Primi esperimenti da kolossal fantascientifico per Roland Emmerich, che dopo la parentesi Van Damme dirigerà il buon STARGATE e, nel 1996, il megagiocattolone INDEPENDENCE DAY riallacciandosi in parte a questo MOON 44, di sei anni precedente. La sostanza è qui poca e se anche l'idea di partenza poteva essere passabile (una multinazionale alla ricerca, su pianeti lontani, di materie prime ormai carenti sulla Terra manda su Moon 44, ultimo avamposto che la spietata concorrenza non ha ancora bombardato, un poliziotto a indagare sulla...Leggi tutto sparizione di alcune navicelle) la sceneggiatura non fa che riprendere i luoghi comuni della fantascienza di serie B. Peccato, perché nonostante un budget evidentemente limitato Emmerich già dimostra di saper esaltare le scenografie giuste con uno stile registico magniloquente ma rigoroso quanto vivace. Le musiche di Joel Goldsmith sono sufficientemente enfatiche, la direzione degli attori è buona e si nota una certa professionalità solitamente estranea alla fantascienza di seconda categoria, sottogenere di cui Michael Parè è invece da sempre un eroe. Dotato di poca espressività ma abbastanza convincente nel suo ruolo di poliziotto infiltrato tra galeotti mandati al macello su Moon 44, il bel Parè si ritrova con lo sguardo da duro e la sigaretta costantemente piantata tra le labbra (anche durante le missioni). La squadra di difesa di Moon 44 combatte con elicotteri comandati dal galeotto di turno che riceve gli ordini dal giovane “navigator” che resta alla base. I conflitti tra piloti e navigatori sono all'ordine del giorno, ma il lieto fine è d'obbligo.
Uno dei primi film di Roland Emmerich, realizzato prima di Stargate è un’opera di fantascienza che se non entrerà nella storia del cinema, merita tuttavia una visione anche per la riuscita ambientazione. Il regista privilegia la caratterizzazione dei personaggi ma anche le scene d’azione sono ben realizzate e con effetti speciali piuttosto curati, specialmente nella parte finale. La trama non è originalissima ma il film è comunque godibile.
Prima di dirigere fantagiocattoloni di grande successo, Emmerich si fede le ossa con film di più basso profilo come questo, ambientato in uno dei pianeti utilizzati per l'estrazione di materie prime che sulla Terra scarseggiano. Lo spunto non è male, la confezione è discreta anche se gli effetti speciali risultano modesti, ma il film è penalizzato da una sceneggiatura che varia dal didascalico all'approssimativo. Nel cast, il bel Paré si sforza di fare il duro con la sigaretta pendula fra le labbra, ma più di lui hanno la faccia adatta per dono di natura McDowell e Thompson.
MEMORABILE: Il sergente che si appresta ad ammazzare l'agente infiltrato rivendicando il fatto di non aver mai ammazzato nessuno
Emmerich prima del successo americano confeziona questa storia sci-fi poco coinvolgente, anche se già si nota la sua naturale predisposizione nel creare scenografie ed effetti curati e spettacolari (in questo caso con budget ridotto). Tutto scimmiotta i film americani e qualche personaggio ha anche un suo carisma (Thompson su tutti), ma manca un certo non so che a rendere fluida la visione. Non male la parte finale con esplosioni e inseguimenti spaziali.
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