A mia sorella! - Film (2001)

A mia sorella!

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/03/09 DAL BENEMERITO CAPANNELLE
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Capannelle 2/03/09 15:06 - 4399 commenti

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Due sorelle in vacanza: quella carina si fa sverginare (non entro nei dettagli) dal ragazzino infingardo nella stessa stanza in cui dorme quella cicciottella. Lei si sorbisce il tutto ma non dirà nulla ai genitori. Fino all'ultima scena sembra un film, dal taglio originale ma lentuccio, sui problemi adolescenziali e sull'incomunicabilità coi genitori. Poi...

Lucius 3/12/09 01:55 - 3015 commenti

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Una pellicola interessante. Secondo me, con Perfect love, la migliore realizzata dalla Breillat. Un'apparente freddezza riesce a coinvolgere lo spettatore in un film dolce e intimista, a tratti duro. Le due sorelle sono perfette e Laura Betti riconferma ancora una volta il suo talento. Il film scorre piacevolmente fino all'inaspettatissimo finale in cui lo stesso converge nella violenza e nel sesso estremo. Impressionante, seducente, coinvolgente.

Aal 16/08/10 14:08 - 321 commenti

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Film forzatamente intimista ed intellettualistico. Il tema sempre interessante del "coming of age" è qui reso con freddezza ed apparente distacco: un minimalismo falso e pretenzioso. Nondimeno però la ragazzina grassa offre una prova convincente e il suo personaggio da solo regge tutta la baracca. Molto toccante la canzoncina che ogni tanto canta a se stessa. Il finale però è del tutto assurdo e sembra davvero "buttato lì" tanto per aggiungere un po' di violenza gratuita. I francesi nell'arte a volte peccano di presunzione.

Didda23 23/12/12 20:16 - 2426 commenti

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Sconcertante opera in cui la Breillat scrive una sceneggiatura al limite del patetico, farcendola di inutili e lunghissimi dialoghi. Vorrebbe declinare le turbe sentimentali e sessuali di due ragazze alle prese con le prime pulsioni, ma il risultato finale lascia alquanto insoddisfatti. Osceno e gratuito il finale violento, davvero incoerente con il resto. Noiosissimo.

Cotola 27/12/12 02:23 - 9009 commenti

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Ennesimo film pretenzioso, arrogante e supponente della Breillat: ancora una volta una pellicola ricca di dialoghi noiosi e leziosi che vorrebbero essere "alti" ma che in realtà sono di una banalità sconcertante e non arrivano da nessuna parte (mio parere personale, ovviamente). Ogni tanto un po' di sesso qua e là (in questo caso ben più casto che altrove) e la frittata, insipida e di cattivo sapore, è fatta. Insincero come dimostra il vergognoso finale poichè del tutto gratuito ed ingiustificato oltre che fuori contesto, considerato quanto visto fino ad allora.

Mickes2 29/12/12 04:34 - 1670 commenti

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Pellicola - diretta da una donna – dall’animo ambiguamente maschile rivolta all’universo adolescenziale femminile. Morbosetta-gattamorta Breillat inscena una pretestuosa e patetica storiella di esplorazione sessuale vista attraverso gli occhi di due sorelle completamente differenti. Ne consegue un mezzo vuoto pneumatico, didascalico, logorroico, artificioso e fintamente ideologico. Finale fumoso che nemmeno Dogville. Peccato, per giunta, non venga assolutamente sfruttata l’enorme carica erotica dell’allora giovanissima Mesquida. Innocuo.

Fauno 6/11/13 11:11 - 2208 commenti

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La Breillat non la conoscevo per nulla, ma come regista mi è parsa abbastanza battagliera. Qui non c'è molto scampo per i sentimentalismi, c'è selezione naturale: chi non sa fare il proprio mestiere di vivere la vita viene raso al suolo, mentre chi usa l'autolesionismo in silenzio, come implicita forma di protesta e disgusto, alla fine si riscatta. Quel che vuol far capire è che la normalità poco convinta, come il far figli un tanto al chilo, rappresenta il vero disastro e io non posso che abbracciare questa tesi. Delle due è un film troppo breve...
MEMORABILE: Il comportamento della madre, per tutto il film e in particolare in auto, al ritorno dale vacanze, ha dell'abominevole.

Buiomega71 3/07/14 00:34 - 2901 commenti

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Breillatiano fino al midollo (peni in erezione, folte vagine, liquami organici, dialoghi pretenziosi). Dopo una prima parte narcolettica (l'insistenza di Rienzo per infornare da dietro la Mesquida mette a dura prova la pazienza) arriva un prefinale on the road di sincero e inquietante realismo destinato a sfociare in un finale feroce e inaspettato che arriva come un pugno in faccia. Degna di nota "Venne carnevale" dei Tavernanova che sottolinea i momenti salienti. Femmineo, torbido, odoroso di umori carnali e di sessualità rubata. Sicuramente non per tutti.
MEMORABILE: Anais che parla da sola a fidanzati immaginari nuotando in piscina; De Rienzo si infila il preservativo sul pene in erezione; Lo sconvolgente finale.

Bubobubo 18/11/18 15:52 - 1847 commenti

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Scandalo è chi lo scandalo fa: e quindi via di (auto)body shaming, noiose vite di sdrucita borghesia movimentate tra un bacio rubato e un rapporto proibito, il volteggiare elettrico della tensione fra le tre donne di casa che si scarica improvvisamente, per mano esterna, in un finale che per gratuità e brutalità quasi fa rimpiangere Avere vent'anni. Il fatto è uno: il film è scarso e intellettualmente disonesto, ma perché tutti sembrano convenirne solo adesso, quando è almeno dagli anni '70 che si girano certe schifezze a mano libera?
MEMORABILE: Il finale, che realizza - in maniera imprevista - il desiderio sessuale della sorellina più piccola.

Deepred89 11/09/22 17:15 - 3704 commenti

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Insostenibile mattonata di iniziazioni e amorazzi adolescenziali conditi con dialoghi sentimental-sessuali degni del peggior vacanziero nostrano, un po' di erotismo, un certo livore di fondo e una totale mancanza di ironia (stavolta, purtroppo, nemmeno involontaria). Quantità di idee da cortometraggio con riempitivi o stiracchiamenti piazzati un po' ovunque (a letto, in camera, in autostrada), fino a un'improbabile svolta finale probabilmente da leggersi come metafora di qualche desiderio di rivincita represso. De Rienzo totalmente fuori parte, confezione corretta ma anonima.
MEMORABILE: Quei tre minuti esatti dai toni quasi horror, totalmente slegati dal resto. E infatti funzionano...

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  • Discussione Didda23 • 23/12/12 20:58
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Zender, la frase finale di Capannelle è una spoilerata che andrebbe tolta.
    Fortunatamente prima del film non ho letto i commenti.
  • Discussione Buiomega71 • 23/12/12 21:09
    Consigliere - 25937 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Zender, la frase finale di Capannelle è una spoilerata che andrebbe tolta.
    Fortunatamente prima del film non ho letto i commenti.


    E dopo questo, ribeccati Pornocrazia (mio personal cult)
  • Discussione Zender • 24/12/12 11:12
    Capo scrivano - 47728 interventi
    Sì, in effetti, l'ho tolta. Un bel "mi raccomando" a Capannelle: evitate di raccontare le ultime parte dei film, è importante.
  • Discussione Buiomega71 • 3/07/14 10:07
    Consigliere - 25937 interventi
    La Breillat e la Breillat, c'è poco da fare. Disturba, irrita, ti sbatte in faccia quello che pensa (che piaccia o meno), a volte pretenziosa (come i dialoghi dei suoi film, dove anche questo non ne e esente), femminista , dura, spietata, ma che non lascia indifferenti (il suo cinema si avvicina sempre più a quello di Bruno Dumont)

    Non fà eccezzione nemmeno A ma Soeur, che sprizza gli umori della sua regista da tutti i pori e da ogni fotogramma

    Meno pregnante di L'Adolescente (che ne sembra quasi un remake) e di Pornocrazia (che resta il suo capolavoro), ma comunque rigonfio da quella vena ostica, nichilista e crudele che l'autrice francese ha probabilmente nel suo dna

    Dopo un bellissimo inizio (le due sorelle che passeggiano nei boschi e cianciano del nulla) sottolineato dalla bellissima "Venne Carnevale" dei Tavernanova (unico commento musicale, che rimarca anche i momenti più salienti del film, come le uscite delle due sorelle al mare e sui titoli di coda), il film pare impantanarsi nella noia e nel nulla da dire (sì, insomma, pur amando la Breillat, e davvero a prova di pazienza assistere per quasi 15 minuti, a camera fissa, De Rienzo che vuole infornarsi la Mesquida da dietro, distesi entrambi sul letto, con dialoghi imbarazzanti di continui assilamenti sulla "prova d'amore", sul me la dai o non me la dai, se proprio non vuoi darmela, dammi il culo, perchè e una prova d'amore anche questa, e via così all'infinito, mentre i minuti sembrano fermarsi in un limbo narcolettico), con schermagliette adolescenziali della prima volta che effettivamente lasciano il tempo che trovano

    Poi, dopo barlumi di cinema intenso (la gita sulla spiaggia deserta, Anais che piange e si abbuffa, le sue assurde filastrocche, che si dispera sentendo la sorella perdere il fardello della verginità, Anais che nuota in piscina, parlando con fidanzati immaginari, Anais che davanti allo specchio del bagno si scopre le tettine e dice: "Puttana", l'arrivo surreale di una grottesca Laura Betti, la rabbia e l'odio della madre), si trasforma in un on the road sincero (pare quasi un documentario, tra interminabili autostrade, continui camion da sorpassare, autogrill, soste, la madre chiusa in un mutismo raggelante, la figlia che piange) che trasmette un inquietudine palpabile (nell'aria si sente che "qualcosa di nefasto stà per succedere") che rasenta l'insostenibile

    Poi, nella più assoluta calma notturna di una piazzola di sosta, arriva un finale che fà saltare sulla sedia, di impressionante ferocia, che sfocia quasi nell'horror , senza avvertimenti, e colpisce come un pugno in faccia (e pensandoci sù, non e affatto gratuito o slegato dal contesto, anzi, suggella la teoria di Anais sulla perdita della verginità, in un discorso appena fatto alla sorella, che l'ha persa con l'inganno da un ragazzo millantatore e subdolo, che diceva di amarla)

    Un finale tosto e imprevedibile (che facilmente mi rimarrà impresso a vita)) che mi ha ricordato (anche per la sua deriva del viaggio sulla strada e per la tensione accumulatasi) quello di Twentynine Palms (e qui torna il fil rouge che lega il cinema della Breillat con quello di Dumont), e non dissimile da quello di Avere vent'anni, che trasforma un opera sulla difficoltà dei rapporti (mala)adolescenziali, in un "survivor movie" di rara violenza improvvisa

    SPOILER

    E mi ha rammentato un attacco simile che c'è in "Interceptor"

    FINE SPOILER

    Umori femminli, odori acri, liquami organici, perni eretti pronti alla penetrazione, il cinema della Breillat sà colpire e non fà sconti (ed e vero quello che scrivono della regista francese, per lei ogni rapporto sessuale e uno stupro, perchè lo stupro non ammette falsità o inganni. Piuttosto discutibile, vero, ma nell'ottica artistica breillatiana ha un suo perchè)

    Bravissime sia la Anais Reboux che Roxane Mesquida (mai viste due sorelle così agli antipodi) e preziosa la fotografia di Yorgo Arvanitis

    Stecca nella prima parte, poi travolge come un treno in corsa nella seconda

    Imperfetto ma vitale e sicuramente non per tutti.

    PS Ocio alla scheda critica del Mereghetti, spoilera alla grande!
    Ultima modifica: 18/07/21 20:04 da Buiomega71
  • Discussione Buiomega71 • 3/07/14 10:10
    Consigliere - 25937 interventi
    Dura, ostica, scomoda, ruvida, la si ama o la si odia. Ma Catherine Breillat resta unica nel suo stile e nelle sue tematiche. Un bel ritratto "montanaro" della scrittrice/regista francese

    http://www.sentieriselvaggi.it/public/articoli/37876/Gallery/catherine_breillat_02.jpg
    Ultima modifica: 3/07/14 10:11 da Buiomega71
  • Curiosità Buiomega71 • 3/07/14 10:16
    Consigliere - 25937 interventi
    L'idea del film, presentato al Festival di Berlino 2001, è venuta alla regista qualche anno fa, mentre si trovava nella piscina di un albergo a Taormina e, per caso, osservò una ragazzina grassoccia che continuava a muoversi nell'acqua parlando da sola e facendo discorsi d'amore a un ragazzo immaginario. Anche il finale è preso da un fatto di cronaca avvenuto in Francia, che colpì molto la Breillat.

    La lavorazione difficile del film (sul set pare che Libero De Rienzo e Roxane Mesquida mal si sopportassero) verrà raccontata dalla Breillat stessa in Sex is Comedy

    Fonte: Scheda di Ciak del film
  • Homevideo Buiomega71 • 3/07/14 15:16
    Consigliere - 25937 interventi
    Sul retro cover del dvd della Istituto Luce si legge la durata di 104' minuti!!!

    Evidentemente errata, visto che il film dura esattamente 1h, 22m e 58s (io ho una perfetta registrazione, datata 2002, da Tele+ Bianco)

    Smentisce la durata errata del dvd anche IMDB , 86' minuti (con scarto NTSC/PAL)

    Altro motivo aggiunto che conferma di non fidarsi troppo delle durate segnalate sui retro cover dei dvd
    Ultima modifica: 3/07/14 15:17 da Buiomega71
  • Homevideo Deepred89 • 11/09/22 17:33
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Segnalo che, per chi volesse guardarsi il film in lingua originale, ci si può imbattere facilmente in una versione tagliata dalla durata di 81'09" a 25fps, che elimina 1 minuto e 32 corrispondenti all'intero longtake


    SPOILER

    della Reboux violentata per terra, nel bosco. Praticamente si passa dall'attrice trascinata a terra in campo medio al ritrovamento del cadavere.


    FINE SPOILER

    Dovrebbe trattarsi di un taglio effettuato dalla censura inglese e poi riciclato in diverse edizioni estere in dvd. Il bluray Criterion contiene la versione uncut. Dovrebbero esserlo anche - qui attendo la conferma di Buio o di chiunque ne sappia qualcosa - le edizioni italiane satellitari e homevideo.
  • Homevideo Buiomega71 • 11/09/22 18:03
    Consigliere - 25937 interventi
    Deepred89 ebbe a dire:
    Segnalo che, per chi volesse guardarsi il film in lingua originale, ci si può imbattere facilmente in una versione tagliata dalla durata di 81'09" a 25fps, che elimina 1 minuto e 32 corrispondenti all'intero longtake


    SPOILER

    della Reboux violentata per terra, nel bosco. Praticamente si passa dall'attrice trascinata a terra in campo medio al ritrovamento del cadavere.


    FINE SPOILER

    Dovrebbe trattarsi di un taglio effettuato dalla censura inglese e poi riciclato in diverse edizioni estere in dvd. Il bluray Criterion contiene la versione uncut. Dovrebbero esserlo anche - qui attendo la conferma di Buio o di chiunque ne sappia qualcosa - le edizioni italiane satellitari e homevideo.

    Confermo che nella versione che ho registrato dalla vecchia Tele + è presente la scena in questione

    SPOILER

    Massacro di madre e sorella da parte del bruto sbucato nel nulla nell'area di sosta, all'interno dell'automobile parcheggiata.

    La Reboux trascinata fuori e poi stuprata (dove, finalmente, perde la tanto indesiderata verginità)

    I cadaveri ritrovati, però, sono quelli della madre e della sorella.

    FINE SPOILER

    Il dvd della Istituto Luce non saprei (visto che io posseggo la registrazione da Tele + Bianco), ma, a occhio e croce, ipotizzo sia la stessa versione uncut trasmessa da Tele + nel 2002.
  • Homevideo Deepred89 • 11/09/22 22:29
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Ottimo, grazie. Sulla ¨scena dopo¨ ovviamente hai ragione.