Buiomega71 • 9/01/25 10:12
Consigliere - 27397 interventi Hammer house of horrorMerito della briosa e barroca (nonché elegante) regia di Fisher se non si scoppia a ridere con bambinesche formule magiche alla stregua di "Galatin, Galatà", e del delirante (quanto scombiccherato e cheapissimo) bric à brac demoniaco/satanista, come il nero che sogghigna beota in una nuvola di fumo e il diavolone Bafometto con tanto di mascherone da carnevale, che appare seduto sopra un masso durante un sabba).
Sgangherato ma simpatico "satanic movie" un po' all' acqua di rose, tra action e odor di zolfo, con un Christopher Lee insolitamente e aristocraticamente "buono" e dalla parte del bene, dove Fisher (a quasi fine carriera) omette (visto l'anno) sesso, sangue e violenza, dando il suo contributo da "gran cerimoniere hammeriano" con un'atmosfera sulfurea e azzeccando un paio di scene suggestive (il corteo di auto che si dirige nel bosco per il sabba, la casa con l'osservatorio sotto un cielo plumbeo) e autocitandosi nell'ipnotismo degli occhi penetranti alla
Dracula di Charles Gray (nel perfetto ruolo di Mocata, in quello che sarà uno dei migliori Blofeld nel mio
007 preferito), nello
sguardo che uccide di Tanith posseduta nel fienile e nel rito sacrificale finale della
Mummia.
Resta il fascino naif della tarantola gigante con la bambina, dell'
angelo della morte che mostra il suo teschio ghignante, e del sabba nella foresta pre
In corsa con il diavoloLa "strabica" e inquietante Gwen Ffrangcon Davies , per la seconda volta, fa parte di una setta satanica e coinvolta nella messa nera (in
Creatura del diavolo era la nonna della giovane Linda, quì un'aristocratica contessa) e curiosa la parte della piccola Rosalyn Landor, che guarda caso, sarà la prescelta adepta
sposa del diavolo nel
Guardiano degli abissi di Don Sharp (nell'episodio della serie
Hammer house of horror) che prende a modello proprio
Devil rides out.
Immancabile, purtroppo, il brutto e imbarazzante happy end tipico della Hammer di quel periodo.
Da noi misteriosamente rimasto inedito, forse per il poco successo avuto in patria, per un epoca che stava cambiando (nello stesso anno, un giovane e sconosciuto George Romero mostrava, senza reticenze e con crudezza documentaristica, i pasti antropofagi nella
Notte dei morti viventi) e dove Fisher rimaneva saldamente e stoicamente ancorato alla "vecchia", ma indubbiamente affascinante, tradizione hammeriana.
Bullseye2
Rebis
Von Leppe, Anthonyvm, Buiomega71