Una ragazza si sveglia su di un letto, in una stanza, dopo una sbornia. E l'anno nuovo, e la giovane ha ancora i postumi della sbornia da smaltire della festa dell'ultimo dell'anno. Ma mentre lei dormiva qualcosa è successo, il mondo come lo conosciamo non esiste più e le persone sembrano essersi trasformate in "infetti" col vezzo del cannibalismo. Sola, spaventata, in preda al panico, la ragazza cerca una salvezza da quello che sembra un incubo senza fine. Alcuni flash sulla festa di capodanno mostrano la giovane che vuole rinsaldare il rapporto col suo fidanzato, ma la realtà sarà molto più terrificante di quello che lei crede...
Forse l'episodio più "visceral horror" della serie, dove Bousman , con il suo stile frenetico e epilettico, non bada a spese.
Atmosfere "sawniane", picchi splatter (i gustosi banchetti cannibalici degli infetti), dove Bousman aggira i limiti imposti per questa serie (meno libera , in fatto di sex and violence, rispetto ai
Masters, un pò come ha fatto Stuart Gordon con il suo episodio), intervallando gli arti sgranocchiati con feste di capodanno tutte palloncini, balli e musica.
Angoscioso (la Evigan sola e disperata contro un'apocalisse pandemica già avvenuta: parecchi guai nel parcheggio sotterraneo, la coppia di anziani, dove il marito uccide la moglie e..., poliziotti-zombi stile
Messia del diavolo, ragazze in ascensore che strisciano per mordere, ciccione/zombi che sbattono violentemente la zucca contro le porte per aprirle o deambulano senza una meta precisa, ragazzini zombi famelici-a memoria di quelli degli
Zombi romeriani-. colli che fanno "crik-crak", panico e desolazione nella città nel primo giorno dell'anno)
Bousman sposta l'asse dei suoi
Saw in quella dello "zombi-movie-pandemico" (mi veniva in mente spesso
Quarantena), tra luci che vanno e vengono, corridoi bui e asfittici, desolate stanze "mattatoio", lotta per la sopravvivenza.
Eppoi ti arriva quel twist finale che è una doccia gelata, la vendetta sul tradimento affettivo e sulle carognate della falsa amicizia e sull'amore ingannato, i fidanzatini al sangue e la pellicola si "brucia" sullo schermo come nell'
Absolute fin du monde di Carpenter.
Picchi di notevole ferocia (l'uccisione a freddo a colpi di pistola "
Era una di loro") fanno del segmento bousmaniano una vera delizia di nichilismo e cattiveria concentrati in poco meno di 40' minuti.
Sorprendente la somiglianza tra Bousman stesso e Niall Matter.
Da segnalare il BELLISSIMO commento musicale
Lie Lie Lie composto da Serj Tankian, che apre la serie e ti entra subito in testa.