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Discussioni su Sotto il vestito niente - Film (1985)

DISCUSSIONE GENERALE

77 post
  • Buiomega71 • 12/10/14 18:31
    Consigliere - 27379 interventi
    Claudius ebbe a dire:
    Buio, vedo che abbiamo gli stessi gusti, gran bel film

    Essì, Claudius, adoro più di me stesso questo thriller vanziniano (e sempre detto: il miglior thriller ottantiano italiano escluso Argento e Fulci)

    E per me Renèe Simonsen e Nicola Perring sono due dee (legate indissolubilmente a questo gioiello)
    Ultima modifica: 12/10/14 18:53 da Buiomega71
  • Didda23 • 8/07/15 01:27
    Compilatore d’emergenza - 5800 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius la rara scheda telefonica internazionale californiana originale (scadenza giugno 1997) ispirata al film:

    Stupenda Lucius
    Ultima modifica: 8/07/15 07:30 da Zender
  • Lucius • 8/07/15 12:51
    Scrivano - 9052 interventi
    Si, infatti. :)
  • Ruber • 8/07/15 14:47
    Formatore stagisti - 9482 interventi
    Bella!!! complimenti !
  • Lucius • 8/07/15 16:58
    Scrivano - 9052 interventi
    Grazie Ruber!
  • Vito • 9/11/15 06:49
    Servizio caffè - 92 interventi
    Mitico thriller ambientato nella Milano da bere.Concordo con chi ha scritto che riesce a mettere una strana inquietudine,da ragazzino ricordo che il finale mi mise un'angoscia incredibile!
  • Bergelmir • 28/04/19 02:30
    Galoppino - 212 interventi
    Segnalo che è appena uscito un bel libro di Claudio Bartolini sul film.

    Sotto il vestito niente di Carlo Vanzina.
    2 apr 2019
    Brossura, 143 pagine
    Gremese Editore
    Collana: I cult del grande cinema popolare
    ISBN-13: 978-8866920564

    Dal sito dell'Editore Gremese:

    Top model, sfilate, griffe. Anni ’80, Milano da bere, auto costose. Party privati, cocaina, delitti. Prodotto da Achille Manzotti e inizialmente affidato a Michelangelo Antonioni, nelle mani di Carlo ed Enrico Vanzina Sotto il vestito niente diventa l’affresco del decennio edonista made in Italy. Tra carrellate in via Montenapoleone, sfilate di fronte alla Stazione Centrale e indagini tra piazza Meda e piazza della Scala, Milano è restituita nel suo lato più glamour e lussuoso. Al contempo, però, diventa sede di omicidi a catena che fanno del film il capostipite del thriller d’alta moda nostrano, la cui ricetta mescola il patinato approccio vanziniano alle lezioni di Dario Argento e Brian De Palma. Interpretato dalla superstar delle passerelle Renée Simonsen e dal fuoriclasse britannico Donald Pleasence, Sotto il vestito niente viene qui indagato dalla sua genesi all’eredità che ha consegnato al giallo- thriller italiano, in un viaggio attraverso testimonianze, documenti, fotografie e materiali mai visti prima.

    Claudio Bartolini è direttore di “INLAND. Quaderni di cinema” e co-direttore delle collane di saggi cinematografici Bietti Heterotopia e I libri di INLAND. È vice caporedattore del mensile «Nocturno», con cui collabora dal 2010. Tra le sue pubblicazioni, Il gotico padano. Dialogo con Pupi Avati (Le Mani, 2010), Videocronenberg (Bietti, 2012), Macchie solari. Il cinema di Armando Crispino (Bloodbuster, 2013) e l’enciclopedia Il cinema giallo-thriller italiano per Gremese (2017).

    Scheda del libro sul sito dell'Editore

    Anteprima
    Ultima modifica: 28/04/19 02:31 da Bergelmir
  • Ciavazzaro • 28/04/19 02:45
    Scrivano - 5583 interventi
    Bella segnalazione, amo molto questo film, canto del cigno del giallo all'italiana.
  • Lucius • 28/04/19 13:18
    Scrivano - 9052 interventi
    Dovrebbe finalmente rendere onore a questo film e farci dimenticare l'insulso libro di Parma.
  • Buiomega71 • 28/04/19 13:43
    Consigliere - 27379 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Dovrebbe finalmente rendere onore a questo film e farci dimenticare l'insulso libro di Parma.

    Credo che c'entri poco o nulla, quello di Parma è il romanzo da cui il film è stato tratto, quello di Bartolini un'approccio analitico sul film di Vanzina.
    Ultima modifica: 28/04/19 13:44 da Buiomega71
  • Lucius • 28/04/19 14:34
    Scrivano - 9052 interventi
    Intendevo comparare solo la scrittura e i contenuti. Credo che siano due libri che invece si possano comparare benissimo. Per il momento ne ho letto solo uno e credo non ci voglia un genio per scriverne uno con tutti i crismi.
    Ultima modifica: 28/04/19 14:40 da Lucius
  • B. Legnani • 28/04/19 15:21
    Pianificazione e progetti - 15255 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Intendevo comparare solo la scrittura e i contenuti. Credo che siano due libri che invece si possano comparare benissimo. Per il momento ne ho letto solo uno e credo non ci voglia un genio per scriverne uno con tutti i crismi.

    Lucius, uno è un romanzo, l'altro è un saggio.
  • Lucius • 28/04/19 16:30
    Scrivano - 9052 interventi
    E quindi?
  • B. Legnani • 28/04/19 16:49
    Pianificazione e progetti - 15255 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    E quindi?

    Sono due generi diversi. Posso di certo dire, in questi casi, che uno è bello e che l'altro è brutto, che preferisco leggere uno anziché l'altro, ma direi che confrontarli direttamente è come confrontare una squadra di pallavolo che gioca bene con una di pallacanestro che gioca male. Una è una buona squadra, l'altra è una cattiva squadra, ma non ha, a mio avviso, molto senso dire che una è meglio dell'altra.
    Poi, ci mancherebbe altro, ciascuno la pensi come vuole.
  • Lucius • 28/04/19 16:54
    Scrivano - 9052 interventi
    Sono due pubblicazioni inerenti lo stesso tema, in questo caso il film. Il libro di Marco Parma è povero di contenuti, di idee e soprattutto scritto malissimo, (per non dire squallido). Questo renderà sicuramente giustizia alla pellicola, immagino. Forse così sono più chiaro. Anche i saggi possono lasciare un segno. E non è una regola tanto meno un'assurdità paragonarne la scrittura. Io la vedo così.
  • Bergelmir • 4/05/19 14:15
    Galoppino - 212 interventi
    Ho finito di leggere il libro.
    Molto bello e leggibile, si compone di:

    Prefazione di Enrico Vanzina.
    Carta d'identità del regista.
    Carta d'identità del film (dettagli tecnici, cast, etc.).

    PROLOGO: un breve saggio sul contesto storico e culturale in cui nacque il film, il rapporto con il romanzo di Parma (in realtà Paolo Pietroni), il confronto con altri film d'epoca di argomento simile o che hanno potuto avere un'influenza su quello di Vanzina.

    ANALISI: è la parte principale del libro, che analizza scena per scena il film e rimarca le differenze fra la sceneggiatura originale e il girato finale. Molto approfondito e molto interessante.

    EPILOGO: discute la presentazione del film all'epoca, la ricezione da parte del pubblico e della critica, i sequel e gli emuli.

    Una delle tesi del libro è che il modello cinefilo principale di Carlo Vanzina fosse quasi unicamente De Palma, anche per la messa in scena degli omicidi, volendo rimarcare una certa distanza dal thriller alla Argento.

    Molto ricco di foto, locandine e pagine dalla sceneggiatura.

    Ovviamente il libro racconta e discute tutto il film nei dettagli, per cui lo deve leggere soo chi lo ha già visto.
    Ultima modifica: 4/05/19 14:16 da Bergelmir
  • Dusso • 20/04/23 17:54
    Archivista in seconda - 1985 interventi
    backstage d'epoca