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Discussioni su Radiofreccia - Film (1998) | Pagina 1

DISCUSSIONE GENERALE

22 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Ruber • 19/06/10 21:59
    Formatore stagisti - 9481 interventi
    Freccia (Stefano Accorsi) alla radio:

    Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Kate Richards.

    Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che vuole l'affitto ogni primo del mese.

    Credo che ognuno di noi si meriterebbe un padre e una madre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi.

    Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa.

    Credo che non sia tutto qui, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche dio.

    Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose.

    Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n'roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono.

    Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e da te stesso non ci scappi nemmeno se sei Eddie Merckx.

    Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.


    Dio quanto èvero!
    Ultima modifica: 25/06/10 16:12 da Ruber
  • Tarabas • 21/06/10 09:43
    Segretario - 2069 interventi
    Mah, a me è sembrata una trombonata senza capo nè coda, rileggendola è anche peggio.
    Imho, ovviamente.
    PS: Eddie Merckx.
  • Ruber • 21/06/10 14:30
    Formatore stagisti - 9481 interventi
    Tarabas ebbe a dire:
    Mah, a me è sembrata una trombonata senza capo nè coda, rileggendola è anche peggio.
    Imho, ovviamente.
    PS: Eddie Merckx.


    Allora non hai visto il film, e non hai capito bene cosa voleva dire il discorso di Accorsi alla radio.
  • Tarabas • 21/06/10 15:51
    Segretario - 2069 interventi
    Il film l'ho visto e l'ho pure commentato.
    Grazie per la fiducia accordata alle mie capacità intellettive.
    PS2: la prima riga dice "i riff (di chitarra) di Keith Richards (chitarrista dei Rolling Stones)".
    Io non ho capito, ma tu non hai nemmeno sentito... ;)
  • Zender • 21/06/10 16:32
    Capo scrivano - 49248 interventi
    in effetti Ruber non ho ben capito perché chi reputa una trombonata il discorso di Ligabue non deve aver visto il film o non lo deve aver capito. Tarabas aveva pure scritto "imho" (ovvero "in my humble opinion" ovvero "secondo la mia modesta opinione), che doveva dir di più? Reputarlo necessariamente un gran discorso? Cerchiamo di rispettare sempre i pareri degli altri, grazie.
  • Ruber • 21/06/10 22:29
    Formatore stagisti - 9481 interventi
    Zender ebbe a dire:
    in effetti Ruber non ho ben capito perché chi reputa una trombonata il discorso di Ligabue non deve aver visto il film o non lo deve aver capito. Tarabas aveva pure scritto "imho" (ovvero "in my humble opinion" ovvero "secondo la mia modesta opinione), che doveva dir di più? Reputarlo necessariamente un gran discorso? Cerchiamo di rispettare sempre i pareri degli altri, grazie.

    Ma perchè è un discorso troppo vero, per dire una "trombonata" di che scusa? Avere un opinione diversa è lecito ci mancherebbe, ma dire una trombonata ad un discorso che in se racchuide tante cose vere della vita mi sembra che non non si voglia vedere la realtà. 
    Ultima modifica: 5/08/23 19:10 da Ruber
  • Tarabas • 21/06/10 22:55
    Segretario - 2069 interventi
    Per te è "troppo vero", per me è al meglio una banalità qualunquista (il caporeparto leccaculo, per dirne una),al peggio una trombonata pazzesca.
    Opinioni, per l'appunto.
    Su Ligabue, ad esempio, io ho un'opinione parecchio diversa dalla tua.
    Però,prima di dirmi che scrivo senza sapere/capire ciò di cui scrivo,magari pensaci.
    E chiudo qua.
    Ciao.
    Ultima modifica: 21/06/10 22:55 da Tarabas
  • Disorder • 22/06/10 11:25
    Call center Davinotti - 380 interventi
    Per me,per capire questo monologo,bisogna essere un pò "dentro" la musica e il mondo di Ligabue: in quegli anni era un pò come un fotografo del "mondo piccolo" provinciale,ma un fotografo privo del grandangolo e di senso di prospettiva,ma molto dotato nei primi e primissimi piani,con tutti i pregi e difetti del caso.

    Per me il più grande merito artistico,nonchè il suo più grosso limite di Luciano Ligabue è proprio quello: ha fotografato personaggi,situazioni e piccoli miti provinciali,di quelli che si "tramandano" seduti al bancone del bar,come possono essere le squadre mitiche (l'Inter di Suarez) o le figure retoriche (il leccaculo che fà strada).

    Ps: nel primo rigo del monologo,i "riff di Keith Richards"!!!
  • Ruber • 25/06/10 16:40
    Formatore stagisti - 9481 interventi
    A me sembra che nessuno ha capito cio che voleva dire ilLiga con quel monologo, e per farvi capire vi posto una parte precedente a quel monologo del film in cui Freccia fa questa premessa accendendo il microfono e fermando la musica che girava:

    Eh buonanotte ehm.. qui è radio Raptus, e io sono Benassi..Ivan eh forse li c'è qualcuno che non dorme..beh comunque che ci siete oppure no, ho una cosa da dire, oggi ho avuto una discussione con un mio amico, lui beh lui è uno di quelli bravi, bravo a credere in quello che gli dicono di credere, lui dice che se uno non crede in certe cose non crede in niente.. beh non è vero, anche io credo
    Ultima modifica: 25/06/10 16:42 da Ruber
  • Tarabas • 25/06/10 17:09
    Segretario - 2069 interventi
    Mi arrendo. Hai capito solo tu e tutto tu (peccato che non avevi nemmeno capitosentito cosa dicesse il tizio al principio del monologo).
    Amen.
  • Ruber • 25/06/10 21:41
    Formatore stagisti - 9481 interventi
    Tarabas ebbe a dire:
    Mi arrendo. Hai capito solo tu e tutto tu (peccato che non avevi nemmeno capitosentito cosa dicesse il tizio al principio del monologo).
    Amen.


    Sei tu che non capisci e ti soffermi solo sul estetica del discorso senza approfondirne il contenuto
  • Gugly • 25/06/10 23:13
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    Scusa Ruber, però non tutti hanno la stessa sensibilità; Tarabas ha una sua interpretazione, tu la tua, e non si può imporre una visione unica. Ammesso e non concesso che Tarabas voglia approfondire un singolo aspetto, questo è nel suo diritto, come è diritto di entrambi dissentire ma, proprio per questo, continuare una polemica del genere mi sembra alquanto sterile.
  • Zender • 26/06/10 08:02
    Capo scrivano - 49248 interventi
    Ok, Ruber la ritiene contenutisticamente interessante, Tarabas no. Siccome Ligabue non è Platone ritengo sia atteggiamento plausibile non ritenerlo interessante, non è che ci vuole la scienza infusa per capirlo. Per apprezzarlo (non per capirlo) bisogna avere una certa visione della vita che Tarabas evidentemente non ha e Ruber sì. Grazie a Dio non siamo tutti uguali e pretendere che lo siamo non ha senso.
    Ultima modifica: 26/06/10 08:35 da Zender
  • Ruber • 26/06/10 20:54
    Formatore stagisti - 9481 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    Scusa Ruber, però non tutti hanno la stessa sensibilità; Tarabas ha una sua interpretazione, tu la tua, e non si può imporre una visione unica. Ammesso e non concesso che Tarabas voglia approfondire un singolo aspetto, questo è nel suo diritto, come è diritto di entrambi dissentire ma, proprio per questo, continuare una polemica del genere mi sembra alquanto sterile.

    Si ma non si puo discutere uan cosa ovvia, insomma se il cielo e blu e qualcuno mi dice che non e' blu e nero, ho si e' fumato l'impossibile oppure ha problemi agli occhi, la stessa cosa vale peril discorso del monologo, Liga in quelle frasi dice tutte cose VERE, esopratutto troppo ovvie per dire che è una trombonata, forse lui dice che è una fesseria proprio perchè sono cose ovvie di logica, ma torno a ripetere che bisonga leggere fra le righe come diceva il mio vecchio prfessore di lettere, e non soffermarsi a cio che è scritto.
  • Cotola • 26/06/10 21:52
    Consigliere avanzato - 3921 interventi
    Vabbè almeno una cosa l'abbiamo capita: Ligabue
    è il depositario della verità assoluta.
    Ultima modifica: 27/06/10 01:49 da Cotola
  • Il Dandi • 27/06/10 04:56
    Segretario - 1486 interventi
    Ligabue è un poeta (della canzone) popolare, come Prevért o Quasimodo sono poeti (della letteratura) popolari. Con tutti i pregi e i difetti del caso, che li rendono irresistibili ad uni e insopportabili agli altri.

    Cioè Ligabue non è Bob Dylan, come Quasimodo non è Rimbaud. E non è questione di qualità. Vi sono pagine in cui suona fastidiosa la sensazione di voler strappare un facile applauso a scena aperta, ma è questione di gusto e di linguaggio, personalmente non ne disconosco la buona fede.

    Il problema per me è un altro: mentre il rock inglese e americano è sempre stato culturalmente metropolitano (quello dei "riff di Keith Richards", come dice Ligabue), invece il rock italiano è sempre vissuto in un immaginario provinciale. Perchè l'Italia è fatta più provincia che di città.

    Così, a quel 15% di noi che vive in delle città, quel ribellismo fatto di bandane in testa, cappotte abbassate e corse sulla A14 (pare che non ci sia molto altro da fare, da quelle parti) suona un po' pittoresco e poco credibile. Ma effettivamente molti invece ci si riconoscono, comprensibilmente e sinceramente.
  • Galbo • 27/06/10 08:34
    Consigliere massimo - 4022 interventi
    A mio personale parere Ligabue è un discreto artista che ha avuto una fortuna commerciale superiore alle sue qualità. Valido musicalmente (specie nei primi album) è più scontato dal punto di vista testuale dove si rifugia spesso nella banalità, com'è (parliamoci chiaro) il monologo iniziale in questione.
  • Pigro • 27/06/10 09:31
    Consigliere - 1713 interventi
    Concordo sostanzialmente con Galbo, anche se più che banale il monologo lo definirei retorico. Perché è vero che dice cose che hanno un loro senso e una loro capacità evocativa (su questo Ruber ha ragione), e anche con una interessante vaga reminiscenza da poesia beat generation, ma è anche vero che proprio questa costruzione poetica finisce per diventare retorica perché suona artificiosa, falsa e pompata. Attenzione, ho detto "suona", non "è": io sono convinto che Ligabue ci creda a quel che dice, ma che lo dica un po' tromboneggiando e quindi dando un effetto falso. Il film stesso, che è molto "vero" per quel che riguarda la vita provinciale che descrive, finisce per suonare retorico e inautentico, costruito per scene madri e per colpire l'immaginario. In effetti non sono riuscito a dare più di un pallino e mezzo.
    A proposito, Ruber, vedo che manca il tuo commento!!!
  • Zender • 27/06/10 09:44
    Capo scrivano - 49248 interventi
    Direi che abbian detto tutti qualcosa di giusto e che Pigro ha chiuso nella maniera più corretta. Son cose che hanno un senso (soprattutto per chi la pensa come Ligabue, e non son pochi intendiamoci), ma son dette come se fossero considerazioni di chissà che importanza su cui fondare la vita. Si ha tutto il diritto di considerarle superficiali e non vedo perché mai bisognerebbe contestare chi lo pensa. Ruber, a me sta benissimo che tu abbia riportato il testo di Ligabue e che abbia espresso il tuo giudizio positivo su di esse, ma se vai a contestare seccamente chi non le considera come te passi automaticamente dalla parte del torto, soprattutto se pretendi di dire che tu capisci e gli altri no.
  • Ramino • 15/10/13 10:26
    Galoppino - 31 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    A mio personale parere Ligabue è un discreto artista che ha avuto una fortuna commerciale superiore alle sue qualità. Valido musicalmente (specie nei primi album) è più scontato dal punto di vista testuale dove si rifugia spesso nella banalità, com'è (parliamoci chiaro) il monologo iniziale in questione.
    Giusto! Comunque il primo album non era niente male (e per fortuna non siamo i soli a sostenerlo). All'uscita nelle sale ricordo che girava voce che in questo suo primo film, la regia non fosse del tutto sua. Avete notizie in merito?