American animals - Film (2018)

American animals
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: American animals
Anno: 2018
Genere: drammatico (colore)
Note: Presentato alla XIII edizione della Festa del Cinema di Roma, 2018.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

La relativa novità, rispetto ai tanti heist movie ispirati a fatti realmente accaduti, è che i quattro veri responsabili dell'azione sono presenti nel film e presentano se stessi, ovvero spiegano brevemente ciò che gli attori che li interpretano sulla scena stanno per compiere. Intervengono di tanto in tanto come se stessero rispondendo a un'intervista per poi lasciare spazio a chi ha il compito di ricostruire attraverso la finzione cinematografica ciò che avvenne nel 2004, quando Spencer (Keoghan) e Warren (Peters) progettarono il furto di libri rari e preziosissimi dalla biblioteca della Transylvania University nel Kentucky. Apparentemente un'operazione piuttosto...Leggi tutto semplice, con una sola donna a protezione dei volumi e misure di sicurezza non adeguate, per oggetti che arrivano a valere fino a dodici milioni di dollari!

Successivamente i due si accorgono che per avere certezze maggiori è meglio reclutare altri due amici, Eric (Abrahamson) e Chas (Jenner), e a questo punto - tra disegni fedeli della planimetria del posto e l'immancabile plastico – si giunge al momento in cui prendere il coraggio a due mani e agire. Non prima di aver contattato ad Amsterdam due possibili ricettatori però (uno è il redivivo Udo Kier), la sola concessione a una fuga parziale dai vincoli di un genere codificato da anni e i cui titoli principali fanno bella mostra di sé nella trafila di dvd noleggiati al blockbuster che i nostri ripassano in tv. Anzi, in un impeto citazionista i quattro decidono di chiamarsi mister Yellow, mister Green, mister Black e mister Pink in onore alle magnifiche IENE di Tarantino.

L'impressione è che il regista (e co-sceneggiatore) Bart Leyton guardi più alla forma che alla sostanza, aiutato da un cast ben scelto che gli permette di mascherare una certa inconsistenza di fondo. La storia procede e nel mentre si nota come i saltuari interventi dei quattro reali autori del furto non solo aggiungano poco o nulla al racconto ma anzi ne allentino spesso la tensione: una trovata pretestuosa e scarsamente efficace insomma; sarebbe stato meglio relegarli nelle fotografie dei titoli di coda come si usa fare in casi simili lasciando che la narrazione fluisse regolare senza interruzioni.

Ad ogni modo non ci si annoia e si resta piacevolmente interessati agli sviluppi, con una colonna sonora che fa il suo dovere e tutte le altre componenti che denotano una buona gestione del materiale a disposizione. Nessuna donna a distrarre i quattro poco convinti criminali (i ripensamenti sono all'ordine del giorno): l'unica davvero presente in scena è la custode della sala dove stanno i libri rari, e resta comunque sullo sfondo. Per il resto qualche tentativo di articolare dialoghi costruiti degnamente che contrasta con la citata povertà di spessore. Si guarda e si dimentica in fretta...

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Kinodrop 28/10/18 19:12 - 2908 commenti

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Ancora una volta un fatto realmente accaduto: una rapina del 2003 nel Kentucky per mano di quattro universitari che per autoaffermarsi e uscire dalla routine rubano rarissimi testi dalla biblioteca pubblica. Una storia troppo yankee per essere condivisa ovunque, appesantita dal vezzo televisivo di coinvolgere i reali protagonisti del colpo con interviste che, o anticipano e guastano il seguito, o riassumono e sono ridondanti. Notevole il ritmo specie nei punti chiave della preparazione del furto e della conclusione. Ha un che di retorico, ma da vedere.
MEMORABILE: L'inizio; L'irruzione dell'FBI; I titoli di coda con le illustrazioni del libro illustrato di John James Audubon.

Capannelle 3/11/19 00:54 - 4394 commenti

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Storia barocca e difficile da credere ma... vera. Layton ci imbastisce un primo tempo poco riuscito, da quanto è verboso e ripetitivo. Grazie agli attori la presentazione dei caratteri coinvolge, ma si potevano trovare varianti di sceneggiatura che la rendessero meno pesante. Al momento di entrare in azione il film decolla, anche se gli attori vanno ogni tanto sopra le righe e i confronti con i reali protagonisti sembrano aver esaurito le cartucce.

Xamini 13/07/19 19:26 - 1244 commenti

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In questo caso la dicitura "tratto da una storia vera" assume un connotato del tutto singolare: i reali protagonisti si giustappongono alle loro controparti nel bel mezzo della materia filmica. Come se non bastasse Layton espone la storia giocando sui ricordi e, alla maniera di Valerio Mieli, ne risulta un mosaico i cui frammenti spesso sfumano l'uno nell'altro, i volti si alternano in un gioco continuo che non si dimentica il fattore tensione. Niente male, nel complesso.

Galbo 7/11/19 06:29 - 12372 commenti

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Tragicommedia americana su un furto d'arte realmente avvenuto. Il regista mescola realtà e finzione, adoperando l'espediente dei veri autori del furto che intervengono attivamente per spiegare le dinamiche della vicenda, suscitando un effetto documentaristico che dona all'opera un maggiore interesse. Il resto lo fanno la grande bravura degli attori e un regista dal grande talento visivo di cui sentiremo ancora parlare. Ottima la colonna sonora. Da vedere.

Daniela 2/11/19 10:15 - 12606 commenti

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La didascalia iniziale avverte: "Questa non è una storia vera". Poi il "non" scompare e ci troviamo di fronte alla ricostruzione di un furto d'arte avvenuto nel 2003 durante la quale i quattro ex studenti protagonisti della vicenda commentano e sporadicamente interagiscono con gli attori chiamati a interpretarli, in un mix coinvolgente di realtà e finzione che riesce a trasmettere la vera natura dell'impresa: imprimere una svolta a esistenze percepite come insignificanti. Intriso di amarezza anche se a tratti molto divertente, un film che conferma il grande talento del regista.
MEMORABILE: Il confronto tra il colpo come immaginato dai ragazzi e quel che avvenne nella realtà

Thedude94 14/12/20 00:16 - 1084 commenti

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Gradita sorpresa cinematografica diretta dall'inglese Layton, che ci presenta questa storia vera raccontata dai reali protagonisti della vicenda e mescolata alla finzione, nella quale quattro giovani protagonisti fanno la loro ottima figura nei panni di universitari improvvisati rapinatori. Il racconto stile documentaristico non incide negativamente sul film, anzi rafforza ancora di più la tensione e fornisce il giusto realismo del quale l'opera è impregnata, Ottime le musiche scelte, così come la cangiante fotografia. Da non perdere.

Pigro 15/02/21 09:27 - 9623 commenti

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Classico film sulla grande rapina (nella fattispecie un furto vero di libri d’arte) fatta da volonterosi dilettanti maldestri, qui quattro ventenni annoiati. Vivace e spigliato, ben costruito, perfino sfizioso nel meccanismo del coinvolgimento dei veri protagonisti del fattaccio (alla Tonya). Piacevole nella narrazione, interessante nel ritratto della provincia americana, e a tratti avvincente in alcuni passaggi, il film vola con lo scarto finale nel dopo-rapina, raccontando il rimorso e il senso di vuoto dei protagonisti.

Myvincent 19/02/22 07:56 - 3721 commenti

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Non un film che si ispira alla realtà, bensì un film che la racconta, anche attraverso il confronto fra gli interpreti e i veri protagonisti della vicenda: una bravata fra studenti universitari che voleva far loro toccare il cielo con un dito e guadagnare un sacco di dollari. Il film gode di un cast di attori davvero in gamba che "scivolano" con naturalezza su dialoghi fatti su misura per rappresentare le loro varie tipologie psicologiche. Eccessivamente rigorosa la punizione che gli verrà assegnata. Ma questa è la storia.

Enzus79 29/04/22 21:42 - 2863 commenti

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Tratto da una storia vera, quella della rapina avvenuta all'università di Lexington nel 2004. Merita un plauso soprattutto per come è stata confezionata la storia: le interviste ai veri protagonisti della vicenda sono davvero una trovata originale. Scorrevole e con una discreta dose di ironia, il film potrà in futuro essere ritenuto tranquillamente un cult del genere. Regia efficace. Più che buona la colonna sonora.

Schramm 21/05/22 15:07 - 3490 commenti

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La Transylvania University cova in seno e in collo i suoi vampiri estetici. Heistory Channel lo rendiconta attraverso gli stessi Fantomas in erba, la cui anamnesi viene romanzata in un ocean's zero del tentativo più arruffone e singolare di furto da Payne a noi, escogitato più per colmare un vuoto esistenziale che per l'economico complemento oggetto, consegnando alla storia del cinema i fuorilegge più antieroici e troppo umani di sempre. Planimetria della rappresentazione alla mano, Layton attua uno scaltro colpo alle emozioni dello spettatore, che si lascia svaligiare voluttuoso.

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Giùan 12/08/23 16:52 - 4528 commenti

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C'è da dar atto a Layton di procedere con determinata, ironica serietà nel suo esperimento di antropologia cinematografica, giocando innanzitutto scrupolosamente le carte della mistificazione e demistificazione di un reale che sappiamo essere particolarmente sdrucciolevole. Così lo "schermo" che i protagonisti "veri" frappongono ai loro sostituti sullo schermo scenico aiuta paradossalmente sia la sintassi drammaturgica della fiction, sia a creare una distanza dalla narrazione che resta comunque partecipata e, lungi dal rendere giudicanti, costringe ad uno sguardo riflessivo, "umano".
MEMORABILE: La colluttazione con l'anziana bibliotecaria B.J.; Keoghan, Peters e i loro corrispondenti nella "realtà", Lipka e Reinhard.
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  • Homevideo Rocchiola • 12/09/19 11:49
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