Il mondo dietro di te - Film (2023)

Il mondo dietro di te
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Se c'è un nome che riesce impossibile non tirare in ballo di fronte a un film così è quello di Shyamalan, che negli anni ha affinato il proprio stile proprio lavorando sull'atmosfera, sul clima di sospensione perenne in attesa di un'mminente apocalisse che si rivela per piccoli segni sempre più tangibili col trascorrere dei minuti. Detto questo è facile immaginare l'impostazione del film, benché l'avvio sembri promettere altro. Perché l'idea della famiglia in vacanza in una splendida villa nel verde che di notte sente bussare un uomo (Ali) con sua figlia (Myha'la) per poi chiedere ospitalità era intrigante. Tanto più...Leggi tutto che l'uomo dice di essere il proprietario della villa e di essere in fuga dalla città dove sta accadendo qualcosa di strano, probabilmente un blackout.

Amanda (Roberts) non si fida della strana coppia, al contrario di suo marito Clay (Hawke) che invece tenderebbe a concedere loro almeno il beneficio del dubbio. E' davvero possibile che i padroni di casa rientrino nella loro proprietà per chiedere ai loro stessi clienti di essere ospitati nel seminterrato? Sembrerebbe una perfetta situazione di forte ambiguità intorno alla quale far ruotare il film, invece ci accorgiamo presto che il pericolo vero si trova all'esterno ed è difficilmente interpretabile. I cervi circondano in massa il giardino con piscina stregando soprattutto la piccola figlia (Mackenzie) della coppia, mentre suo fratello (Evans) sembra più interessato alle grazie della coetanea nuova arrivata. Un doppio nucleo familiare che - nonostante gli inevitabili attriti iniziali - unisce le proprie forze tentando di capire cosa stia accadendo. Ed è su quel "cosa" che il regista Sam Esmail punta le proprie carte, senza inventare troppo ma utilizzando quel poco in funzione di segno premonitore o, in alternativa, di minaccia autentica.

D'altra parte la prima scena al mare, con la petroliera spiaggiata, ha tutti i crismi per sedurre chi ama questo genere d'intrattenimento, nel quale contano i rapporti tra lo sparuto gruppo di protagonisti (cinque in tutto, con Kevin Bacon come sesto aggiunto solo nell'ultima fase), i calcolati dialoghi attraverso i quali sviluppare la reciproca conoscenza e - di conseguenza - la bravura degli attori impiegati. Tra questi a spiccare è sicuramente Mahershala Ali con il personaggio più criptico, unico che - insieme a sua figlia - pare sapere più di quello che comunica agli inattesi compagni d'avventura. Hawke e la Roberts svolgono invece il loro compito di genitori apprensivi e spaesati mentre il film recupera, soprattutto nelle sortite in auto lungo le strade deserte, quella sorta di magia ancestrale che si ritrovava nella fantascienza di certi romanzi di Wyndham.

Purtroppo, anche per colpa di una durata assolutamente eccessiva (2h20'), ci si domanda più volte dove il film voglia andare a parare sostituendo quella che dovrebbe rappresentare una tensione costante con l'eterna attesa di una risposta. Inevitabile quindi che si areni in tante fasi nelle quali quasi nulla succede procedendo tra scambi non entusiasmanti. Peccato, perché invece il clima da catastrofe silenziosa (frastuono "sonico" a parte) monta bene e replica con un po' di grinta in più E VENNE IL GIORNO di Shyamalan. Nessuna ironia che stemperi il dramma, nessun sorriso. Se succedesse davvero una cosa è certo: non sapremo come comportarci.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/12/23 DAL BENEMERITO RUFUS68 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 29/01/24
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Rufus68 8/12/23 22:32 - 3890 commenti

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I Sandford affittano una casa vacanze; inquietanti eventi ne turbano la pace. Inutile negare che la tensione, a parte qualche piccola caduta, riesca mantenersi per gran parte della durata. I segni premonitori (la nave, i cervi, i bang sonici) e le dinamiche fra i protagonisti (anche razziali: i proprietari sono di colore) si addensano a prefigurare un'apocalisse che pare definitiva. Nel finale si rischia di entrare in zona facilona-Shyamalan e di sgonfiare il pathos; il cast, però, ben supporta la trama (bene Hawke e Ali) e non cancella il cupo pessimismo di fondo.

Daniela 11/12/23 00:16 - 12916 commenti

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Famigliola newyorkese affitta una villa al mare per trascorrevi un weekend, ma durante la vacanza si accumulano segnali ed eventi sempre più inquietanti e pericolosi... Gli interpreti si impegnano, la tensione tiene per quasi tutta la durata, alcune sequenze sono di notevole impatto, la trama intriga. Allora cosa lascia perplessi? Il problema è che sembra un film di Shyamalan per tematiche (le somiglianze con Bussano alla porta sono evidenti) e anche stile, compreso l'uso del sonoro e i risvolti irrazionali, per cui l'impressione è quella di un'opera interessante ma derivativa.
MEMORABILE: I cervi fuori dal capanno.

Piero68 13/12/23 14:05 - 2967 commenti

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Noioso disaster movie che strizza l'occhio al peggiore Shyamalan. Le continue dissertazioni sul quasi nulla unite a un minutaggio eccessivo per il tipo di film riescono a cancellare anche quei pochi momenti di buona tensione che in fondo il film contiene. Anche se francamente una nave alla deriva, le auto che si guidano da sole e qualche cervo non è che siano il massimo. Nemmeno il buon cast, almeno sulla carta, riesce a tenere su la pellicola. La Roberts ha smarrito lo smalto dei giorni migliori e sembra troppo isterica, Hawke convince ancor meno. Bene invece Mahershala.

Aco 16/12/23 20:52 - 236 commenti

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Il film è quasi un pretesto per mettere in scena un duro atto d’accusa contro l’aggressiva politica estera Usa, le elite finanziarie statunitensi, il mai risolto problema del razzismo che qui si coniuga con il classismo e il rapporto ambivalente che la società occidentale, in particolar modo le nuove generazioni, hanno con internet e i nuovi media. Strumento di lavoro e insieme d’informazione, fonte di sogni impossibili, oramai parte integrante della nostra esistenza, di cui si avverte l’importanza, la sua insostituibilità e l’utilità proprio quando viene meno come succede nel film.
MEMORABILE: La scena finale, spiazzante nel suo messaggio.

Pigro 17/12/23 12:25 - 9889 commenti

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Due famiglie isolate in vacanza mentre tutt’attorno si scatena l’apocalisse, o forse è altro e peggio. Presagi, apparizioni e dialoghi complessi ci trascinano in un vortice d’inquietudine future che rispecchiano le ansie odierne a cominciare dal fallimento del fideismo tecnologico: alla lezione di Shyamalan ma con maggior efficacia, incollando lo spettatore in una forte tensione. Struttura un po’ da serie tv e troppa carne al fuoco (politica, società, economia, ambiente), ma il risultato è potente. Notevole il fil rouge di Friends.

Kinodrop 17/12/23 18:34 - 3129 commenti

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La vacanza di una famiglia newyorkese in una bellissima villa vicino al mare viene sconvolta da una serie di eventi misteriosi e da un blackout tecnologico che si fa via via più inquietante e impossibile da spiegare, se non attraverso congetture ancor più preoccupanti. Si riaffacciano così le paranoie "USA" su complotti e terrorismo, declinate attraverso una sceneggiatura affollata di ipotesi e di filosofemi fantapolitici, ma con qualche indovinata situazione scenica che sostiene la tensione fino quasi alla fine dove invece il castello si affloscia in un epilogo dal sapore televisivo.
MEMORABILE: La petroliera si arena sulla spiaggia; I cervi intorno alla villa; La caduta dell'aereo; Gli improvvisi feedback; La caduta dei denti.

Galbo 22/12/23 12:41 - 12514 commenti

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Diretto da Sam Esmail, un thriller apocalittico che pur con evidenti richiami a Shyamalan cerca di trovare una via personale e che in definitiva rappresenta una feroce critica alla società consumistica (americana in particolare) e un messaggio ambientalista, forse un po' scontato. Non tutto funziona (alcune metafore sono troppo facili e la durata è eccessiva), ma è innegabile che il film mantenga una notevole tensione drammatica agevolata dall'ambientazione che permette scene dall'indubbio impatto visivo e dalla prova di un cast ispirato, con Mahershala Ali e Ethan Hawke sugli scudi.

Thedude94 8/01/24 23:33 - 1125 commenti

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Sam Esmail ci immerge subito nelle atmosfere angoscianti in cui vivono i protagonisti attraverso l'utilizzo di una colonna sonora imponente e inquadrature a tratti inquietanti. Il risultato finale non è male, ma manca quel pizzico di coraggio e di forza per far sì che la storia raggiunga vette esaltanti o iperdrammatiche, soprattutto per via di un finale a dir la verità poco convincente. Il cast fa bene il suo lavoro, grazie ad attori affermati come Roberts, Hawke e Ali; la durata forse è eccessiva, per un film che va comunque visto.

Gabigol 16/01/24 22:58 - 618 commenti

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Divenuto celermente un fenomeno sulla sua piattaforma, il thriller post-apocalittico di Esmail è la montagna che partorisce un topolino. Se la regia si tradisce invadente e dallo scarso valore aggiunto, allo stesso tempo vi è un'eccessiva dilatazione narrativa che soffoca il soggetto nella vacuità. Indovinate alcune sequenze sul piano visivo, nonché il simpatico risvolto politico in chiusura (che resta comunque grossolano). Discreta l'interazione tra i (pochi) personaggi in scena, su cui grava l'onere di trascinare tale soggetto ai fatidici 140 minuti. Sufficiente.
MEMORABILE: La petroliera sulla spiaggia; I cervi accalcati in giardino; Le macchine "incolonnate".

Giùan 11/02/24 10:03 - 4755 commenti

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Buon film che porta sagacemente a temperatura alcune delle più profonde paranoie contemporanee dell'occidentalis kharma, guastato però dalla altrettanto ossessiva seriale tendenza cinematografica a muover troppo la camera e a non tener mai a freno le bocche dei personaggi, perennemente prodighi di parole ultime e definitive, costretti non si sa perché a redimer a ragione i mille rivoli che gli script han disperso. Esmail tuttavia testimonia bel gusto visivo e corretta direzione degli attori. Nel gioco delle coppie l'eleganza di Mahershala Ali e Myha'la surclassa quella Roberts/Hawke.

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Luluke 4/03/24 21:13 - 350 commenti

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Saper girare un film con un ottimo cast non significa fare un bel film. Qui non funziona quasi nulla: attori sopra le righe, storia che si sviluppa in una catena di episodi che sembrano a sé stanti, un finale (dopo oltre due ore!) che sembra il prequel di un film di Emmerich o di una prossima serie TV. Tra uno spiegone e l'altro si arriva a capire che la salvezza dell'umanità è nel "volemose bene" generalizzato: bianchi e neri, donne e cervi, inquilini e proprietari. Con la bambina che per tutto il tempo se ne frega della prossima fine del mondo.

Enzus79 4/03/24 21:54 - 3038 commenti

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Tratto dall'omonimo romanzo di Rumaan Alam: due famiglie si incontrano in un contesto nel quale le sorti del mondo sembrano prendere pieghe apocalittiche. La tensione è ben dosata, ma la storia si perde in lungaggini (molti i dialoghi inutili) e questo fa un po' scemare l'interesse, col passare dei minuti. Apprezzabile l'intero cast. Regia di Sam Esmail piuttosto efficace.

Anthonyvm 15/03/24 02:06 - 6066 commenti

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Chi sta ancora aspettando che Shyamalan si decida a dirigere un buon film apocalittico ma si trova a corto di pazienza, ripieghi senza troppe esitazioni su questo inquietante fanta-thriller da fine del mondo. Gli ingredienti tipici del regista indiano ci sono tutti, dai nuclei familiari ai dialoghi introspettivi, dalle apparizioni terrifiche ai colpi di scena; qui però i personaggi sono ben definiti, i toni drammatici non scadono nel lacrimevole e l'opportuno clima da incubo si mantiene costante dall'inizio alla fine. Pure l'epilogo, twisty ma non troppo, centra il bersaglio. Buono.
MEMORABILE: Il branco di cervi che osserva minaccioso gli "intrusi" umani; L'incidente aereo; La pioggia di volantini di propaganda; "The Last One" di Friends.

Valcanna 19/07/24 18:32 - 76 commenti

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Interessante film sugli esiti di un attacco al cuore degli Stati Uniti. Sottotono la prova di Ethan Hawke nei panni dell'impacciato padre/marito che cerca di capire, senza troppo successo, il perché degli eventi. Vengono messi a nudo alcuni degli aspetti più controversi della società americana come l'esasperata difesa della proprietà privata, la libera circolazione delle armi e la capacità economica dei ricchi di sopravvivere a tutto, anche a un eventuale olocausto nucleare. Godibile.
MEMORABILE: I cervi nel bosco.

Schramm 7/09/24 00:07 - 3652 commenti

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Vuoi lasciarti il mondo alle spalle? E lui contraccambia lasciandosi alle spalle te e chi per te, come meno immagineresti, lasciandoti giocare coi lego di spezzettati/inesistenti confini di una realtà che ti trascende ma non si lascia trascendere. Tanto è capace Esmail di farti accettare il mistero di un mondo bello perché è vano, quanto annega le sue intuizioni migliori in shyamalaniani cicchetti di inutili diluizioni. Considerata l'univocità della finale spiegazione che ci attende, una cattiveria più equipollente e meno soggetta a concettuali manovre di contenimento era doverosa.
MEMORABILE: Tesla-car; Denti; Finale.
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