Visite: 6728 Punteggio: 158 Commenti: 174 Affinità con il Davinotti: 59% Iscritto da: 1/06/08 15:28 Ultima volta online: 27/08/14 14:31 Generi preferiti: Fantascienza - Horror - Poliziesco Film inseriti in database dal benemerito utente: 36
Anche se fosse vero, immagino che l'avrebbe dovuto doppiare :-) Potrebbe anche essere una storia che si è inventato il buon Jimmy dopo una bevuta di vino...
Mi ricordo una recensione del film che da ragazzino avevo letto su Ciak. C'era scritto "Chuck Norris" ha l'espressività di una melanzana". Io non sapevo chi fosse Chuck Norris, però pensare a un attore espressivo come una melanzana mi fece ridere moltissimo. E' dal 1985 che ho in testa
Nel 1989 Fellini gli offrì il ruolo da protagonista ne “La voce della Luna”, in cui avrebbe dovuto interpretare il magistrato Gonella. Jimmy rifiutò, adducendo come motivazione il fatto che nel contempo avrebbe dovuto fare il solito cameo nel film “Pierino torna a scuola”. Le ragioni
Il moralismo nuoce gravemente alla salute. Tenere fuori la "politica" dalla vita (e dai forum) nuoce gravemente all'intelligenza e alla libertà degli individui.
Il cinema è la mia vita, lo amo troppo e MAI, per nessuna ragione, cambierei la mia valutazione di un film, per una ripicca personale. Preferirei tagliarmi un dito. Il tuo semplice sospetto mi indigna.
E che ne so? A "La corta notte delle bambole di vetro" ho dato 4 pallini o giù di lì. La regia era più misurata e soprattutto c'è un superbo Ernesto Gastaldi che tira fuori una delle sue storie migliori.
Questo "Delitto in via Teulada" mi ha incredibilmente affascinato,
Ok, ne prendo atto, grazie per la precisazione. Ricordo che all'epoca mi sembrò una cosa antipatica, ecco. Sapeva un po' di volontà di riparare un torto.
Comunque, che dire? Ho rivisto il film di recente e riconfermo l'apprezzamento.
Intendi come quella volta che io misi un voto alto a "The Jar" e, in perfetto stile da agguato mafioso, nel giro di mezza giornata spuntarono quattro stroncature a controbilanciare? Li hai strigliati per benino quei cattivoni?
C'è della schifosa politica in questa domanda :-( Mi sento offeso, mi fa male la testa, mi viene da vomitare. Vi prego, fate sparire la politica, ho paura, ho paura. Solo la ricerca del trailer originale di un rarissimo thriller indonesiano mi può aiutare...
Si, certo, la politica non si confà a noi alienati del cinema. Il fatto è che ogni tanto mi ricordo che esiste la realtà al di la dello schermo.
Ma niente paura, è stato solo un attimo di lucidità, ora mi ri-trasformo in un cineamatore rincitrullito. Ancora un attimo. Fatto.
Mica è
Esattamente. Si tratta di un aneddoto gustosissimo. B. Legnani, lo sai che sei molto antipatico? Ti ho inquadrato, sei uno di quelli che si aggirano per i cineforum e si guardano intorno continuamente, finchè non beccano almeno una persona a cui sottoporre la propria saccente considerazione. Adorabile
Zender, non sono d'accordo. La mancanza di rispetto non è dovuta alla battuta sul cognome, quanto al "tal". Il fatto di non conoscere un attore non autorizza, a mio modestissimo parere, questa spocchia tipo "visto che non lo conosco io deve essere un pinco pallino qualunque".
Confermo e ricordo anche la sua ottima prova in "Visioni private" di Francesco Calogero, un ottimo ottimo regista che purtroppo è "fermo" da parecchi anni.
La trama nel cinema visionario, irrazionale di Dario Argento conta più o meno come il quattro di bastoni a briscola.
Riguardo al cinema di Aldo Lado, per me, un film che scopiazza Dario Argento, dalla prima all'ultima inquadratura, è una inaccettabile vaccata. A un regista si possono perdonare tante
Io considero riuscito un film quando mi emoziona, quando mi da brididi estetici, quando mi fa pensare: "diamine, valeva proprio la pena utilizzare così 90 minuti della mia vita". Quel film mi ha comunicato emozioni che valgono 3 pallini e mezzo. Cavolo, ho pensato, questa roba è davvero
Scusa, ero convinto che scrivere di cinema implicasse anche un minimo di conoscenza e di rispetto per gli attori. Alle volte sono proprio un cretino :-)
Una volta ho sentito il figlio raccontare in tv che quando aveva 5 anni, il padre Maurizio lo rimproverò duramente in seguito a una marachella e lo fece fissandolo negli occhi e dicendo: "non ti stimo più". Inarrivabile.
"Non fate lo sciocco errore di paragonare pallinaggi uguali che appartengono a mondi diversi. Kubrick e Vanzina possono ricevere gli stessi pallini ma gli intenti e i risultati vanno considerati all’interno di generi e aspettative ben diversi." (Marcel M.J. Davinotti jr.)
A Profondo
Dai, ma davvero stiamo ancora a fare queste polemiche da asilo infantile? Quando si valuta un film, non lo si valuta rispetto all'intera storia del cinema (io la penso così). Si valuta (o quantomeno io lo valuto) rispetto ai prodotti similari (in questo caso ai thriller "dilettanteschi",
Avevi ragione, mi è proprio piaciuto! :-D
Ecco il mio commento:
Un fotografo impotente inventa una macchina per fotografare il pensiero. Basterebbe questo per farne un cult ma il regista (ehm...) ha voluto esagerare, inserendo un erotomane schizofrenico che sgozza fotomodelle, una moglie frustrata
Sante, santissime parole. Quando misi un voto altissimo a "The Jar", nel giro 2 due ore, sono sputate 4 stroncature, come se ci fosse l'impellenza di riparare a un ingiustizia.
Stesso discorso per "Notturno con grida". Qui non si si tratta di avere opinioni diverse, si tratta
Non so se qualcuno è d'accordo con me sul fatto che la cosa più debole del film sono le parti di collegamento, quelle con Mastroianni. Sono scritte male, tirate via...
Sono assolutamente d'accordo. Basterebbe fare il nome del grande Vittorio Cottafavi...
Io mi riferivo strettamente alla fiction contemporanea, visto che si discuteva di una fiction contemporanea. Quella roba, francamente, è spazzatura.
Sono assolutamente d'accordo. Ci sono film, nati per la tv, che sono assolute opere d'arte. I primi esempi che mi vengono in mente sono Duel e La seconda guerra civile americana. Ma qui stiamo parlando di fiction italiana contemporanea, quella roba di Don Mattei, Giuseppi Fiorellini, Sabrini Ferilli,
My dear Ciavazzaro, della sua persona ho grande stima e non discuto, comunque non trovo nel film dialoghi "sconcertanti", casomai surreali o assurdi nell'accezione Becketiana del termine. La mia personalissima opinione è che questo sia un film (uno dei tanti) sui quali ci si accanisce per
Funesto, no, attenzione. Per me il cinema è IL CINEMA che è cosa diversa dalla letteratura o dal trattato di filosofia morale. Io trovo che nel film di Gastaldi quell'ambientazione spoglia, quella recitazione straniante, le bellissime musiche di Gazzelloni, siano assolutamente in accordo con quello
Il "tal" Ninni Bruschetta è un ottimo attore e neanche l'ultimo arrivato, visto che ha ricoperto ruoli importanti, sia al cinema (L'uomo in più, i Cento Passi, Libera, Il giudice ragazzino, i buchi neri, Perduto amor, il siero delle vanità...) che in tv (Boris, Fuoriclasse, Squadra antimafia
Non ha neanche il fascino del "trash", è semplicemente noioso, che è sicuramente il difetto peggiore che un film possa avere. Al contrario "Tony, l'altra faccia della Torino violenta", secondo me è ottimo.
E' chiaro che ho usato il termine "odiato" con voluta leggerezza :-) Intendevo semplicemente sottolineare il fatto che ho notato più volte (non solo sul Davinotti) commenti MOOOOLTO negativi sulle sue colonne sonore.
"Se le sue tracks sono di quel livello gli consiglierei di cambiar
Grazie, gentilissimo :-) Negli ultimi tre giorni credo di aver inserito almeno 10 commenti e una scheda nuova (quella di roller blade). Ogni tanto mi vien voglia di scrivere, soprattutto quando non sono impegnato a registrare qualche nuovo disco. Se tu (o chiunque) altro volesse chiedermi l'amicizia
I cesaroni fanno schifo. Ma la proposta della lega dell'insegnamento del dialetto è forse l'unica cosa sensata, che mi sento di condividere, tra tutte le proposte leghiste.
un film veicola sempre un'etica, anzi: il messaggio etico è tanto più forte quanto il film è apparentemente disimpegnato.
L'etica nei film di Truffaut se c'è è quella dell'autore, comunque un'etica d'elite, intellettuale, "raffinata". Nei film di Vanzina c'è rappresentata, direttamente
Qui entriamo in una questione assai complessa, non propriamente ferragostana.
Non direi che qualsiasi film(o libro, o altro) abbia per forza una sua connotazione etica voluta (se "veicolare" include una volontà dell'autore, come mi pare sia la tua opinione). Direi che qualsiasi film
Ma pensa, io sono nettamente di sinistra e adoro Milius ;-) In realtà sono sempre stato mostruosamente insofferente nei confronti del politicamente corretto e noi di sinistra siamo campioni di politicamente corretto. Detesto quel cinema pieno di sicumera, dove le mondine sono tutte belle, brave,
Io credo che giudicare un film, a partire dalla propria morale sia profondamente sbagliato e forviante. Io non condivido per nulla la morale catto-reazionaria di Adriano Celentano, eppure ho dato 5 pallini a Yuppi Du. Non condivido certo la morale piccolo borghese di Camerini, però apprezzo l'eleganza
1989: DNA - Formula Letale
1974: Le farò da padre
1975: Rabbiosamente femmine (Switchblade sisters)
1985: Scandalosa Gilda
1987: Horror in Bowery street (Street trash)
1974: Farfallon
1980: Mirror - Chi vive in quello specchio? (The boogeyman)
1969: Il colore del melograno (Tsvet granata)
1973: La mano spietata della legge
1936: Vicino al mare più azzurro (U samogo sinego morya)