Anche il pubblico americano è meno stupido di quanto gli executives pensino. Non c'era ragione di realizzare questo Quarantena, e non tanto perché è la copia carbone dello spagnolo REC (si sa, negli USA non amano i sottotitoli, non praticano il doppiaggio e quindi dagli col remake!) quanto perché già quello presentava più di un'analogia con Cloverfield. Passato questo e passato pure Diary of the Dead, il pubblico ha disertato le sale. Cosa che a maggior ragione dovrebbe accadere in Italia.
Nella musica ci sono due modi per fare una cover: reinterpretare pedissequamente l'originale o modificarne uno o più aspetti (l'arrangiamento, il testo). Questo remake è una cover impersonale, dato che ripercorre la quasi totalità delle scene del bel film di Balaguerò (REC) senza alcuna variazione se non una Carpenter più civettuola rispetto all'omologa spagnola. Dowdle palesa un'allarmante assenza d'idee ed è risibile che firmi pure la sceneggiatura. Se avete visto REC passate oltre, se non l'avete visto, non c'è motivo di preferirgli "Quarantena". Sterile.
MEMORABILE: L'ingresso nell'appartamento dal quale provengono urla disumane; Il finale col visore notturno.
Remake a tempo di record del film diretto da Balaguerò che ha, quindi, pregi e difetti dell'originale, essendo - sostanzialmente - un copia-incolla di [Rec]. Le poche modifiche, anzi, sono per difetto: via quindi il finale anticlericale presente nell'originale; incipit dilungato per delineare i profili psicologici dei protagonisti; inquilini meno genuini e più pacati. Però, rispetto al film spagnolo, dalla sua può contare sulla presenza della bravissima Jennifer Carpenter (The exorcism of Emily Rose) e questo aggiunge punti ad un film riuscito, almeno, sul piano recitativo.
Remake fotocopia dello spagnolo Rec che poco o nulla aggiunge al modello. È chiaro che non avendo gradito il capostipite non posso che confermare il giudizio negativo su di un rifacimento di cui non si sentiva per niente il bisogno, per giunta girato dopo soli pochi mesi dall'uscita dell'altro film. Stiano alla larga quelli che non amano la telecamera a spalla e, ovviamente, coloro che hanno visto l'originale e non lo hanno apprezzato. Finale apero: si paventa l'ipotesi di un seguito.
Se Rec poteva avere dei (pochi) punti di originalità, l'immancabile remake statunitense li cancella competamente, riuscendo nel contempo a realizzare una fotocopia quasi perfetta dell'originale. Resta uguale (e ugualmente insopportabile) l'effetto mal di mare da telecamera a spalla... ma non è un punto positivo.
Una giornalista e un cameramen seguono due pompieri in azione. Si ritroveraanno (chiusi) in un condominio infestato da zombie rabbiosi. Non ho visto REC, di cui ho letto questo film è quasi una copia (vedi Nome in codice: Nina Vs. Nikita). La tecnica è quella dell'effetto realtà esasperato, inquadrature traballanti e tutto il resto. Tuttavia se si digerisce questa modalità narrativa (non certo originale ma ancora dignitosamente alternativa) e si sta al gioco, il film riserva buoni momenti di tensione ed un buon finale "diabolico". Sufficiente.
Ennesimo film girato con effetto pseudodocumentaristico (telecamere a mano, inquadrature mosse etc...) con l'aggravante della mancanza di originalità data dal fatto che si tratta del remake di un film spagnolo di grande successo, Rec. Remake di cui non si sentiva francamente il bisogno e che produce un opera risaputa ed ampiamente prevedibile dall'inizio alla fine e peraltro realizzata con un cast di poco talento.
Inutile, sterile e noioso remake di REC con attori cani (Columbus Short) o che sembrano essere in piena fase no (Jennifer Carpenter, tanto brava in Emily Rose quanto scadente qui), troppi personaggi, un palese desiderio di essere PC (delle due coppie di poliziotti e pompieri i primi ad essere infettati sono quelli bianchi) e ogni cambiamento fatto (ad esempio l'origine del virus, l'aumento dei personaggi, l'introduzione di un ascensore) è in peggio. E l'utilizzo del finale del film nella locandina è da punire severamente!
MEMORABILE: Il poliziotto chiede alla coppia africana se parlano l'inglese. Loro dicono "no" e lui se ne frega; Angela e la sua assoluta, odiosa inutilità.
La differenza fra un regista vero e un qualsiasi videoclipparo improvvisato non sta in "cosa" gira, ma in "come" lo gira. È questione di sguardo, insomma; e mentre nell'originale Balaguerò riesce per qualche misteriosa alchimia a rendere inquietante e minacciosa la visione, nonostante una storia poco realistica, in questo inutile remake il dilettante allo sbaraglio dietro la macchina da presa, nonostante costruisca le inquadrature praticamente per plagio, non riesce mai a creare tensione e partecipazione emotiva. Pedante e noioso.
Copia incolla del film spagnolo [Rec] di cui è il remake. Si cerca di aumentare invano la suspence, mettendo impazienza allo spettatore. Un film, diciamo, che propone poco o nulla di nuovo (per lo più le scene sono quasi tutte simili all'originale, cancellando l'effetto sorpresa). Ci si domanda per quale motivo lo si è fatto.
Fra i remake fatti in USA la maggior parte sono dei veri e propri plagi. Questo tutto sommato è accettabile e si fa apprezzare specialmente nei dettagli. Il finale è sempre bellissimo, così come si svolgono le situazioni. È risultato meglio di altri horror contemporanei americani che hanno tentato di far qualcosa di nuovo.
Non è tanto la pellicola a essere di rara pochezza, quanto l'idea di fare un inutile remake, non riuscendo neanche a migliorare un prodotto come Rec, già in partenza mediocre, che però aveva, almeno nel voler seguire il lavoro della squadra dei pompieri, un po' di originalità e qualche scena azzeccata. Qui ripropongono tutto, senza alcun guizzo, anche solo una svolta inaspettata (di nuovo c'è una donna che morde la videocamera), riuscendo nell'impresa di fare peggio, aumentando il buio (è però anche possibile, che la gran rottura faccia vedere tutto nero...) e il traballio. Superfluo.
MEMORABILE: La ragazza, con tutte le domande che può fare, chiede al pompiere se gli bruciano le gambe quando scende dalla pertica.
Rifacimento del ben migliore Rec spagnolo. Rispetto all'originale la trama è pressochè identica se non nel finale, che risulta essere molto meno approfondito ed incisivo. In sostanza un'operazione, ed un film quindi, decisamente inutile. Chi è interessato alla sceneggiatura si guardi l'originale e si astenga da questa nefandezza.
Più che un remake, una idea rubata visto che Quarantena è coevo di Rec. Anche se è la sua copia pedissequa (finanche la ricostruzione dell'atrio è identica) è senz'altro di fattura migliore. Qualche particolare in più saggiamente seminato nella pellicola dimostra la bontà del soggetto. Migliori caratterizzazioni e migliore regia lo rendono molto più gradevole di Rec. Anche il montaggio alla fine è più convincente e questo serve a tenere un buon livello di immedesimazione. Anche effetti e sonoro a livelli migliori. Superiore al suo cugino spagnolo.
MEMORABILE: Il pompiere ferito (e già morso) che si risveglia e cerca di camminare con la tibia spezzata che immancabilmente cede sotto al peso del corpo.
Difficile trovare pregi in questo insulso remake del buon film spagnolo [Rec], imbastito a tempo record dagli americani. La Carpenter, dopo la favolosa performance nell'Esorcismo di Emily Rose si è appassita, gli altri attori nemmeno a parlarne. Potremmo giusto citare una buona regia, con sbalzi di camera meno frequenti e più tensione in alcune scene, ma tutto finisce lì. Sceneggiatura copia-incolla e recitazione pessima rendono questa pellicola meritevole di una visione solo ed esclusivamente se [Rec] vi è indigesto. Altrimenti astenersi!
Praticamente la copia yankee di Rec, ma con piccole variazioni non indifferenti che ne fanno un ottimo remake. Prima di tutto gli attacchi dei contagiati, molto più feroci e splatter che nel gemello iberico. Dowdle, poi, infila scene nuove e geniali (l'attacco del cane, la ragazza sbavante davanti alla tv, l'uccisione dell'infetta con la telecamera con tanto di soggetiva). La causa dell'infezione è meno terrifica di quella di Balaguerò, ma più "realistica". Pur raccontando un plot "copiato" e risaputo, la tensione regge e non è poco. Buono.
MEMORABILE: L'attacco del cane idrofobo; quella del topo, poi spiaccicato; la bambina contagiata uccisa a martellate; la telecamera che colpisce un infetta.
Inutile remake dell'originale spagnolo, con l'unico merito di rendere più fruibile qualche scena "horror" grazie a un tocco di luminosità in più. Per il resto accusiamo sempre lo stesso mal di mare e la stessa confusione del capitolo originale. Per chi si approcciasse per la prima volta alla serie potrebbe essere indifferente, guardare un film o l'altro.
Istant remake che funziona esattamente quando ricalca il modello ma fallisce laddove erano richiesti iniziativa, stile ed inventiva. Pedissequo e senza novità di rilievo (fatti salvi gli animal attack) riserva una scialba emulazione della superba zombessa di Javier Botet e un finale che, rimuovendo l'aspetto demoniaco, disinnesca irrimediabilmente il sentimento della paura. Jennifer Carpenter, aspirante scream queen del nuovo millennio horror, se la cava discretamente, ma Manuela Velasco aveva più nerbo. Trascurabile.
Il vero problema è se c'era o meno il bisogno di un remake come questo, sia per le tempistiche ravvicinate con l'originale, sia perché le produzioni europee sono di certo più disponibili delle tante giapponesi sottoposte a remake. Per il resto il film non è male, rispetto all'originale si vede il piglio americano degli attori (soprattutto della Carpenter che nel finale è quasi fastidiosa, per quanto isterica). L'americanizzazione aggiunge qualcosa e qualcosa toglie. L'originale rimane migliore proprio per il suo non eessere americano.
MEMORABILE: La malata uccisa a colpi di telecamera.
Francamente non se ne sentiva il bisogno. Rec, pur non essendo una pellicola memorabile, aveva dalla sua qualche guizzo d'originalità che qui ci si limita a ricalcare pedissequamente con l'unica variabile di aumentare il tasso d'emoglobina. Anche la tecnica di ripresa è identica, mentre la fotografia è fastidiosamente più buia. Che si sia rivelata un'operazione fallimentare lo dimostra il fatto che Quarantena 2 non avrà nulla a che fare né con questo né con Rec2. Si salva la sorella di Dexter, che ha una buona faccia, doppiaggio bruttino.
John Erick Dowdle HA DIRETTO ANCHE...
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Al momento non è stata fissata la data del rilascio (comunque prossima), però si conoscono i dati tecnici del DVD/Blu-Ray disc/UMD che sarà distribuito dalla Sony Pictures Home Entertainment.
Dati tecnici annunciati:
video: anamorfico 1.85:1 audio: dolby 5.1
Vano extra interessante, composto da:
- Commento dei cineasti
- Malati di cinema: Dietro le quinte
- Il volto del contagio: I segreti del truccatore Robert Hall
- Anatomia di uno stunt
Devo dire che Dowdle è un genio. Perchè non fà una scialba fotocopia del film di Balaguerò. Dispensa piccole varianti che fanno la differenza: l'anziana contagiata che parla, il pompiere che bussa alle porte degli inquilini del palazzo, l'attacco del cane idrofobo ( colpo di genio assoluto), quella del topo, la ragazza che sbava davanti alla tv che dà l'effetto neve, e poi vomita, i soldati-da fuori- che sparano a chi si affaccia alle finestre del palazzo, la trapanazione a la Paura nella città dei morti viventi del cranio del vigile infetto, la bambina infetta presa a martellate( scena piuttosto tosta), e quella assolutamente geniale della infetta colpita dal cameraman con la telecamera, massacro live in soggettiva, con tanto di obiettivo sporco di sangue.Insomma , mica poco. Ci aggiungo che la tensione non molla di un secondo e gli attacchi degli infetti sono molto più splatterosi e violenti che nel prototipo spagnolo.
ATTENZIONE SPOILER Sicuramente era meglio il finale di quello spagnolo, molto terrifico e da pelle d'oca. Questo è molto più "blando" , praticamente un attacco di una setta che paventava l'armaggedon, ma il registratore non spiega, ma da solo inqiuetanti suoni gutturali.
FINE SPOILER Davvero un ottimo remake. Avercene!
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Screen Gems/Sony Pictures:
DATI TECNICI
* Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio Dolby TrueHD 5.1: Italiano Inglese Tedesco
* Sottotitoli Italiano Inglese Tedesco Danese Finlandese Norvegese Olandese Svedese Turco
* Extra Commento dei cineasti
Malati di cinema - Dietro le quinte di Quarantena
Il volto del contagio - I segreti del truccatore Robert Hall
Anatomia di uno stunt