Fabbiu • 20/03/09 15:56
Archivista in seconda - 652 interventi Copio e incollo un articolo di La repubblica di quegli anni:
ROMA - Fantozzi? Un criminale. Forse goffo, patetico ma pur sempre colpevole di istigazione a delinquere. Primo teppista tra i teppisti che lanciano sassi dal cavalcavia (prorio come accade nella realtà) e uccidono chi e come capita, senza neppure un perché. Non personaggi di celluloide inventati per il grande schermo, ma donne vere come Maria Letizia Berdini che l' esistenza sotto quel cavalcavia vicino a Tortona ce l' ha lasciata davvero. Lo choc ora è così forte che perfino il ragioniere-Paolo Villaggio nell' ultimo film (Fantozzi il ritorno) è diventato emblema del potenziale assassino. E così, con un esposto presentato alla Procura della Repubblica di Roma, il coordinatore del movimento nazionale "Sos Italia" Diego Volpe Pasini ha chiesto il sequestro della pellicola natalizia uscita qualche giorno fa nelle sale italiane. Sconcertato, il protagonista del film - che veste oggi i panni di Arpagone al teatro Lirico di Milano dove sta provando 'L' avaro' di Moliere - pur non vedendo "alcun pericolo reale nella scena incriminata" ha dato il suo ok per l' eventuale taglio. "Perché sarei disposto a tagliarmi una mano se solo credessi di aver voluto istigare simili azioni". Un colpo di forbici, dunque.
Tanto basterebbe - almeno in questo caso - a cancellare ogni possibile rischio di stolta emulazione da fiction. Paolo Villaggio dà il suo assenso, ma senza convinzione. "Perché anzi di quella scena un abile comunicatore - ripete al telefono dal suo camerino al Lirico - potrebbe perfino fare uno spot dai risultati educativi. Uno spot che dissacri e metta alla berlina quei disgraziati capaci di tanto...".
Eppure all' effetto 'deterrente' non crede affatto "Sos Italia" che ha presentato l' esposto. "Prescindendo dal fatto che nel film (ma solo nei film), il masso è tornato sul cavalcavia distruggendo la macchina di Fantozzi - si fa notare - riteniamo che la scena sia estremamente pesante e che non si possa proiettare un film comico con scene di questo tipo. Rileviamo inoltre che la recrudescenza dell' attività criminale svolta da coloro che lanciano pietre dai ponti stradali è incredibilmente, ma forse non casualmente, contemporanea all' inizio della proiezione nelle sale di tutta Italia". Un' associazione di idee un po' ardita a sentire Fantozzi. "Il pericolo vero - ricorda l' attore - non nasce dalle immagini ma dal fatto che questi ragazzi sono degli squilibrati che vivono nel timore di essere invisibili come individui. Viviamo in una società che privilegia ed esalta soltanto il protagonista. E anche i giornali mi sembra abbiano gravi responsabilità nel dare risalto a questo genere di violenza: può accadere, e spesso accade, che gesti estremi come quello compiuto da alcuni sciagurati si trasformino nell' unica strada possibile per conquistare la ribalta". Ribalta amara, certo, ma pur sempre ribalta.
"Quella conquistata con le botte negli stadi - prosegue Paolo Villaggio - quella oscura dei cavalcavia... La tendenza inconscia verso il protagonismo a tutti i costi colpisce tutti. Non serve strumentalizzare gli eventi bisognerebbe, invece, capire perché queste persone uccidono in modo così stupido". Stupido, ovvero senza senso. Nulla a che vedere col comico, il buffo e neppure col dissacratorio. Fantozzi-Arpagone ha i minuti contati, in scena lo aspettano. Non sarà il taglio di una scena del suo ultimo film a creargli problemi. "La mia intenzione è stata, come sempre, quella di sbeffeggiare". L' ultimo pensiero è per la vittima di una tragedia vera. "Mi dispiace per quella donna...". E per il Fantozzi del nuovo anno: una boutade in meno.
I toni così duri di questa giornalista (Donatella Chiappini) sono stati vani. La scena è rimasta nel film che ricordo io.
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