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Discussioni su La recita - Film (1975)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/03/09 DAL BENEMERITO RENATO
  • Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
  • Capolavoro assoluto (e ce ne sono pochi!):
    Faber
  • Un film straordinario, quasi perfetto!:
    Pigro
  • Grande esempio di cinema:
    Mickes2
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Renato
  • Gravemente insufficiente!:
    Deepred89

DISCUSSIONE GENERALE

19 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Pigro • 25/01/12 12:19
    Consigliere - 1713 interventi
    Ieri sera è morto Angelopoulos, travolto da una motocicletta ad Atene. Aveva 76 anni. Un grande poeta dello schermo...
  • Zender • 25/01/12 15:20
    Capo scrivano - 49208 interventi
    Sì, ho letto, proprio mentre stava dirigendo il suo nuovo film con Servillo (ovviamente distrutto). Incredibile andarsene così...
  • Buiomega71 • 25/01/12 17:22
    Consigliere - 27335 interventi
    Già, il suo cinema è sempre stato un pò pesantuccio. Ma almeno due capolavori ce li ha regalati : Il volo e Paesaggio nella nebbia.
    Ultima modifica: 25/01/12 17:23 da Buiomega71
  • Caesars • 25/01/12 18:02
    Scrivano - 17017 interventi
    Non ho mai tovato il coraggio di vedere i suoi film (alcuni osannati dalla critica ufficiale). Spiace che se ne sia andato in questo modo...
  • Gugly • 25/01/12 18:04
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Non ho mai tovato il coraggio di vedere i suoi film (alcuni osannati dalla critica ufficiale). Spiace che se ne sia andato in questo modo...


    Concordo in toto.
  • Lucius • 25/01/12 21:40
    Scrivano - 9053 interventi
    Mi unisco al ricordo per la perdita di un altro grande cineasta, morto per un banale incidente sul set del suo ultimo film.
    Della serie morire "in scena"...
    R.I.P.
    Ultima modifica: 25/01/12 21:41 da Lucius
  • Pigro • 25/01/12 22:43
    Consigliere - 1713 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Già, il suo cinema è sempre stato un pò pesantuccio. Ma almeno due capolavori ce li ha regalati : Il volo e Paesaggio nella nebbia.

    Concordo: soprattutto Paesaggio nella nebbia è un fim che lascia senza fiato dalla bellezza e dall'amarezza. La scena dello stupro della bambina, poi, credo sia una delle sequenze più belle in assoluto dell'intera storia del cinema: agghiacciante e delicata al tempo stesso.
  • Deepred89 • 28/08/14 01:42
    Comunicazione esterna - 1616 interventi
    Rassegna THICK AS A BRICK – Livello 7 (27/08/2014)
    La recita (3 ore e 51 minuti)

    Mentre le fitte del tedio arrecato da questo “capolavoro” mi squarciavano l'anima, nel mio cervello cominciò a materializzarsi la frase di lancio di uno dei tanti dvd prestati e mai più rivisti: Ognuno di noi ha una parte sadica e una masochista. Ichi è sadico al 100%. Probabile il vostro Deepred89 abbia inconsciamente livelli masochistici piuttosto elevati, dato che nonostante al 5^ minuto de La recita il tasso di agonia delle successive 3 ore e 46 minuti gli apparisse davanti già limpido e cristallino, mai gli è passato per la testa di dare una sterzata positiva al proprio destino e far fare un ballo nel forno a micronde al dvd del film in questione

    Ed ecco così con che questo viaggione di 4 ore attraverso una rivisitazione non cronologica della storia greca egli ha probabilmente trovato la sua nemesi filmica. Pensare a C'eravamo tanto amati (che anch'esso rileggeva - seppur in maniera cronologica - parte della storia di una nazione) non faceva che aumentare il dolore: 4 ore di fotografia sciatta, inquadrature banali (con ovvio abuso di longtakes), ambientazioni suggestive ma mal valorizzate, attori praticamente ingiudicabili, intrecci a-cronologici, straniamento&meta-unpo'ditutto che sarebbero stati originali giusto se Brecht fosse nato un secolo dopo e sguardi in macchina che anche loro avevano già fatto il loro tempo. E poi: canti popolari, silenzi, alcune scene di disagio o violenza (tra cui uno stupro e qualche esecuzione) giusto per ricordare che tutto sommato sempre di storia si parla ma anch'esse incapaci di scuotere minimamente l'ormai assopito spettatore. Impossibile parlare di alti e bassi, di impennate o cedimenti: l'encefalogramma è perennemente piatto, e neppure l'enorme cache-sex nero che appare in sovraimpressione a censurare il censurabile dell'unico nudo integrale è riuscito a risvegliare in me quell'interesse filologico (da sezione cut/uncut del forum) che in genere mi stimolano simili elementi.

    Un inquadratura particolarmente insistita coi personaggi in esterno mi suggerisce che il ritorno a Itaca del buon Deep è prossimo: l'agonia sta per finire!49...50...51...Fine!
    Accendo frastornato il computer ed ecco che, spulciando sul Davinotti, mi imbatto nel commento al film di Renato e, cogliendo la sua sofferenza, riscopro il significato di quella parola (“emozione”) che nell'arco delle ore precedenti avevo completamente rimosso. Vedo che è da un po' di tempo che non si connette più, ma, nel caso rifacesse un salto da queste parti, sappia che il mio commento e soprattutto la mia monopalla a La recita di Theo Angelopoulos sono dedicate a lui.

    Voto: *
    Peso specifico: TTTT!
  • Rebis • 28/08/14 11:20
    Compilatore d’emergenza - 4452 interventi
    A me sono bastati Lo sguardo di Ulisse e Paesaggio nella nebbia per capire che posso risparmiarmi le quattro ore di La recita senza troppi rimpianti :)
  • Buiomega71 • 28/08/14 11:28
    Consigliere - 27335 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    A me sono bastati Lo sguardo di Ulisse e Paesaggio nella nebbia per capire che posso risparmiarmi le quattro ore di La recita senza troppi rimpianti :)

    Il Volo, comunque, non lo ricordo malaccio...
  • Rebis • 28/08/14 11:33
    Compilatore d’emergenza - 4452 interventi
    Beh, anche in Paesaggio ci sono cose stupende, ma è nel complesso che il film non si regge... troppa consapevolezza, troppa sovraesposizione registica, troppa pesantezza senza scampo. A volte rischia il ridicolo...
    Ultima modifica: 28/08/14 11:36 da Rebis
  • Buiomega71 • 28/08/14 11:38
    Consigliere - 27335 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Beh, anche in Paesaggio ci sono cose stupende, ma è nel complesso che il film non si regge... troppa consapevolezza, troppa sovraesposizione registica, troppa pesantezza senza scampo. A volte rischia il ridicolo...

    L'insostenibile pesantezza dell'essere e prerogativa del regista greco
    Ultima modifica: 28/08/14 11:51 da Buiomega71
  • Deepred89 • 28/08/14 11:46
    Comunicazione esterna - 1616 interventi
    Io di Angelopoulos vidi soltanto Lo sguardo di Ulisse parecchio tempo fa, sicuramente non nelle condizioni migliori (in classe in prima o seconda superiore). Me lo ricordo una discreta noia ma mai quanto La recita. Anche solo per la presenza di Keitel e lo spunto cinefilo alla base del soggetto.
  • Caesars • 28/08/14 14:42
    Scrivano - 17017 interventi
    La critica ufficiale ha sempre osannato Angelopulos (almeno negli anni '70, poi è un po' finito nel dimenticatoio critico), ma leggendo le recensioni dei suoi film mi sono sempre fatto l'idea di prodotti pesantissimi e quindi non ho mai visto nulla diretto da lui.
    Credo che non troverò mai la forza di avvicinarmi a qualche suo film.
  • Didda23 • 28/08/14 16:03
    Compilatore d’emergenza - 5799 interventi
    Se Zender sei d'accordo aggiungerei come aka "Il viaggio dei commedianti". All'epoca quando fu presentato a Cannes ed in altre rassegne internazionali non aveva una distribuzione italiana e fra gli addetti ai lavori veniva chiamato così.

    Qui in un articolo del 1975
    Ultima modifica: 28/08/14 16:59 da Didda23
  • Pigro • 28/08/14 23:56
    Consigliere - 1713 interventi
    Credo che Angelopoulos vada visto con la consapevolezza di entrare in un mondo a sé: lento, maestoso, carico di simboli e ammiccamenti, ipnotico, soporifero a tratti e folgorante in altri momenti. Difficilmente vedo un film di Angelopoulos scegliendolo tra altri: lo tengo lì per giorni, settimane, mesi, finché scatta la "serata da Angelopoulos", quando hai voglia di sprofondare in un ritmo rarefatto per lasciarti trasportare in un mondo onirico (magari con pennichella a metà proiezione...). Allora diventa proprio magico!
  • Rebis • 29/08/14 11:39
    Compilatore d’emergenza - 4452 interventi
    Ciao Pigro! In effetti è così, Angelopoulos quando non lo scegli... lo subisci :)
  • Markus • 29/08/14 11:57
    Scrivano - 4772 interventi
    "Anche dormire è una forma di critica, specialmente a teatro" (George Bernard Shaw).
  • Rebis • 29/08/14 13:48
    Compilatore d’emergenza - 4452 interventi
    Markus ebbe a dire:
    "Anche dormire è una forma di critica, specialmente a teatro" (George Bernard Shaw).

    :)