Una delle trame più complesse scritte nell’arco degli anni per la serie, tanto più se consideriamo che la durata è di solo 1h 10’ (ovvero la durata classica degli episodi brevi). Firmato dal bravissimo Peter Fischer, l’intreccio prevede l’omicidio di uno scrittore di successo (interpretato nientemeno che da Mickey Spillane, l’inventore di Mike Hammer) da parte di un editore che sa già di averlo preso (Jack Cassidy, alla sua seconda partecipazione dopo UN GIALLO DA MANUALE). Questi si dedica al rafforzamento di un alibi di ferro delegando l’omicidio a un reduce del Vietnam con l’hobby delle bombe (John Chandler)....Leggi tutto Sceneggiatura di ferro, con poche concessioni al privato e all’ironia (anche se la scena di Colombo che ordina chili e the freddo al ristorante di lusso è impagabile), recitazione ai massimi livelli (oltre al solito, indimenticato John Cassidy non va sottovalutato l’apporto del bieco Chandler) e una regia (Robert Butler) che non disdegna l’inventiva, come si può arguire dall’intelligente uso dello split-screen durante la lunga sequenza dell’omicidio. Un tocco autoreferenziale nel finale (il tenente cita il caso risolto in CANDIDATO PER IL CRIMINE), prove schiaccianti, indizi interessanti: tutto quello che è lecito attendersi dai migliori episodi della serie qui non manca. La presenza di Spillane nel ruolo dello scrittore (e quindi quasi di se stesso) è la ciliegina sulla torta che fa di PUBLISH OR PERISH un classico a tutti gli effetti. Criminalmente sottovalutato anche dai fan, purtroppo. Marcel M.J. Davinotti jr. Chiudi
Già i primi fotogrammi, col bombarolo (unico!), che si diverte a far saltare rottami, sono fantastici (con titoli di testa sulle esplosioni), compreso anche il dialogo tra il mandante (bravissimo) e il bombarolo, che continua a far scoppiare tutto. Puntata tra le migliori. E’ tutto curato alla perfezione (il piano con alibi dell’assassino, la suddivisione in finestre per far vedere cosa capita altrove nello stesso momento, la colonna sonora che accompagna le sequenze). Colombo e il colpevole si ruberanno la scena. Episodio imprescindibile!
MEMORABILE: Il tenente: "Mi fa lo scontrino per il parcheggio?". Il parcheggiatore: "Scusi, ma chi se la piglia una macchina così?".
Magistrale episodio in cui tutto funziona alla perfezione e dove per un pelo l'assassino (ma prima mandante) quasi la fa pure franca. Oltre ad avere una trama ottimamente congegnata, questa puntata si diversifica dalle altre anche per alcune innovazioni visive: la prima, più modesta, data dai titoli di testa in stop frame, e soprattutto la seconda con la descrizione dell'assassinio tramite lo split screen, espediente che in futuro sarà struttura portante di un telefilm come 24. Da antologia la sequenza al ristorante esclusivo, dove il nostro ordina... chili!
MEMORABILE: "Posso lasciarla qua l'auto?". "La butta?"
Davvero un ottimo episodio. Buon esempio di regia, con un omicidio da manuale, tutto costruito grazie alla tecnica dello split-screen. È presente inoltre il villian per eccelenza: Jack Cassidy (doppiato superbamente da Renato Turi). C'e anche Alan Fudge in un piccolo ruolo. Il tema musicale di Billy Goldemberg è ottimo. Forse l'unica pecca è quella della soluzione finale un pochino tirata lì; per questo vale un pochino in meno, a mio avviso.
Altro memorabile episodio della serie in cui compare un grandissimo Jack Cassidy che, nuovamente, divide la scena con un Falk a livelli stratosferici: i loro duetti sono da antologia. Poca ironia, ma quella che c'è è validissima. Butler dirige con polso robusto una vicenda intrigante e mai banale. Splendido.
Peter Falk e Jack Cassidy: un’accoppiata fantastica. Anche qui, in “Un killer venuto dal Vietnam”, troviamo una sceneggiatura accurata e precisa che non lascia spazio a dubbi ed incertezze. Il ruolo del “bombarolo” fanatico (John Chandler) è a dir poco magnifico: addirittura, l’invasato delle armi voleva scrivere un libro su come usare le bombe in tempo di pace! I miei più sentiti rallegramenti! Ecco, queste sono le cose che mi fanno impazzire, in Colombo.
Episodio eccellente, come del resto tutti quelli che vedono l'odioso, magnifico Cassidy nel ruolo di antagonista: freddo snob, elegantemente sprezzante, intrinsecamente bastardo e calcolatore, costituisce il contraltare perfetto dell'amato tenente, con la sua programmatica sciatteria, orgogliosamente ostentata nella scena nel ristorante di lusso in cui ordina il chili (sacrilegio!). Complessa ed interessante la trama, buona anche la figura del killer bombarolo, affidata da un attore particolarmente in parte, ossia, una vera faccia patibolare.
E' una caratteristica della serie e purtroppo anche uno dei difetti che spesso si incontrano: l'episodio è piacevolissimo, il cattivo architetta un delitto perfetto, si inseriscono le solite gag (al ristorante, dal parcheggio al pranzo) ma il tutto non viene chiuso in maniera precisa. Le prove raccolte sono indiziarie, non decisive, qualsiasi avvocato potrebbe contestarle e proprio l'avvocato, che all'inizio è una presenza assillante, sparisce inspiegabilmente nel momento in cui sarebbe stato più utile. Uno scivolone che rovina l'episodio.
Episodio impeccabile, tra i migliori e più complessi in assoluto. Il punto di forza è dato dai continui botta e risposta tra il tenente e il killer, interpretato ancora una volta da un freddo, spietato e bravissimo Jack Cassidy, mandante del primo omicidio che nel corso della puntata si costruisce un alibi perfetto, smontato da un Colombo qui al massimo del suo genio investigativo. Divertentissima la scena al ristorante. Eccellente.
La storia è intrigante, inserita nel mondo della scrittura e delle armi e l'intero episodio è la messa in pratica di un ottimo piano delittuoso elaborato, compiuto da un diabolico Cassidy, che si serve (eccezionalmente nella serie) di un mandatario (personaggio ben riuscito) per compiere un delitto perfetto. Ma il tutto è rovinato da uno dei peggiori impianti scenografici visti nella serie e da una regia non all'altezza: ne risulta una vicenda articolata male, avvolta nella penombra, ridimensionata qualitativamente sotto ogni punto di vista.
Davvero un bell'episodio. Cassidy è come di consueto un ottimo assassino e si intrattiene in bellissimi duetti con un Falk ispiratissimo. La regia di Butler è molto buona ma il piano delittuoso, seppur valido, è banale (c'è più gusto quando l'assassino organizza tutto da solo). L'indagine è interessante e anche la soluzione finale, seppur sbrigativa, è molto convincente e inoppugnabile. Ci sono molti intermezzi comici ma c'è un'incongruenza: perchè l'avvocato a un certo punto scompare?
MEMORABILE: Colombo: "E' questo il posto giusto per lasciare la macchina?" e il buttafuori: "La butta?"; Colombo che al ristorante chic ordina chili e tè freddo.
Jack Cassidy, uno dei migliori cattivi della serie, nei panni di un editore omicida e calcolatore. Eccellente, labirintico episodio basato sui più piccoli particolari che il Nostro riesce a comporre giungendo a incriminare l'omicida. Ottima prova anche per gli altri componenti del cast, compresi i doppiatori italiani. Stagione che, per i precedenti episodi, dimostra di innalzarsi di non poco rispetto alle precedenti.
Volendo spiegare il successo di Colombo a chi non lo conosce, si potrebbe mostrare questo episodio per dare prova di cosa sia la perfezione di intreccio, regia, musica e ambientazione. Ciliegiona sulla torta la recitazione che tra Falk e Cassidy è sempre impeccabile, come anche lo è per i perfetti comprimari, Chandler in testa; ma anche la presenza della chicca Spillane, uno dei padri maledetti dell'hard-boiled, che, di fatto, interpreta se stesso, rende unico il tutto. Non esiste alcun calo di tensione in nessuno degli indimenticabili 70'.
Inizio che lascia basiti, con il killer che lancia bombe a profusione un po' come le nonnette fanno con le briciole ai piccioni. L'ex combattente, maniaco degli esplosivi, invasato e fanatico, ha lo sguardo perso e inquietante di Chandler (azzeccatissimo), mentre il lupo travestito da agnello è un editore privo di scrupoli, che sa crearsi un alibi quasi perfetto (Cassidy, che ben duetta con Colombo). Non mancano i siparietti divertenti (sto giungendo alla conclusione che Colombo il meglio di sé lo dia nei ristoranti stellatissimi). Finale... ni.
MEMORABILE: Colombo al parcheggiatore del ristorante blasonato: "E' questo il posto giusto per lasciare la macchina?" "La butta?"
Un episodio meraviglioso da conservare negli annali perché contiene tutti gli elementi che hanno reso la serie un unicum nel proprio genere. Magnifico il pre-Colombo con la costruzione perfetta del delitto e dell'alibi (talmente minuzioso da rendere il finale poco ficcante), Cassidy è la maschera perfetta dell'antagonista e offre una prestazione indimenticabile, tenendo testa all'arguzia del tenente che si deve superare per risolvere il caso. Bello il momento comico con il tenente al ristorante per ricchi, anche se sembra inserito a forza.
MEMORABILE: Il titolo del romanzo; Eddie Kane, uno dei migliori personaggi di sempre; La chiave.
Regia innovativa con tanto split screen per il ritorno di Jack Cassidy, in forma decisamente smagliante, dal momento che alterna fasi di autocontrollo e disprezzo a momenti irrazionali. Ma è l'intreccio in sé a rendere particolarmente affascinante una puntata in cui è lo stesso mandante (e non omicida: il ruolo tocca al pazzo amante degli esplosivi che apre la puntata) ad auto accusarsi per poi farsi scagionare dalle prove a favore abilmente disseminate. Sarà come al solito il dettaglio non calcolato, unito al piccolo trucco del tenente, a girare le sorti proprio nei minuti finali.
MEMORABILE: "È questo il posto giusto?" - "Per cosa?" - "Per lasciare la macchina." - "La butta?" - "No, vado a mangiare."
Bella puntata: merito di Jack Cassidy, antagonista iconico che già aprì la serie con Un giallo da manuale e tornerà ancora in L'Illusionista; merito di una sceneggiatura a scatole cinesi, in cui l'assassino per una volta non agisce in prima persona ma si serve di un sicario che in seguito eliminerà a sua volta; merito infine di una regìa fresca, che nella lunga sequenza propedeutica del delitto introduce in contesto televisivo la tecnica smaccatamente (e settantianamente) cinematografica dello split-screen. Tutti in forma, uno dei migliori del periodo.
MEMORABILE: Una testimonianza dei bei tempi andati in cui aver passato la notte a guidare ubriaco poteva essere esibito come alibi!
Ben riuscito. La trama, dedicata al plagio narrativo, si svolge con un ritmo incalzante che cattura e tiene desta l'attenzione dello spettatore. Il tanto burbero quanto simpatico Cassidy dà del filo da torcere a Colombo, il quale però sulla scena del delitto deduce subito che questo è avvenuto su commissione e tende la sua trappola, che scatterà nell'ultima parte della puntata.
Gradito ritorno del primo cattivo ufficiale della serie (che a eliminare scrittori ormai è avvezzo): Cassidy escogita un piano particolarmente elaborato e ingegnoso, in una girandola di depistaggi e false piste che ruotano sulle prove a suo sfavore. Anche più sorprendente è l'acume con cui Colombo capisce subito l'inghippo, escogitando con largo anticipo una trappola geniale. Ci sono altri piccoli colpi di scena nell'ultimo atto e una prova memorabile dell'allucinato John Chandler. Solo il finale appare un po' affrettato; un quarto d'ora in più e sarebbe stato un episodio perfetto.
MEMORABILE: La carrellata di esplosioni nel proemio; La sfuriata "drunk" di Cassidy; L'omicidio del reduce bombarolo; Il prezzo del chili gourmet; La chiave.
Intrigante già dagli "esplosivi" titoli di testa, è una puntata stilisticamente molto ricercata e strutturata in maniera più complessa del consueto (oltre all'esecutore materiale del delitto abbiamo anche il mandante). Jack Cassidy, che con gli scrittori aveva un conto aperto, si conferma ottimo antagonista dando vita a una stimolante sfida di intelligenza con un Colombo a sua volta ispiratissimo e anche spassoso. Unica pecca il finale leggermente sbrigativo, in cui si nota l'assenza dell'avvocato proprio quando ce ne sarebbe stato più bisogno; qualche minuto in più avrebbe giovato.
MEMORABILE: L'inizio; La descrizione dell'omicidio mediante split screen; Colombo che ordina chili e tè freddo al ristorante di lusso; La prova decisiva.
Il contesto storico all'epoca dell'episodio era sicuramente di quelli più delicati e ispiratori per un titolo italianizzato che, a conti fatti, pare poco centrato malgrado la natura del dinamitardo, un Chandler che fin dalla presentazione, non appena compare il perfido e bravissimo Cassidy, si immagina facilmente predestinato ad una brutta fine. Poi la storia si sviluppa su altri obiettivi e cerca fin troppi avviluppamenti; debole il pretesto dell'amnesia-totale da sbronza. Il finale richiede più concentrazione del dovuto, e anche Colombo sembra meno simpatico del solito.
Robert Butler HA DIRETTO ANCHE...
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Nel mio commento ipotizzavo che in questo fantastico episodio Colombo si pappasse per la prima volta il mitico chili con carne, invece mi dicono dalla regia che compie tale azione anche nel precedente La pistola di madreperla (dove si abbuffa!).
DiscussioneZender • 11/03/10 13:44 Capo scrivano - 47182 interventi
Ops, mi ero dimenticato di toglierlo, scusa. Sì, la regia conferma ;-), il barista gliene fa due piatti e anzi quasi lo "ricatta" col chili: se mi fa questo le faccio un altro piatto di chili (una cosa del genere). Ne sono ghiotto pure io.
Un'altra cosa moolto importante di questo episodio è che, il nostro caro Tenente si vuole cimentare nella scrittura di un romanzo e, quando viene beccato davanti a una macchina da scrivere risponde:
"..mi occupavo di una cosa una volta. C'era un candidato a un Senato che aveva intorno un sacco di guardie del corpo, perché era stato minacciato più di una volta. Ora, per liberarsi di queste guardie del corpo, si era messo la giacca dell'organizzatore della campagna elettorale..dopo di che, ha ammazzato quel povero disgraziato, in modo da farlo sembrare un attentato alla propria vita. Eh-eh, questo sì che è un bel soggetto!"
DiscussioneZender • 8/06/16 07:47 Capo scrivano - 47182 interventi
E' già stato segnalato nel papiro del Davinotti, Noncha, che dice:
Un tocco autoreferenziale nel finale (il tenente cita il caso risolto in CANDIDATO PER IL CRIMINE). Ottima anche la sottolineatura di Ciavazzaro che segnala come Colombo in Alibi calibro 22 ne parli di un caso ancora in corso, suggerendo che le indagini di Colombo siano talvolta parallele. Quella di Hayward dev'essere andata avanti per un bel pezzo quindi...
DiscussioneDaniela • 24/04/17 01:53 Gran Burattinaio - 5903 interventi
Nei credit dell'episodio compare come John Chandler e cos' viene riportato nella scheda del Davinotti. Però così linkando questo nome non si viene rinviati a nessuna altra pellicola, mentre la faccia è ben nota.
Si tratta in effetti di John Davis Chandler, glorioso caratterista specializzato in figure criminali, spostati o comunque ambigue e poco raccomandabili.
Molto attivo in TV, ha fatto parte del cast di film importanti come Sfida nell'Alta Sierra e Sierra Charriba, entrambi diretti da Sam Pechinpah.
Nell'episodio veste i panni del reduce bombarolo destinato a fare una finuccia - sorte a cui deve aver fatto l'abitudine durante la sua lunga carriera.
DiscussioneZender • 24/04/17 08:04 Capo scrivano - 47182 interventi
SPOILER Però è un errore tecnico aver fatto iniettare il sonnifero nella bottiglia di champagne: non è possibile. prima di tutto perché ci sarebbe il metallo sopra al tappo, poi perché appena infilato l'ago la pressione interna lo abrevve sparato fuori e impedito di inserirci qualcosa. Non ho provato ma chi ha voglia di fare la prova magari scopre che ho ragione...