Impagabile, il compianto Jack Cassidy. Con quel suo fare altezzoso, l’occhio pronto a socchiudersi in un gesto di sfida, i caratteristici baffetti, rappresenta uno dei “nemici” storici di Colombo: dalla prima memorabile apparizione nello spielberghiano UN GIALLO DA MANUALE fino a questo L’ILLUSIONISTA (e passando per lo splendido UN KILLER VENUTO DAL VIETNAM) i suoi duetti col tenente sono rimasti impressi nella memoria dei fan della serie. Qui, nel ruolo del Grande Santini (l’illusionista del titolo italiano, mentre...Leggi tutto quello originale recita un meno indicativo NOW YOU SEE HIM), Cassidy è semplicemente perfetto: veloce con le mani, seducente, enigmatico al punto giusto. Ucciderà il proprietario di un piccolo club dove Santini si esibisce per coprire la propria vera identità di ex-nazista, e lo farà durante il famoso numero del forziere, in cui il mago dovrebbe essere immerso in una vasca mentre invece scorrazza indisturbato dietro le quinte del club. Colombo (che si presenta incredibilmente con un cappotto scuro regalatogli dalla moglie e presto abbandonato) dovrà faticare non poco per smontare l’alibi di Santini, aiutato – si fa per dire – dal sergente Wilson (Bob Dishy), lo zelante personaggio visto in IL TERZO PROIETTILE rientrato nei ranghi dopo il fallimento di allora. La durata, del tutto insolita,è una via di mezzo tra quella lunga e quella corta e ferma il counter dopo 1h22’. C’è tempo per qualche simpatica gag (Colombo viene invitato sul palco divertendosi un mucchio) e un’indagine interessante. Robert Loggia fa il socio della vittima; l’episodio è vivace, originale e tra i migliori di sempre.
Il ricatto a volte si paga con la morte, soprattutto se il ricattato è un prestigiatore dal discutibile passato. Colombo irrompe col pollo fritto in un sacchetto unto. Ha un aiutante inutile quanto inopportuno, ma che… Ottima prova dell’assassino (stile e classe) dallo sguardo inquietante. Il tenente gli tiene testa con altrettanta classe e meno stile (gli si piazza in mezzo durante il numero, ma con uno scopo), o non sarebbe lui. Da segnalare: il trucco dei numeri. Ritmo costante, indagine ricca di spunti interessanti e bel finale. Da vedere!
MEMORABILE: Al cane in auto: "Lascio qui l'impermeabile, se qualcuno tenta di rubarlo tu fa finta di niente".
Uno dei grandi classici di Colombo, con un antagonista memorabile (cui l'habitué Jack Cassidy regala un'espressività unica) e un Peter Falk sornione come nelle migliori occasioni. Impreziosito dalla presenza del sergente Wilson (Dishy) recuperato dopo la figuraccia rimediata in Il terzo proiettile, l'episodio si segnala anche per una durata anomala: è l'unico nelle prime sette serie a collocarsi tra l'ora e dieci e l'ora e mezza (circa 1h24') ed è un peccato, perché il finale appare un po' troppo sbrigativo. Ciononostante si sfiora la perfezione.
Jack Cassidy è certo il miglior vilain della serie: arrogante, presuntuoso, sprezzante, sia nel verbo che nel gesto che nell'aspetto, sempre curato fino al dettaglio. In una parola: l'opposto di Colombo, eccezion fatta per la sornioneria, della quale i due sono gran maestri. Qui poi gli abiti di scena ne enfatizzano l'attitudine e la classe innata e forse non a caso il tenente si presenta in grande spolvero, con l'impermeabile nuovo (fonte di solide gag nella versione inglese). La soluzione tecnologica richiama il sgt. Wilson, come in [2.2].
MEMORABILE: La hybris di Santini, che liberandosi dalle manette dimostra di aver potuto aprire la porta dello studio.
Un episodio che si inserisce di diritto tra i migliori della serie. Merito di un copione scritto con mano felicissima e con il personaggio del mago, interpretato mirabilmente da Cassidy, molto interessante. I duetti tra Cassidy e Falk sono impagabili. Del resto del cast sempre grande Robert Loggia. Discreta regia di Hart.
L'ultima volta per il bravissimo Jack Cassidy, che ci presenta nuovamente un assassino mago (davvero perfetto). Il plot giallo è ben congegnato (solo una lieve stonatura nel finale) e lo è soprattutto la costruzione del delitto. Ottimo anche il tema musicale di Bernardo Segall e le ambientazioni. Nel cast appare pure Mike Lally nel ruolo di un testimone.
Uno degli episodi migliori e in definitiva (sinora) uno dei più divertenti. Colombo è alle prese con un astuto illusionista di origini germaniche che si rivelerà essere nientemeno che un ex SS! Formidabili i duetti tra Falk e Cassidy. C'è anche il ritorno di una vecchia conoscenza del tenente, il sig. Wilson, ma questa volta non gli fa da antagonista, anzi, cerca di carpirne i segreti (pur se molto maldestramente). I momenti più divertenti derivano da questi duetti. Durata anomala di 82 minuti.
Episodio indimenticabile grazie ad un antagonista perfetto, la cui arroganza e il palese disprezzo manifestato nei confronti di Colombo rende ancora più godibile lo scacco finale. Anche questo momento, talvolta piuttosto debole, qui è reso in maniera molto simpatica, con il tenente che diventa illusionista a sua volta. Numerose le disgressioni sui trucchi utilizzati negli spettacoli di magia dal "grande Santini", che nel nome e nel numero del forziere immerso richiama palesemente Houdini.
MEMORABILE: Colombo scopre il trucco del giochetto "Pensa un numero..." e demolisce l'alibi dell'omicida.
Magnifico. Uno dei migliori episodi di Colombo vede il ritorno dell'elegante Cassidy nei panni dell'antagonista del tenente. Un personaggio, Santini, astuto e dal passato sordido che con il suo modo altezzoso e sicuro è in evidente contrasto con l'abituale recitazione di Falk. Episodio che ruota attorno all'illusione, al vedere e non vedere, ai dettagli. Colombo indaga con impeto e Santini lo osserva con glaciale distacco, incuriosito dapprima, poi preoccupato. Magistrali le interpretazioni e grande regia.
La migliore puntata con assassino il grande Jack Cassidy (che interpreta l'illusionista Santini). Cassidy, col suo fare scherzoso e sempre di riguardo verso Colombo, mostra la parte migliore del suo carattere anche se nel finale comincia ad accusare le continue incursioni del tenente che chiede di svelargli qualche trucco di magia. Quasi ottimo.
A mio avviso il migliore episodio di Colombo mai realizzato, forte di attori affiatati, una sceneggiatura perfetta e una durata (benché insolita) ideale. Il grande Santini è il più grande cattivo della serie: altezzoso, seducente, inizialmente generoso nella sua disponibilità fino a montare progressiva insofferenza. Purtroppo l'illusionista imparerà a suo spese che "il delitto perfetto è solo un'illusione"... ma quel gioco coi numeri da indovinare? Su, alzi la mano chi non se lo è mai rivenduto con gli amici. Lo rivedo con gusto ad ogni replica.
MEMORABILE: Il grande Santini è forse l'assassino che ha meglio compreso e definito "l'arruffato" Tenente: "Io non sono quello che sembro, ma neanche lei!"
Uno dei miei episodi preferiti. Astuto il nostro Santini (Cassidy) nei panni del mago, ottimo piano per uccidere la vittima. Qualche imperfezione nei trucchi durante il duetto con Colombo sul palco. La puntanta ha un ritmo regolare, Colombo come al solito studia il suo sospettato fino a quando non scopre i dettagli del piano...
Bell'episodio, rovinato da un finale molto deludente, in cui il comportamento di Santini (Jack Cassidy) è totalmente in disaccordo con l'astuzia e l'intelligenza mostrata in tutto il film: nemmeno una persona normale si sarebbe lasciata scalfire dalla pseudoprova finale addotta da Colombo e che dovrebbe incastrare il colpevole.
In una parola: strepitoso! Jack Cassidy riempie di sfumature il proprio personaggio, conferendogli un carisma e un fascino incommensurabili. Falk gli tiene testa in tutto e per tutto e vederlo divertito sul palcoscenico fa gioire il cuore. Costruzione dell'alibi "magica", certamente fra le più ingegnose mai concepite. Serrato, geniale e fantasioso, è da annoverare fra le puntate più riuscite in assoluto. Colombo nel finale è da applausi a scena aperta. Non trovo difetti. *****
Lo sguardo astuto e beffardo di Cassidy prestato in scena nelle vesti di un prestigiatore dal passato da nascondere e un ricattatore, ovviamente da uccidere. L'episodio si segnala tra i più ricordati della serie per la forza dell’espressività del protagonista e per un Colombo spiritoso quanto basta, ma anche per la vicenda singolare costruita nel migliore dei modi (salvo un finale ahimè sbrigativo dettato da tempi ridotti da rispettare). Ritmo, ambientazione e tensione magistrali. Onori al grande mago Santini!
Episodio impeccabile e fra i più famosi di sempre, con Jack Cassidy per la terza volta antagonista di Colombo. Il risultato è ancora ottimo: interpretazione esemplare dell'illusionista e assassino che escogita un piano perfetto per costruirsi un alibi. La freddezza e pienezza di sé di Cassidy messa a confronto con il solito grande Peter Falk genera uno delle migliori trame di sempre, con finale impeccabile.
Uno dei migliori episodi in assoluto. Buona storia, divertente, ben articolata, ambientata in un teatro fulcro di illusioni, sia sul palco con le magie del mago, sia nel retro con un assassinio apparentemente perfetto. Il duo Falk-Dishy è in ottima forma e Cassidy si conferma un antagonista eccellente. Sublime il parallelismo Santini-Colombo: il primo con il mantello e creatore di illusioni, il secondo con l'impermeabile ed essenza dell'illusionismo. Unica nota negativa la forzata intuitività di Colombo nell'individuare subito l'assassino.
MEMORABILE: Fantastica la battuta finale di Colombo, che smonta Santini sostenendo che il suo omicidio perfetto è solo... un'illusione.
Un episodio straordinario. Jack Cassidy (alla sua ultima apparizione nella serie) si dimostra un perfetto assassino: freddo, arrogante e presuntuoso. L'alibi è ricercato e riuscito, il piano delittuoso buono e il movente regge. L'indagine è molto interessante e viene condotta da un Colombo in formissima, aiutato dall'ottimo sergente Wilson. La regia di Harvey Hart è buona, la sceneggiatura ottima e ci sono molti particolari che arricchiscono la storia. Peccato per un finale sbrigativo.
MEMORABILE: Il trucco dei numeri del Grande Santini; Colombo che si presenta in trench; Santini al tenente: "Non sono quello che sembro essere, ma neanche lei".
Sicuramente un'interpretazione memorabile per Cassidy e altrettanto sicuramente un ottimo episodio: Colombo si muove con grande professionalità, almeno per una volta (ogni tanto) non caricaturato. La sceneggiatura rivela un impianto impostato su una logica priva di sbavature, col gradito ritorno del tecnologico serghente Wilson che fornisce involontariamente la soluzione del caso. Sette anni dopo, il nastro in policarbonato verrà riutilizzato da Pupi Avati in Zeder. Solido commento musicale, film raccomandabile.
MEMORABILE: "Il delitto perfetto? Non esiste il delitto perfetto, è solo un'illusione".
Questo è il genere di episodi che preferisco perché trasmettono leggerezza e sono molto godibili: questo non significa che siano leggeri perché disimpegnati, tutt'altro. In questa puntata è tutto molto curato ma si alternano momenti divertenti ad altri più seriosi. "L'inarrivabile Santini" (Cassidy, una garanzia) si avvale di trucchi (e parrucchi) per costruirsi un alibi perfetto e dei suoi trucchetti per imbarbagliare il povero Colombo che, però, in fatto di trucchetti se la cava meglio di lui (la scena delle manette la dice lunga sulla sfida psicologica).
Jack Cassidy alla sua terza apparizione ci regala un meraviglioso illusionista; altero, enigmatico, elegante, in pieno contrasto con il nostro tenente che, tuttavia, entra in scena con un bel cappotto nuovo, donato dalla moglie e quasi da subito indigesto. Questa la gag principale, rafforzata dalla presenza del buon sergente Wilson come spalla, da una piccola comparsata del cane e dal momento nel negozio di giochi di prestigio. In ogni caso un Peter Falk in gran forma e un'ottima puntata, coronata da un bel finale.
Caso relativamente semplice per il tenente, che torna a confrontarsi con lo storico omicida "seriale" Jack Cassidy, qui nei panni di un illusionista che sfrutta la nebulosità del proprio alibi (dovuta a necessità professionali) come un vantaggio. Non ci vorrà molto perché il tenente capisca l'inghippo e inquadri le debolezze del suo avversario (lo scherzetto pubblico delle manette è un colpo di genio), sebbene lo svelamento finale abbia ben poco di solido. Divertentissima la gag ricorrente dell'impermeabile nuovo, che Falk spera sempre di farsi rubare. Episodio conciso ma piacevole.
MEMORABILE: Colombo non riesce a riflettere col nuovo impermeabile; Lo sguardo di Falk dopo il gioco delle manette; Cameo di Cane in auto; La ghigliottina magica.
Durata anomala (82 minuti in luogo dei canonici 70 o 90) per una puntata di alto livello. Jack Cassidy si conferma antagonista di gran classe, e qui offre a detta di molti la sua miglior performance nella saga, ma Falk non è affatto da meno: intuisce subito dove si annida il marcio, conduce un'indagine davvero meticolosa e il modo in cui smonta l'alibi e ottiene la prova decisiva è davvero appagante per lo spettatore. Si rivede con piacere il sergente Wilson di Bob Dishy, già apparso in Il terzo proiettile, ma stavolta assai meno precipitoso e valida spalla.
Un classico di Colombo. Come se non bastasse già la magia del telefilm, ecco servita quella del "Grande Santini", al secolo Jack Cassidy, vecchia conoscenza della serie alla sua migliore apparizione. Il mago dal torbido passato lavora fianco a fianco con la figlia a cui sembra essere legato al punto da ingelosirsi; si scorge il lato affettivo di un padre che non può permettere il ritorno di certi fantasmi e la vittima non è certo di quelle da rimpiangere. Colombo, aiutato dal volenteroso sergente Wilson, scopre il mondo dell'illusione e se ne serve per il suo "et voilà" disvelatore.
MEMORABILE: Il tambureggiamento durante lo show di Santini; La prova delle manette; Il trucco dei numeri in ufficio; Il richiamo all'attenzione nelle cucine.
Prestigiatore uccide un uomo che minaccia di rivelare il suo passato nelle SS servendosi di un abile trucco. Episodio giustamente memorabile per più ragioni: Colombo che entra in scena indossando un orrido impermeabile scuro attillato (che il suo subconscio gli fa dimenticare ovunque), i duetti di magia con Santini, il movente, l'ambientazione. Cassidy, particolarmente freddo ed elegante, offre una delle sue ultime, eccellenti interpretazioni (data la sua tragica fine, vederlo armeggiare più volte col fuoco risulta inquietante). Il tenente conduce un'indagine serrata come non mai.
MEMORABILE: 9 minuti e 12 secondi; L' anziano ex acrobata che vive in miseria; La macchina da scrivere.
Unico episodio in grado di rivaleggiare col perfetto L'uomo dell'anno, uscendone sconfitto di un capello, forse per un movente un filo più "incollato", ma son dettagli. Ambientazioni in ambito "magico" superbe, indagine serrata, tensione sempre presente, siparietti gustosi ma non macchiettistici. E poi c'è lui, Jack Cassidy, un antagonista rodato, classe da vendere, qui perfetto come illusionista. Peter Falk al solito impagabile. Ottimo anche il cast di contorno. Indimenticabili le gag col cappotto nuovo, evidente corpo estraneo. Titolo originale sublime. Capolavoro.
Questo episodio non solo è uno dei più belli della quinta stagione ma in generale uno dei migliori dell'intera serie, e non poteva che avere come protagonista il mitico Jack Cassidy qui alla sua terza apparizione come assassino. Per l'occasione veste i panni dell'illusionista Santini, una sorta di Houdini capace con i suoi trucchi di incantare una platea intera, compreso Colombo, che dovrà dare il meglio di sé per smascherarlo. Ed è proprio il duello tra i due antagonisti il sale di questo episodio che vede Colombo destreggiarsi anche in numeri di magia.
MEMORABILE: Il trucco del numero indovinato; La soluzione finale.
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DiscussioneDaniela • 8/10/16 11:44 Gran Burattinaio - 5944 interventi
Noncha17 ebbe a dire: Ho controllato tutti quelli della Serie Classica e, l'altro in cui c'è qualcosa è l'episodio 5.5 - L'illusionista.
Ma, credo si sapesse già di questa cosa..no?! ;)
Io non lo sapevo proprio! Cavolo, da ex nazista a ladro di una banca inglese è una trasformazione bella grossa...
DiscussioneNoncha17 • 8/10/16 18:40 Pulizia ai piani - 1067 interventi
Ho "tradotto" da qui che, il doppiatore tedesco del nostro caro Tenente (Horst Sachtleben) dice che, tale Stanley Matthews (alias Il Mago Santini) avrebbe, sulla sua fedina, "addirittura" sparato a due poliziotti: uno è morto, l'altro è rimasto ferito!
Per chi capisce il Tedesco, forse lo racconta in questi filmati: Video 1/3.
Il nuovo impermeabile di Colombo, regalatogli dalla moglie per il compleanno, confonde anche i suoi colleghi.
Arrivato sulla scena del crimine, il tenente viene fermato da un poliziotto: "Oh mi scusi tenente, non l'avevo riconosciuta! Sembra diverso dal solito...".
Colombo: "Ho un nuovo taglio di capelli".
Ecco il momento in cui il tenente si libera dell'impermeabile, che gli impedisce di pensare:
Sbaglio o l'accendino che Santini (forse anche le sigarette, non saprei dovrei rivedere l'episodio) è lo stesso di "UN GIALLO DA MANUALE", la scena dove sembra che se lo dimentichi sulla scrivania mentre mette a soqquadro lo studio del socio scrittore?
E guardate cosa il vostro Ciavazzaro ha trovato le scene col doppiaggio alternativo che trasforma il nazista Santini in un ladro inglese !
https://www.youtube.com/watch?v=DANPwuJbbAk
DiscussioneDaniela • 3/08/19 23:03 Gran Burattinaio - 5944 interventi
grazie Ciava', una vera chicca! :o)
PS: mi fa piacere per sua figlia che non ha colpe e si ritrova in tal modo con una "eredità" paterna meno pesante da sopportare, però Santini lo preferisco come nazista, così è ancora più odioso.
DiscussioneZender • 4/08/19 07:59 Capo scrivano - 48842 interventi
Molto interessante, solo che è esclusivamente in tedesco, lingua che conosco molto molto poco :)
*Marcello Tusco: Jack Cassidy *Roberto Villa: Nehemiah Persoff; Thayer David *Renato Cortesi: Redmond Gleeson *Pietro Biondi: Robert Loggia *Franco Agostini: Bob Dishy *Claudio Capone: Patrick Culliton *Sonia Scotti: Cynthia Sikes *Vittorio Congia: George Sperdakos *Franco Odoardi:voce 1 radio della polizia *Germano Longo: voce 2 radio della polizia *Silvio Anselmo: voce 3 radio della polizia
Jack Cassidy (il grande Santini) morì quello stesso anno (il 12 dicembre 1976) all'età di 49 anni a causa di un incendio avvenuto nel suo appartamento che lo arse vivo (venne riconosciuto tramite impronta dentale) dopo che era tornato da un party, come si può leggere nel seguente articolo.
UNA STRETTA DI MANO NON VISTA Al minuto 44,00 circa Colombo si offre furbamente come collaboratore di Santini: Peter Falk, intento a sorridere alla platea e forse anche perché non può contare sull'occhio destro (di vetro, come noto), non si accorge che Jack Cassidy gli sta tendendo la mano per stringergliela...