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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

La sfida tra il raziocinio del mago (Firth) chiamato in Provenza da un collega per smascherare una presunta medium (Stone) che sembra aver stregato con le sue predizioni un'intera ricca famiglia poteva essere intrigante. Non nuova, certo (al cinema è anzi un'idea già ampiamente sfruttata), ma inserita in una bella cornice bucolica di fine Anni Venti, interpretata da un Firth perfetto per il ruolo e una Emma Stone al solite radiosa, suggeriva dalle prime fasi sviluppi tutti da gustare. Invece, ahinoi, della supposta sfida a colpi di intelligenza e furbizia poco si vede: conta molto di più la deriva sentimentale in cui presto il film s'arena dimenticando di regalare spessore...Leggi tutto e credibilità al tutto. L'attenzione di Allen, che comunque sceneggia con la consueta perizia nei dialoghi, pare rivolta soprattutto alla resa fotografica dei paesaggi, all'utilizzo delle musiche, dimenticando di dedicare un briciolo di gusto alla ricerca della soluzione. D'accordo, un'ultima, beffarda riflessione sul rapporto tra fede e realistico cinismo non manca, ma come reagire di fronte a un'ultima parte in cui il film s'appesantisce minuto dopo minuto impastoiandosi in una ripetitività anche concettuale avvilente? E' a quel punto che si realizza quanto MAGIC IN THE MOONLIGHT sia solo una graziosa, inutile, frivola (ancorché garbata) commedia da dimenticare in fretta.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/12/14 DAL BENEMERITO MYVINCENT POI DAVINOTTATO IL GIORNO 14/04/15
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Daniela 7/12/14 08:21 - 12606 commenti

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Mago inglese, scettico e razionale, intende smascherare come truffatrice una medium americana, ma la ragazza, oltre ad essere molto attraente, pare possedere davvero doti straordinarie... Ancora una volta Allen torna sui temi della magia - quella sul palco fatta di trucchi e quella inspiegabile dell'attrazione amorosa - con questa commedia ambientata in Costa Azzurra negli anni Venti, molto "alleniana" per le ambientazioni, la colonna sonora, il garbo della recitazione. Gradevole certo, ma anche manierata, senza sussulti: un tardo-Allen di routine che scorre sui binari del prevedibile.

Myvincent 6/12/14 22:52 - 3722 commenti

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Pseudo-delizioso cadeau, come quasi tutte le ultime produzioni del vetusto Woody Allen, dove anche qui l'esperienza di una vita da cineasta sopperisce alla scarsa brillantezza nell'inventiva narrativa. La morale del film è che il cosiddetto "pensiero magico" alla fine vince su quello logico, aiutando a spiritualizzare l'esistenza di tutti noi. Cos'altro aggiungere... se non qualche svogliato sbadiglio.
MEMORABILE: L'autorivelazione del protagonista circa il suo innamoramento verso l'americana fanciulla di diversa estrazione sociale.

Cotola 7/12/14 02:21 - 8998 commenti

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Il solito filmetto alleniano degli ultimi anni: trama risaputa (con un finale che si intuisce quasi subito), pochi momenti e battute azzeccate, dialoghi poco arguti, poco convincenti e soprattutto ben poco divertenti. A tradire è anche il ritmo altrove più spigliato: qui invece ogni tanto fa capolino anche un po' di noia (nonostante duri solo 90 minuti) poiché la vicenda evolve lentamente. Risibili i riferimenti "seri" a filosofia e religione. I momenti migliori li regala il personaggio vanesio del mago (bravo Firth), specie quando duetta con la zia (bravissima Eileen Atkins). Mediocre.

Rambo90 7/12/14 21:08 - 7661 commenti

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Un Allen minore (come da alcuni anni a questa parte) ma in fondo ancora piacevole, soprattutto grazie ai colori caldi della fotografia e ai dialoghi sempre brillanti. La storia è simpatica, in parte penalizzata però da un ritmo oltremodo lento e da inquadrature troppo spesso fisse. Firth e la Stone sono una buona coppia, incarnano bene i personaggi e risollevano molti momenti, soprattutto dopo il prevedibilissimo colpo di scena.

124c 9/12/14 11:42 - 2911 commenti

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Colin Firth se la cava, col suo prestigiatore un po' alla mister Darcy e un po' alla Bisbetico domato, ma se c'è un motivo per vedere questo film di Woody Allen quello è Emma Stone, nella parte dell'amabile medium degli anni '20. Simpatica l'attrice che impersona la zia di Firth, dà un tocco ancor più umoristico a una vicenda alquanto prevedibile e scontata. Poco sfruttata Marcia Gay Harden, forse perché la "madre" di Emma Stone ha un ruolo materno e basta. Buoni i costumi e le auto d'epoca, perfetto il trucco da cinese di Firth. Nella media.

Saintgifts 17/12/14 10:28 - 4098 commenti

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Qualcosa si comincia a intuire fin dal commento sonoro dei titoli di testa (il jazz tanto caro a Woody), e cioè che c'è la volontà di percorrere strade conosciute e piuttosto rettilinee; poi invece il film sembra partire alla grande, sul palcoscenico del "mago cinese". Prosegue anche creando un certo interesse fino al confronto con la "sensitiva". Comincia poi ad afflosciarsi poco alla volta e rimangono solo gli splendidi scenari e l'Alfa Romeo rossa. Non un prodotto scadente, ma un prodotto senz'altro marca Allen, tranquillo, senza nuovi sussulti.

Harrys 26/12/14 12:20 - 687 commenti

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L'ambientazione d'inizio Novecento calza come una muta tecnica sulla teatralità british propria della messa in opera alleniana. Il tema dell'illusione irrompe prepotente dopo la Sindrome di Stendhal parigina, instaurando un'evidente metafora tra l'eterea arte (che ancora affascina l'autore) e l'inafferabile pulsione (che ancora turba l'autore). L'incedere non desta scalpore irriverente, ma l'epilogo è di una fattura certosina, tralasciando qualche fuorviante dettaglio: sublima in una beffarda crasi l'assunto programmatico. Deliziosa la Stone.

Deepred89 23/12/14 18:39 - 3701 commenti

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Un Woody Allen in gran spolvero, che pecca nell'eccessiva prevedibilità (ogni sviluppo è dannatamente telefonato) ma scorre leggero e frizzante per tutta la durata, seguendo una trama che abbandona, per una volta (come già accadde nel riuscito Midnight in Paris), il solito canovaccio del discreto fascino delle corna borghesi in favore dell'intrigo romantico-surreale. Molto bella la fotografia, simpatici i due protagonisti. Tutt'altro che perfetto, ma di quei film che fanno bene alla salute. **! che guardano, sorridenti, verso l'alto.

Xamini 21/01/15 21:37 - 1244 commenti

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Un'opera graziosa, un po' lenta, senza grandi slanci o grandi approfondimenti, ma tutta fotografia, contesto (solare), colori di mare. I due protagonisti ci duettano sopra deliziando gli animi romantici in cerca di qualcosa di prevedibile che restituisca un sorriso. Vien quasi voglia di andare a vederlo limonando come quindicenni...

Galbo 14/04/15 20:34 - 12372 commenti

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Non diventerà una delle pietre miliari della filmografia di Allen questa commedia dalla (piacevole) ambientazione francese. Il regista azzecca oltre alle locations anche la coppia dei protagonisti (Emma Stone in particolare è deliziosa) e in generale tutti gli interpreti. Brioso e "ritmato" nelle parti iniziale e finale, il film è però tedioso e ricco di lungaggini nella parte centrale. Colonna sonora tipicamente "alleniana". Buono il doppiaggio italiano. Nel complesso, discreto.

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Kinodrop 21/06/15 21:20 - 2909 commenti

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Siamo ormai assuefatti all'alternanza in Allen di lavori importanti e di mediocri commediole. A questa seconda categoria appartiene questa pellicola, dove si concentrano alcuni tic già visti e rivisti: la magia, lo scetticismo, la religione, la morte, sullo sfondo dei favolosi anni '20 con contorno del solito swing e canzonette d'epoca. Trama fragilissima ambientata nel sud della Francia, attori non a proprio agio per una sceneggiatura frammentaria e a tratti noiosa. Lascia il tempo che trova, ma è comunque un gradino sopra a To Rome with love.

Minitina80 5/03/17 08:58 - 2976 commenti

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Non sembra esserci molto di Allen questa volta, se non la misantropia e l’estremo raziocinio che caratterizzano il protagonista. Lo scritto si presenta ripetitivo, soprattutto nella prima parte e alcune scelte reiterate a sufficienza. Si torna nuovamente ai primi del Novecento, edulcorato da una fotografia patinata e traslucida, in cui a serrare le fila è il solito gioco delle coppie, suggellato questa volta da un finale stranamente ottimista. Si guarda comunque con piacere poiché leggero e non superficiale, ma si dimentica in fretta.

Rocchiola 5/09/18 14:32 - 952 commenti

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Un mago cinico e snob, ennesimo alter-ego del regista, viene incaricato di smascherare una finta medium ospite presso una ricca famiglia nel sud della Francia. Allen gira con una leggerezza quasi musicale sfruttando magnificamente i paesaggi naturali della costa azzurra fotografati in modo insolitamente luminoso per gli standard odierni. Il tema della magia è ricorrente nella sua filmografia e qui viene utilizzato per un confronto tra razionalità e sentimento. Opera minore ma gustosa, sinceramente migliore del sopravvalutato Midnight in Paris.
MEMORABILE: "Non so chi detesto di più, se quelli che usano semplici trucchetti per ingannare gli ingenui o gli ingenui che sono così stupidi da meritarselo".

Thedude94 11/12/19 23:58 - 1084 commenti

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Commedia romantica alleniana condita da sprazzi di magia e sedute spiritiche abbastanza piacevole, che ha dalla sua una buona fotografia e dialoghi che toccano temi altissimi di filosofia e cinismo, tipici dell'Allen più pessimista. I due protagonisti sono bravi, in particolare la Stone è ben messa in mostra dal regista, che attraverso pregevoli giochi di luce la rende ancora più bella di com'è. Dunque, nonostante alcune lungaggini inutili e momenti poco incisivi, il film scorre sul quel filo d'equilibrio che lo rende godibile. Non male.

Magi94 5/02/20 21:01 - 944 commenti

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Classico film di Woody Allen in cui tutto, ma proprio tutto, si rifà alla poetica dell'autore: le musichette in stile retrò e i dialoghi tra l'elaborato e il frizzante, i personaggi femminili un po' frivoli e quelli maschili molto fragili, l'ambientazione da cartolina e un allestimento un po' manierista. La storia non colpisce con molta effervescenza e le situazioni comiche non sono memorabili, ma tutto sommato il film si segue con piacere e spensieratezza. Un medio film dell'ultimo (?) Woody Allen, insomma.

Enzus79 23/04/20 11:44 - 2864 commenti

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Uno dei film non indimenticabili di Woody Allen. Come spesso accade negli ultimi anni, il regista ci "regala" commedie ricche di dialoghi interessanti ma a volte privi di verve. Rispetto ai vecchi tempi si sorride più che divertirsi ed è questo quello che accade qui, più che negli ultimi film del regista. Storia mediocre, con un Colin Firth e una Emma Stone davvero bravi. Una visione la merita.

Paulaster 22/08/20 23:07 - 4375 commenti

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Illusionista inglese deve smascherare una presunta medium. Inizio brillante con un sarcastico e misantropo Firth che regala raziocinio e presunzione. Quando la Stone inizia ad avere le vibrazioni sensitive il film si fa ripetitivo e perde di mordente. La discesa nel romanticismo non si confà ad Allen che diventa stucchevole e senza idee. Location, collocazione temporale e musiche sono nel classico stile del regista e fanno solo contorno.
MEMORABILE: La vibrazione della rottura dell'auto; L'ectoplasma; Il trucco dell'apparizione dietro la sedia.

Herrkinski 31/07/22 14:33 - 8052 commenti

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Uno dei tipici Allen "alimentari" degli anni '10, in cui il regista non si sposta dalla sua comfort-zone; si ritorna in Francia, in una bella ambientazione anni '20 tra i soliti party e salotti borghesi e intellettuali, con una storia che unisce magia e situazioni romantiche senza troppa verve. Il grosso del lavoro è quindi affidato al cast, che vede nella coppia Firth/Stone una buona sinergia, nonché alla fotografia di classe e a scenografie e costumi di alto livello. Un bella confezione senza molto dentro quindi, a tratti anche noioso; puro mestiere, perlopiù per completisti.

Il ferrini 25/02/23 23:29 - 2337 commenti

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Garbato, divertente, con un Colin Firth irremovibile nel suo cinismo materialista perfino di fronte agli occhioni della Stone. Il finale s'intuisce ma è troppo godereccio seguire come ci si arriva. Meravigliosa la scena all'osservatorio. L'ultimo dialogo fra il protagonista e la zia Vanessa è a dir poco geniale e in fondo il messaggio del film è vero: abbiamo bisogno di illuderci. Credere che ci sia qualcosa più grande di noi, forse proprio il cinema, la fabbrica dei sogni per eccellenza. E quello di Allen è di prima scelta.
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  • Discussione Galbo • 8/12/14 20:37
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    @Cotola
    Ho visto che parli del "solito filmetto alleniano degli ultimi anni"
    Non hai visto Blue Jasmine ? a mio parere risolleva la media anche se il film "romano" è davvero inguardabile ....
    Ultima modifica: 8/12/14 20:38 da Galbo
  • Discussione Cotola • 8/12/14 22:52
    Consigliere avanzato - 3841 interventi
    Sì è vero: quello mi manca. In effetti quando sono andato a vedere la lista degli ultimi film di Allen
    mi sono detto che non avevo visto giusto Blue Jasmine di cui ho sentito parlare bene. Anche Midnight in Paris che ho generosamente pallinato, lo
    sto rivalutando un po' al ribasso.

    Diciamo che forse sono stato un po' severo. Non tutti gli Allen degli ultimi anni sono delle ciofeche ma la maggior parte sono magari carini ma
    di un altro pianeta rispetto al regista che è stato
    il Woody dei bei tempi. Comunque presto recupererò
    la pellicola con la Blanchet.

    Anche questo Magic... non è bruttissimo ma un filmettino a tratti gradevole e nel complesso un po'
    troppo esangue. I richiami "alti" se così li vogliamo chiamare, lasciano il tempo che trovano.
  • Discussione Didda23 • 8/12/14 23:40
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Secondo me Basta che funzioni e Blue Jasmine sono i migliori degli ultimi anni. Però è vero che ha avuto un calo, ma non è così rovinoso. A parte la parentesi romana non riesco a giudicare un Allen veramente brutto... Ovvio che i bei tempi newyorchesi sono passati...
    Questo lo recupero in settimana!
  • Discussione Galbo • 9/12/14 05:52
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Anche Midnight in Paris che ho generosamente pallinato, lo
    sto rivalutando un po' al ribasso.


    su questo sono totalmente d'accordo con te, a mio parere è sopravvalutassimo.....
  • Discussione Zender • 9/12/14 07:36
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Sono d'accordo con Didda: Basta che funzioni e Blue Jasmine sono ancora buoni film, direi. E anch'io convengo che Midnight in Paris sia alquanto sopravvalutato. Al cinema mi deluse parecchio. Magari lo rivedrò...
  • Discussione Daniela • 9/12/14 11:08
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Magic in the moonlight: credo che la valutazione pallinica dipenda dal metro di paragone, lasciando ovviamente da parte i capolavori del passato - un confronto con questi sarebbe decisamente troppo ingeneroso.
    Rispetto al bel Blue Jasmine ed anche a Basta che funzioni mi sembra un deciso passo indietro, ma se lo paragono a To Rome with Love è un piccolo gioiello.
    Diciamo che siamo sul "caruccio inconsistente", appena un gradino sotto Midnight in Paris che poteva contare su una galleria di personaggi più variegata.
    L'anno prossimo uscirà un altro film con Emma Stone e Joaquin Phoenix - ancora senza titolo ma già in postproduzione: sarà la sua cinquantesima regia... e noi tutti, "alleniani alla ricerca del tempo perduto", ci ritroveremo a commentarlo...
    Ultima modifica: 9/12/14 11:11 da Daniela
  • Discussione Didda23 • 9/12/14 11:46
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Ovviamente... Non mi è mai capitato di non aver voglia di vedere un Woody Allen...
  • Discussione Markus • 9/12/14 12:23
    Scrivano - 4775 interventi
    Allen è anche un regista/attore (che notoriamente adoro) che sforna un film l’anno, quindi mi sembra abbastanza normale che di tanto in tanto inciampi in una buccia di banana; comunque a forza di sentir parlar male (talvolta per sentito dire) di To Rome with Love, me lo si sta facendo rivalutare eheh!
    Un po' tutto il cinema Anni '70 e '80 era migliore, compreso quello del buon Woody.
  • Discussione Galbo • 9/12/14 16:31
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Allen è anche un regista/attore (che notoriamente adoro) che sforna un film l’anno, quindi mi sembra abbastanza normale che di tanto in tanto inciampi in una buccia di banana; comunque a forza di sentir parlar male (talvolta per sentito dire) di To Rome with Love, me lo si sta facendo rivalutare eheh!
    Un po' tutto il cinema Anni '70 e '80 era migliore, compreso quello del buon Woody.


    gli anni 70-80 sono quelli dei capolavori credo irripetibili: Manhattan, Hanna e le sue sorelle, Crimini e misfatti e altri. Blue Jasmine lo ritengo un buon film ma non a quei livelli. Il film romano a mio parere è il punto più basso della sua filmografia ma non ho mai condiviso le lodi a mio parere ingiustificate anche di molti critici su Midnight in Paris.
  • Homevideo Rocchiola • 5/09/18 14:55
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Il Bluray della Warner è praticamente perfetto a livello di immagine e l'audio italiano DTS 5.1 è ottimo anche se non molto potente. Tra l'altro è uno dei pochi film di Allen girati nel formato superpanoramico di 2.40:1, utilizzato in precedenza credo solo per Manhattan.