Inenarrabile mix di spaghetti western e film di arti marziali, tenta la carta del comico demenziale doppiando il tutto nemmeno fosse uno scherzo tra amici, in cui ognuno dice la prima cosa che gli viene in mente o quasi. Così la storia, che in origine aveva probabilmente qualche vaga ambizione avventurosa, viene letteralmente massacrata da un diluvio di parole che seguono (a fatica) il labiale ma che si scatenano quando le bocche dei protagonisti non vengono inquadrate. La storia racconta di due fratelli, Chen e Chow, che si affrontano "a sganassoni" per l'amore della bella Treccia di fuoco prolungando il corpo a corpo di fronte al loro nonno. Questi, innervosito, spacca la tazzina ming della moglie...Leggi tutto e Chow, dopo aver vinto Treccia di fuoco in una sfida a dadi, decide di fuggire dalla Cina (e dal nonno imbestialito) nel West (mentre attacca la celebre "America" di Leonard Bernstein, saccheggiata più volte nel film assieme a qualche pezzo classico dei western di Leone). Nel classico paesello, con saloon e ufficio dello sceriffo, Chow aprirà un ristorante cinese dove il fratello lo raggiungerà per restituirgli lo sganassone come vuole la legge d'onore del loro paese. Giusto quattro idee per lasciar spazio all'incontro tra i due generi che già altri avevano tentato con alterne fortune (lo SHANGAI JOE di Caiano il suo perché ce l'aveva). Se però fin lì sembrava quasi un film normale reinventato dal doppiaggio, una volta nel West (ovvero nelle campagne romane) si capisce che anche il girato comincia a deviare autonomamente verso il demenziale, originando gag "a doppio strato" che variano dall'involontario al parzialmente volontario senza che si percepisca facilmente la barriera che divide i due piani. Così mentre Chow si allena con i suoi kata gli fanno recitare Ambarabacicicocò, quando in un duello i primi piani vanno sui piedi che si muovono in fase di studio si sentono i proprietari canticchiare come fosse un balletto; si sprecano le vocine (Treccia di Fuoco parla come una bimbetta) e i dialetti (il siciliano quando Chen deve citare le questioni d'onore di famiglia), i riferimenti a canzoni, pubblicità e personaggi del tempo. Il tutto per chiudere con un corpo a corpo cinese interminabile, interrotto solo dalla parola "fine" che irrompe mentre lo stesso è praticamente ancora in corso. Montaggio casuale, pugni e pedate che il più delle volte si vede chiaramente come non vadano nemmeno a segno, decine di battute che sortiscono eguale risultato. Si tace solo durante i combattimenti, mentre Donald O'Brian e i suoi maramaldeggiano in paese senza una logica. D'altra parte dal momento che la logica manca al film intero non ha senso farsi troppe domande; tocca prendere il film per quel che è, una sciocchezza senza capo né coda che ci fa chiedere come diavolo potesse essere nella sua fase pre-doppiaggio. Se in CHE FAI, RUBI? Allen aveva tentano l'operazione con finezza e intelligenza stravolgendo le coordinate del film, qui si sciolgono le briglie alla direzione doppiaggio che di conseguenza si sente in dovere di inserire gag a getto continuo (senza pensare che era magari il caso di diminuirle cercando di aumentarne il gusto).
Incredibile pellicola, sorta di imitazione di serie-Z di western-gongfu precedenti come Là dove non batte il sole e Il mio nome è Shangai Joe. Evidentemente il risultato non sembrò poter competere nemmeno con gli esempi citati, così si pensò di “reinventarla” in qualche modo facendola doppiare in maniera farsesca (sul genere di Monty Python e il Sacro Graal, SuperVixens o Flesh Gordon). Diventata, nel corso degli anni, una sorta di demenziale cult-movie.
Probabilmente già modesto come mescolone di spaghetti-western e kung-fu, diventa addirittura esecrabile dopo l'atroce doppiaggio che mescola romanesco e siciliano, adagi mussoliniani e Chinaglia (forse in omaggio alla location Formello) in un delirio di musiche riciclate, e una generale noncuranza per i fondamentali cinematografici. Ha i suoi cultori. Più in vista del solito Mauro Mannatrizio (è il braccio destro di O'Brien), valente caratterista del nostro western.
Persino il pessimo doppiaggio di Shaolin Soccer, se paragonato a questo diventa un piccolo audiogioiello. Fare la parodia dello spaghetti western con spruzzate di kung fu poteva anche risultare simpatico. Ma tutto è stato azzerato dai doppiatori (battute e proverbi tremendi), dal saccheggio insensato di famose colonne sonore, non solo western e da un montaggio da carcerazione, con tanto di scenette così sciocche da non far neanche sorridere. Dopo circa quindici minuti si è già capito come sarà la pellicola; e la voglia di dire "Basta così" è molto forte.
MEMORABILE: Per un cinese il colore dei bianchi è "Sfumatura di pancia pallida di vacca".
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Sì, devo averlo già detto. E' stato girato in Italia, almeno parzialmente... Se vai a dare un occhiata al film ( http://www.megavideo.com/?v=VT9NTPU3 ) te ne renderai conto.
Sempre interesantissime questa info provenienti dal buon R.f.e.
Effettivamente Oreste Lionello ha compiuto grandissimi misfatti in fase di doppiaggio. Ricordo vagamente il film "Che fortuna avere una cugina nel Bronx" in cui si facevano battute sui cassa integrati della Fiat.
All'anima degli "inserts".... :-)
Ci sono, impudicamente, Morricone (Per un pugno di dollari e Il buono, il brutto e il cattivo, John Barry (l'onnipresente tema di 007), Leonard Bernstein (America da West Side story), Burt Bacharach (la celeberrima Bond street da Casino royale), In the mood di Glenn Miller (!) e... Chitarra romana!
R.f.e. ebbe a dire: Sì, devo averlo già detto. E' stato girato in Italia, almeno parzialmente... Se vai a dare un occhiata al film ( http://www.megavideo.com/?v=VT9NTPU3 ) te ne renderai conto.
R.f.e. ebbe a dire nella SEZIONE CURIOSITA': Come ricordavo nel commento, il film fu doppiato in maniera farsesca (dalla famigerata C.V.D. di Oreste Lionello, che curò in quegli stessi giorni anche il doppiaggio di Là dove non batte il sole), mettendo in bocca ai protagonisti amene battute in romanesco, filastrocche infantili (mentre combattono!), allusioni allo scandalo Watergate, apprezzamenti sull'abilità calcistica di Chinaglia e facezie varie.
Ma cosa, questo film o Là dove non batte il sole...? Questo Altrimenti vi ammucchiamo/I fratelli del kung-fu puoi vederlo, se vai nella pagina precedente ho messo il link che rimanda a dove si può vederlo in streaming!
R.f.e. ebbe a dire: Ma cosa, questo film o Là dove non batte il sole...? Questo Altrimenti vi ammucchiamo/I fratelli del kung-fu puoi vederlo, se vai nella pagina precedente ho messo il link che rimanda a dove si può vederlo in streaming!
Scusa è che mi sono messo a rispondere a raffica, promettendomi di leggere poi (con più calma e più attentamente) le varie discussioni.
Sono rimasto indietro nel forum :(
Comunque mi hai dato lo spunto per inserire il link -e naturalmente poi di vederlo- nella pagina principale del film...