Discussioni su Melancholia - Film (2011) | Pagina 4

DISCUSSIONE GENERALE

85 post
  • Rebis • 29/11/11 21:21
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Capannelle ebbe a dire:

    Sul confronto con Lynch mi riprometto di applicarmi un pò di più: per ora non mi è sembrato meglio del danese.


    Capannelle, non mi toccare il santissimo David, e non facciamo raffronti irraffrontabili... :)

    Gest se sei riuscito a sublimare pure il narcisismo di Von Trier allora mi arrendo, Melancholia ti è proprio piaciuto :)
  • Buiomega71 • 6/12/12 10:35
    Consigliere - 26006 interventi
    Stasera è la gran sera!

    Il divino Lars saprà travolgermi? Sarà un capolavoro come Le onde del destino o Antichrist?

    Come Argento anche Lars e evento

    Ai posteri l'ardua sentenza...Ma fremito dall'emozione su cosa andrò a visionare (con Lars e sempre stato così)
  • Didda23 • 6/12/12 11:57
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    In bocca al lupo!
  • Buiomega71 • 7/12/12 10:30
    Consigliere - 26006 interventi
    Non c'è nulla da fare, amo troppo il divino Lars, ogni sua opera e un esperienza che và vissuta fino in fondo: viscerale e ipnotica, assoluta e pessimistica (ma non sempre)

    Ordunque, Melancholia non ha la stessa forza dirompente e travolgente di un Le onde del destino o di un Antichrist (che per me sono vette irraggiungibili), anche se i primi minuti sono visivamente e irresistibilmente STRAORDINARI. Tableaux vivants di rara forza espressiva, ipnotici e onirici, celestiali e furenti (il ralenty, il cavallo che si accascia al suolo, la Gainsbourg che si impantana nel campo da golf con in braccio il bambino, il volto "zombesco" della Dunst-che apre il film- mentre alle sue spalle c'è una terribile moria ornitologica, l'energia tra le dita, il bimbo che intaglia un bastone e su tutto Melancholia che si avvicina alla terra, di più, sempre di più)

    Basterebbero questi pochi minuti a far schizzare il film nell'empireo dei cult movie, e (ri)confermando Lars come uno dei più grandi registi viventi (mi chiedo se il divin danese avesse girato il film tutto in quel modo, che libidine ne sarebbe venuta fuori)

    Opera che divide (come Lars del resto), come solo i grandi autori sanno fare (chessò penso a Lynch o a Greenaway), forse imperfetta (non e il capolavoro di Von Trier) ma ipnotica e sinuosa, affascinante e dirompente.

    A volte Lars sembra che giri a vuoto (penso ad alcune narrazioni durante il pachidermico banchetto nuziale, l'andare a cavallo delle due sorelle, il bighellonare allucinato della Gainsbourg nella seconda parte) e cede un tantino al torpore (inutile nasconderlo)

    Ma, se da un lato, 130 minuti che girano intorno ad un pianeta distruttore sembrano esagerati, dall'altra Lars regala momenti unici, visivamente straordinari e impregnati nel sua inconfondibile poetica (inizio a parte, Udo Kier che si rifiuta di guardare in viso la Dunst dopo che le ha mandato a puttane il matrimonio da lui organizzato, la Dunst che fà pipì sul campo da golf guardando verso Melancholia, la gratuita scena di sesso all'aperto, il corpo marmoreo della Dunst abbagliato dalla luce bluastra di Melancholia, dove sembra una scena d'amore tra lei e il pianeta menagramo, sposalizio perfetto tra fiaba, natura e arte pittorica, il devastante finale che spazza via lo schermo-che come potenza visionaria fà comunella con quello delle Onde del destino e di Antichrist-, le improvvise nevicate fuori stagione).

    Lo trovato molto vicino a Antichrist (la minaccia che incombe, la stessa palpabile angoscia, i boschi quasi fatati, gli insetti che sbucano dalla terra, il radicale pessimismo, lo stretto contatto con la natura), e il "caos regna" anche qui, visto che secondo Lars l'umanità non merita altro che essere annientata e spazzata via, senza alcuna possibilità di fuga (come dirà la stessa Dunst a sua sorella).

    Come se Meteor fosse stato rivisitato da Peter Greenaway, in una danza planetaria di morte e punizione senza alcuna speranza.

    Come sono straordinari i momenti di crisi depressive della Dunst (di un realismo impressionante), o quando la Gainsbourg le vuole fare il bagno e il polpettone sa di "cenere".

    Autore unico, straordinario , che ti piglia i visceri (che piaccia o meno) e regala solchi profondi che rimangono indellebili, anche in un film imperfetto come Melancholia

    Non metto manco a paragone con i "disaster movie" di quel trombone di Emmerich, qui siamo su un altro pianeta, appunto. Forse l'apocalisse più angosciosa vista su grande schermo, con quel pianeta che si fà grande ogni momento che passa, regalando momenti assoluti e panici che restano impressi nella memoria, fino al devastante finale.

    Insomma, il divino Lars anche questa volta mi ha conquistato, forse anche un pò annoiato, ma alla fine esclamo sempre: "Questo uomo è un GENIO!".

    Dopo le streghe, le puttane santificate, il musical, l'america amara e violenta, gli ospedali dell'orrore e i perfetti idioti scoperecci e ora la volta dell'apocalisse, dove sarebbe opportuno nascondersi tutti nel "cesso".

    Immenso Lars!
    Ultima modifica: 7/12/12 11:43 da Buiomega71
  • Didda23 • 7/12/12 12:02
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Bella analisi,Buio. In generale non sono per niente d'accordo, però come hai scritto tu Lars è un regista che divide.
  • Buiomega71 • 7/12/12 13:21
    Consigliere - 26006 interventi
    Una domanda mi rimbomba nel cervello (Ah, quanto amo Lars anche per questo)

    E se il pianeta Melancholia fosse richiamato dalla depressione e dal male di vivere della Dunst?

    Quell'empatia che c'è tra lei e il pianeta (non per nulla nella bellissima scena notturna, con lei nuda che si accarezza i seni, distesa sul prato accanto al fiume, sembra che amoreggi col pianeta)

    La sua tranquillità pre-fine du monde...

    Mi danno al quanto da pensare...

    La forza degli eventi, inspiegabile e ancestrale, qualcosa di divino e sfuggente.

    Non può non venirmi alla mente la Emily Watson delle Onde del destino.
    Ultima modifica: 7/12/12 13:24 da Buiomega71
  • Didda23 • 7/12/12 13:29
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Da un punto di vista concettuale e di continuum con l'opera precedente il tuo ragionamento non è fuori luogo. Visto questo rapporto di attrazione/repulsione nei confronti della natura è possibile che il malessere della Dunst attiri il pianeta.
    Però al tempo stesso credo sia una più una speculazione ex post e non sono sicuro che Lars abbia avuto questa bellissima intuizione. La tua riflessione mi ha fatto pensare e sarebbe fantastico che le discussioni fossero tutte così. Sarei curioso di altri pareri autorevoli.
  • Fauno • 21/01/16 23:31
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Schramm, sono stato tollerante con tutte le tue idee e alchimie, ma questa davvero non te la perdono. Lo scroto è la SACCA DEI TESTICOLI e per definizione non può prolassare...caso mai si potrà ulcerare. Il prolasso può essere rettale, uretrale, vaginale o uterino, e la varietà c'è già tutta. Semmai potrai dire da ORCHITE. Va bene che ogni cosa è lecita nei commenti cinematografici e che l'anatomia si ragiona e non si impara a memoria, ma non la si può inventare di sana pianta. Se no dimmi dove l'hai letta tale parafrasi che gliene dico due...A presto. FAUNO.
  • Fauno • 21/01/16 23:35
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Ovviamente il tono è scherzoso, ma lo strafalcione non è indifferente...Se è solo una tua debacle non fa niente, un lapsus lo si può perdonare, ma se è uno slang comune da più parti d'Italia è un allarme pari alla collisione dei pianeti, anzi, direi che è proprio in tema....XD XD XD FAUNO
  • Didda23 • 21/01/16 23:44
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Si fauno hai ragione, ma è un'espressione che si usa al posta di rottura di palle ( tedio,noia).io l'ho sentita ancora.
    Poi che sia poco elegante su questo non ci piove.
  • Fauno • 21/01/16 23:55
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Non è che sia poco elegante, è anti-anatomico e denota un'ignoranza di serie Zeta. Come se io mi mettessi a dire che le patate son bistecche che crescono sugli alberi!!!! O che la Tanzania confina con la Danimarca.
    Ultima modifica: 22/01/16 15:14 da Fauno
  • Fauno • 22/01/16 00:17
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Per Buio: la domanda che ti rimbomba nel cervello a me stimola una risposta affermativa quasi ovvia, ma il pianeta Melancholia non è una propagazione dell'animo della protagonista, ma di Von Trier, che senza mezzi termini ma senza colpo ferire e col sorriso sulle labbra ci vuol far capire che siamo un'umanità alla fine, non intrisa neanche più di ideali, ma solo di arrivismo,apparenza,futilità,meschinità,apprensione davanti all'ineluttabile quando ormai è troppo tardi...alla ricerca di una felicità che oramai non c'è neanche più per definizione dal gran che è tutto forzato e niente è più naturale. Justine è un po'la bestia da soma, il capro espiatorio, la prima che sa che non c'è ritorno e quindi non si danna neanche l'anima a voler cambiare di un micron, mentre Claire(e la Gainsbourg è straordinaria!) è oramai la povera mosca bianca che cerca ancora di ricomporre i pezzi di un mosaico ormai distrutto.

    Ma questo per me è uno stracapolavoro, anche solo per lo strumento artigianale confezionato da Leo per ammirare il pianeta, al regalo del coltello di cui poi alla fine si scopre l'utilizzo(l'appuntimento delle canne del simbolico ultimo rifugio), dalla fotocopia non completamente stampata del giro della morte con la luce che viene a mancare proprio in quel momento, dalla frase della Rampling sul rituale di m..da, dai 678 fagioli, fino, ovviamente, all'onda devastatoria finale. Come vedete a volte esser polselliani giova anche alla visione di questi film...FAUNO
    Ultima modifica: 22/01/16 00:19 da Fauno
  • Raremirko • 22/01/16 00:48
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Sempre più d'accordo con Fauno, del quale apprezzo anche le doti scriventi.

    Aggiungo che il regista, parole sue, curò molto anche il realismo delle scene (come le auto non funzionanti nel mentre dell'arrivo della collisione).
  • Schramm • 22/01/16 00:59
    Scrivano - 7694 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Se no dimmi dove l'hai letta tale parafrasi che gliene dico due (...) Se è solo una tua debacle non fa niente, un lapsus lo si può perdonare, ma se è uno slang comune da più parti d'Italia è un allarme pari alla collisione dei pianeti, anzi, direi che è proprio in tema....XD XD XD FAUNO.

    mannò si tratta, come ha già osservato didda, di un eufemismo para/pseudo-anatomico via via divenuto di uso abbastanza comune per indicare qualcosa che tedia oltre misura, che ho visto usato anni fa anche nei fumetti. se però a livello filologico o analogico l'imperfezione anatomica e la valenza demenziale ti indignano tanto posso sempre chiedere di sostituire con ernia testicolare, che non avendo un senso figurato e "gergale" rischia di essere ancor meno simpatico...
    Ultima modifica: 22/01/16 01:01 da Schramm
  • Schramm • 22/01/16 13:23
    Scrivano - 7694 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Come se io mi mettessi a dire che le patate son bistecche che crescono sugli alberi!!!! O che la Tanzania confina con la Danimarca.

    questa mi era sfuggita ed essendo la surrealtà una delle mie leve di base, le trovo ambedue immagini deliziose che mi scatenano concatenazioni a non finire...!! mi inchino!
  • Fauno • 22/01/16 15:03
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    In termine medico va benissimo ernia inguino-scrotale, quando grasso e al peggio anse intestinali escono dall'addome e prendon la via dell'inguine e poi dello scroto (nei cani di razza gigante ne ho vista qualcuna). In tutti i casi, anche per orchiti o tumori testicolari quali sertoliomi il risultato è la ptosi o abbassamento scrotale. Essendo un rivestimento esterno lo scroto non può prolassare. FAUNO.
    Ultima modifica: 22/01/16 15:12 da Fauno
  • Zender • 22/01/16 17:45
    Capo scrivano - 47807 interventi
    Ma che bellezza :) Spero si possa chiudere qui la questione medica.
  • Rebis • 22/01/16 18:02
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Geniale. Una discussione davvero melancolica :D penso che Lars apprezzerebbe.
  • Fauno • 22/01/16 22:00
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Io però faccio la parte di Claire. Devo vedere Antichrist ma questo film me lo sto godendo ancora...FAUNO.
  • Rebis • 22/01/16 22:44
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Ah, sei in piena maratona vontrieriana vedo... in bocca alla volpe :)