il Davinotti

Ragazzina cardiopatica fa amicizia con un cane viaggiatore che sta spopolando su Internet... Edificante pellicola che si ispira a una storia vera, alterandone però l'epilogo a fini meramente narrativi (con risultati appena accettabili, se consideriamo l'escamotage un po' patetico della malattia come mezzo di coesione non solo tra gli umani, ma anche tra umani e animali); inutile dire che a rubare la scena è quasi sempre il bellissimo quattrozampe protagonista (qui troppo curato per essere verosimilmente un randagio), sebbene il cast offra una prova convincente e a tratti drammatica.

L'idea non è originale: coppia sbilanciata con un dominante (in questo caso l'affascinante e algido "naso" Emanuelle Devos) a cui è difficile relazionarsi e un sottomesso (ma non troppo), ben interpretato dal comico Gregory Montel. Lo sviluppo è piuttosto scontato ma ben scritto e interpretato; cattura l'attenzione e la curiosità e si lascia guardare stimolando un approccio diverso a un senso a volte ahimè bistrattato. Le parti tecniche (vedi tutte le descrizioni dei composti aromatici e associati profumi) sono corrette, cosa purtroppo mai scontata, e aggiungono molto al film.

Impudente parodia così attenta a riprodurre nella trama e nei dialoghi la serie originale che sulle prime potrebbe essere confusa con uno qualsiasi degli episodi originali. Certo, trucco ed effetti speciali sono poveristici, ma non per questo meno riusciti, mentre la vicenda del protagonista, pur nella sua scontatezza, si segue con interesse e qualche volta riesce a strappare un sorriso. L'esito complessivo non raggiunge comunque la sufficienza in special modo per colpa di un cast qui poco espressivo che pare non essere particolarmente coinvolto. Un'occhiata la si può anche dare.

Se in passato la forza di Cronenberg è stata quella di rendere il suo cinema apprezzabile da tutti senza mai sacrificarne l'essenza, qui si dà ampio spazio alla parte filologica del film. Per quanto l'idea di base sia affascinante, per quanto l'impronta di Cronenberg rimanga indelebile e per quanto Mortensen si riconfermi un ottimo attore, il film lascia troppo spazio alla parte "intellettuale" sacrificando molto il coinvolgimento e gli sviluppi della storia, facendo risultare il tutto piuttosto freddo e distaccato. Forse ci voleva più forma e meno sostanza.