra nulla, visto che Holmes è stato immerso in una storia scritta da altri e messo a confronto con il più famoso serial killer della storia, quello sì realmente esistito e la cui identità non è stata mai individuata con certezza. Ciò detto il lavoro di Hill non è certo esaltante ma neppure da buttar via. Più che la storia, piuttosto farraginosa e poco credibile nell'affrettata conclusione, si apprezza la colorita ricostruzione d'epoca, fra i bassifondi della Londra sporca, fumosa e degradata di fine Ottocento ben resa da una fotografia dai toni vividi.
MEMORABILE: La folla dei mendicanti costretti a cantare per ricevere il piatto di minestra.
Non è poi così corretto dire che Conan Doyle non c'entri nulla con Jack the Ripper; anzi, è vero infatti il contrario: lo scrittore non solo si ispirò a Bell per il suo personaggio, il quale prese parte alle indagini sullo Squartatore, ma lui stesso a un certo punto indagò e persino fu tra i sospettati (numerosi testi in merito sono stati scritti). Pertanto questo film, per quanto modesto, riveste una notevole importanza per tutti i veri cultori sia dello squartatore che di Conan Doyle e del suo immortale Sherlock Holmes.
Jack si aggira per le nebbiosissime strade di Londra massacrando prostitute in modo più sbrigativo rispetto a quello rimasto negli annali della cronaca nera. La polizia annaspa ma Sherlock Holmes indaga... Prendendo spunto dalla consulenza richiesta da Scotland Yard a Doyle, il film propone un cross-over tra i due famosi personaggi che verrà replicato nel 1979 avvalendosi di un cast prestigioso. Questa è invece una produzione di medio livello, senza troppi guizzi ma godibile: se Neville è un Holmes arguto, Morley risulta monumentale nel breve ruolo del fratello più furbo Mycroft.
14 anni prima di Bob Clark, James Hill porta sullo schermo un'avventura in cui il celebre investigatore londinese deve risolvere il caso relativo a Jack lo squartatore. Se John Neville (Sherlock Holmes) e Donald Houston (Watson) ben si prestano ad interpretare i loro personaggi, sono però le prove di Anthony Quayle e, soprattutto, quella breve ma assai divertente di Robert Morley (Mycroft Holmes) a convincere appieno. Un onestissimo prodotto, che pur non essendo tratto da Conan Doyle, presenta una trama ben strutturata.
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L'attore Frank Finlay, che qui interpreta l'ispettore Lestrade, porterà sullo schermo lo stesso personaggio anche nel film Assassinio su commissione (1979) di Bob Clark, che tratta sempre un'avventura di Sherlock Holmes sulle tracce di Jack lo squartatore.