STARGATE partiva dall'ipotesi che le piramidi non fossero state costruite nel 2500 A.C. come dice l'archeologia ufficiale ma ottomila anni prima. Che esistesse cioè una civiltà antecedente alla nostra di cui si sono perse le tracce e che il regista Roland Emmerich (quello di STARGATE, per l'appunto) riporta in vita mescolando qualche eco storico e molta fantasy. Si pesca a piene mani soprattutto da ciò che molti identificano come simboli della preistoria: i mammut (la cui resa è altamente spettacolare), la tigre coi denti a sciabola (al contrario animata digitalmente...Leggi tutto in modo penoso)... Mentre l'uomo si riaggancia alle tribù viste nel pianeta “gemello” di STARGATE. Ma l’avventura, in termini di storia, pare assolutamente secondaria (nonché ingenua e sovente patetica, come nel finale) rispetto all'impatto spettacolare, da sempre fiore all'occhiello del cinema di Emmerich. E va detto che, assistito anche dalla solita colonna sonora magniloquente, il film offre aperture paesaggistiche di grande effetto, qualche buona scena di massa, cambi di panorama repentini che danno varietà. Peccato per la componente umana, come detto ridotta a interpretare una storiellina di impostazione rambistica (la spedizione che parte per riprendersi chi è stato portato via a forza dal villaggio da un gruppo di predoni crudelissimi) con risvolti da misticismo d’accatto. Meglio concentrarsi sull’osservazione (storicamente inattendibile e dozzinale, sia chiaro) della natura selvaggia e incontaminata.
Abominio fantapreistorico dove tutto, uomini e animali, è al servizio del regista, che deve stupire infilando nel calderone qualunque cosa (mammut da soma, tigri riconoscenti e super polli tarantolati). Gli uomini della preistoria di Emmerich arrivano poi direttamente da Hollywood, sezione trucco e messinpiega, dando all'insieme la stessa credibilità del discorso pre-elezioni di un qualsiasi politico. La cosa peggiore è che il regista pesca a piene mani da Conan il barbaro e Apocalypto. Velo pietoso sul finale. Va bene la leggenda, ma la preistoria così proprio no. Filmaccio.
MEMORABILE: Gli effetti speciali, decisamente convincenti (la caccia al mammut).
Con indubbio senso dello spettacolo, il regista Roland Emmerich confeziona questo fumettone preistorico-avventuroso dove i vari elementi sono affastellati senza ordine e raziocinio (a cominciare da quello geografico e storico) e che non manca di autocitazioni dalla sua stessa filmografia precedente (Stargate per citare un esempio). Veramente disastrosi gli effetti speciali digitali (specie la tigre e i grossi uccelli predatori) e ridicolo il finale.
Obbrobrio preistorico, se era questo il tentativo; se invece vogliamo considerarlo un fantasy è pessimo in egual misura. Una storia davvero patetica e scontata con il solito supereroe di turno eletto da chissà che, un finale ridicolo; non ci si aspetta una roba simile; o meglio, la si aspetta, ma si spera non avvenga; invece... Vogliamo salvare giusto qualche effetto speciale, la resa del mammuth e l'idea di base, ma per il resto è quasi da buttare.
Meno insulso di come possa sembrare. In un 10.000 A.C. alternativo (abbandoniamo le certezze storiche), Emmerich immerge la classica vicenda del predestinato che guiderà il suo popolo verso la liberazione dagli oppressori. Il tutto al servizio di una messa in scena maestosa, tra civiltà pre-egiziane, creature preistoriche e panorami incontaminati. Peccato per la vistosa approssimazione sceneggiativa che, seppur in perfetta economia con gli intenti della pellicola, a volte fa storcere il naso (la tigre dai denti a sciabola). Molto meglio il finale alternativo presente nel dvd: ***
Un film che sa molto, troppo di già visto. Non si può citare un unico film, ma il susseguirsi delle scene è un continuo dejà-vù, tra cui spiccano continui riferimenti a Stargate. Poi passino le continue incongruenze storiche (cavernicoli tutti belli, il mix civiltà e animali preistorici vissuti in epoche diversissime ecc...), ma non si può sorvolare su una trama veramente scontata, pochissimo articolata (per non parlare del finale). L'unico pregio è il susseguirsi di splendidi paesaggi, ma è un po' poco.
Aridatece i clava-movies, Montefiori col caschetto alla Ringo e pure gli sgangherati fantasy italici, mi è venuto di pensare mentre osservavo atterrito questa schifezza per la quale apprendo abbiano speso trilioni. Dell'attinenza storico-geografica-antropologica ne farei volentieri a meno, giuro, se avessi almeno avuto l'impressione che questo fosse un film e non il pastrocchio mezzo Signore degli anelli (epica mistica a profusione) e mezzo Era glaciale (con un paio di bestie che neanche quelle dei cartoons) che è. Brutto non rende l'idea. (*).
Conoscendo Emmerich, deve aver speso fior di milioni in questa pellicola. E avrebbe potuto spenderli meglio: il film è dozzinale, falsamente grandioso, compensa la mancanza di respiro epico con tutti i cliché del genere. Non possiede la minima traccia di credibilità, al punto che non si riesce ad empatizzare con alcun personaggio. Eppure dovrebbe importarci qualcosa del destino dei nostri antenati. Lasciamo perdere. *1/2.
Se fosse stato pensato come film comico avrebbe certamente funzionato di più. E' stata una scelta indubbiamente coraggiosa quella di far arrivare i preistorici (tra l'altro un mix tra indiani d'America, cinesi ed europei) in un Egitto completamente reinventato. A parte gli errori di ambientazione (troppi) è una storia scontata e prevedibile. Da evitare.
Toppata paurosa per il re dei disaster-movie. Emmerich scopiazza a destra e a manca per tirar su la sceneggiatura. A partire da Apocalypto da cui copia quasi interamente il soggetto, passando da Stargate per finire a fumetti come Ka-Zar. Svarioni storici e di ambientazione chiudono questo bel presepio. Anche gli effetti speciali, un po' il punto di forza di altre pellicole di Emmerich, lasciano in questo caso molto a desiderare. Onestamente incomprensibile l'obiettivo del regista che, Curtis a parte, si avvale anche di un cast abbastanza anonimo.
Film totalmente insipido, con l'aggravante di aver speso soldi in abbondanza per la CGI e non aver ottenuto quasi niente di spettacolare. Si salva solo la scena dei mammuth e quella della scoperta delle piramidi. Per tutto il resto siamo a livelli bassissimi, sia per il coinvolgimento che per la caratterizzazione dei personaggi (quasi mi mandano indigesta la bellissima Camilla Belle).
Film assolutamente deludente. È inaccettabile che venga ancora ad essere riproposta la solita storia (ragazza rapita da villaggio-fidanzato che parte per riprenderla) senza nessuno spunto innovativo e con una piattezza simile. Personaggi e trama inutili, finale con tanto di resurrezione ridicola. Si salvano i paesaggi nevosi e la bella fanciulla, per il resto sembra un Apocalypto dei poveri. Molto poveri.
Partendo da Conan il barbaro ed arrivado a Stargate, fra incongruenze narrative, storiche, geografiche, etniche e banalità varie questo megapolpettone riesce ad avere di epico solo la delusione che fa provare allo sfortunato spettatore. Almeno Emmerich avesse puntato al fantasy puro, invece di tentare di ambientarlo in un epoca pseudo-reale. Effetti speciali superati di almeno un decennio, sono la sola cosa realmente preistorica del film. A tratti finanche irritante e di una pochezza narrativa disarmante. Che senso ha? Banalissimo. Da evitare!
Mi è sembrato un puzzle dove i pezzi sono stati fatti combaciare a forza per mostrare un quadro storico finale alternativo a una presunta realtà universale. Come prendere una parola che ha un suo significato e, anagrammandola, tirare fuori altre parole con significati diversi. Questo per quello che riguarda i contesti storici e può anche andare, come fantasy (che va molto di moda); ma, tolta la scena della caccia ai mammuth, il resto non offre assolutamente nulla che giustifichi una visione e le palpebre faticano a rimanere aperte.
Film che racconta una preistoria fantasiosa ma poco riuscita, con una trama banale: la ragazza con qualche tratto somatico europeo (in questo caso gli occhi chiari, per questo più pregiata o più evoluta) che viene rapita. Da qui il viaggio per ritrovarla in un guazzabuglio geografico e di razze... La parte egiziana poteva anche starci, ma risulta poco affascinante nella ricostruzione della civiltà pre egizia. Gli effetti al computer sono perlopiù scadenti. Pessima la voce narrante.
Il film parte bene, gli scenari naturali sono mozzafiato e gli effetti speciali, nelle scene della caccia al mammuth e nell’attacco subito dagli uccelli giganti nella selva, sono efficaci. Nella seconda parte, purtroppo, si ha l’impressione di passare da La guerra del fuoco a Conan il barbaro, perdendo quella selvaggia bellezza che aveva affascinato. Il protagonista, eroe suo malgrado, è ben costruito senza essere eccessivamente macho. Nel complesso un’occasione che poteva essere sfruttata meglio.
Opera più pretenziosa che ambiziosa. Vedendola con una accezione ucronica - quindi dando per buone le molte e inverosimili incongruenze (tipo i look con barbe curatissime che manco i tronisti della De Filippi) - potrebbe avere un certa decenza. Ma sarebbe una forzatura, poiché è lapalissiano accorgersi che si è voluto strafare scomodando Atlantide, le piramidi, antichi Dei e cose del genere. Gli effetti speciali non sono da buttare (e ci mancherebbe, con quello che sono costati). Si guarda passivamente attendendo la fine con la speranza che non arrivi troppo tardi.
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Molto interessanti gli extra presenti nel blu-ray (e nel dvd, presumo); m'hanno fatto addirittura rivalutare il film. Se ad una prima visione l'approssimazione storica fa venire il voltastomaco, apprendendo le illuminanti teorie contenute nel documentario di History Channel e argomentate dallo stesso regista e dai realizzatori degli effetti speciali nelle interviste (il tutto presente come già detto negli extra), ad una seconda rilettura l'opera trova un suo fondamentale perchè. Sottovalutato, e destinato ad essere "riscoperto".
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Warner Home Video:
DATI TECNICI
* Formato video 2,40:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 Dolby Digital: Italiano Inglese Francese Tedesco Spagnolo Portoghese
Dolby TrueHD 5.1: Inglese
* Sottotitoli Italiano Francese Tedesco Spagnolo Portoghese Olandese FInlandese Svedese Danese Norvegese Cinese Coreano
* Extra La realizzazione del film:
- Portare la preistoria sul grande schermo
- Dalle piramidi agli animali dell`epoca
Documentario TV di History Channel® ''All`alba della civiltà'', come la storia reale ha influenzato la trama e gli elementi visivi del film
Finale alternativo
Scene inedite
Probabilmente il più bel film di Emmerich, qui alle prese con il mito pre-egizio collocato in un immaginario visionario (da sposarsi come collettivo) a tratti indimenticabile.
Tutto è passionale e esteticamente epico in questo film, compresa la scelta della lingua inglese per il gruppo etnico dei prescelti.
Alcune volte si perde il lume della ragione. Ma io darei cinque pallini senza remore.
Pronto per l'acquisto in bluray. Peccato averlo scoperto dieci(mila) anni dopo l'uscita.