Discussioni su Compagni di scuola - Film (1988)

DISCUSSIONE GENERALE

58 post
  • Brainiac • 8/08/14 22:33
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Ci mancherebbe, con queste temperature un "mancamento" sintattico-sinottico è comprensibilissimo, è invece intollerabile un semplice tre pallini e mezzo per un film con un grado di "rivedibilità" praticamente infinitoidale.
    :-)
  • Daniela • 8/08/14 23:22
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Concordo sulla "rivedibilità" di Compagni di scuola e in genere di tutti i film del primo Verdone, mentre per quasi tutti i più recenti, una volta basta e purtroppo spesso avanza.
    Quello che ho visto più volte è certamente Bianco, rosso e Verdone, a scopi "terapeutici": il personaggio di Furio mi serve a ricordare che, tutto sommato, non ho sposato il marito più palloso del mondo ;o)
  • Maxsa • 8/06/15 13:51
    Disoccupato - 3 interventi
    La storica villa "Scialoja" riappare, 25 anni dopo, nella fiction Mediaset Furore - il vento della speranza, ambientata negli anni '50, come abitazione di uno dei protagonisti, fintamente collocata in Liguria. Dal salone con camino, al salottino col telefono nella stessa posizione del film di Verdone, fino al bagno pieno di specchi...

  • Capannelle • 4/10/15 11:26
    Scrivano - 3520 interventi
    Brainiac ebbe a dire:
    un film con un grado di "rivedibilità" praticamente infinitoidale.
    :-)


    Ahah verissimo.
  • Ruber • 6/10/16 19:30
    Formatore stagisti - 9254 interventi
    Non e un mistero che Carlo prese spunto dal film: Il grande freddo anche se si differenzia non poco da suo omonimo americano, ma non e neanche mistero che lo spunto venne da una triste rimpatriata di compagni di liceo avuta da Carlo e De Sica qualche anno prima.
  • Buiomega71 • 6/10/16 19:53
    Consigliere - 26006 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    Non e un mistero che Carlo prese spunto dal film: Il grande freddo anche se si differenzia non poco da suo omonimo americano, ma non e neanche mistero che lo spunto venne da una triste rimpatriata di compagni di liceo avuta da Carlo e De Sica qualche anno prima.

    Personalmente Verdone batte Kasdan 10 a 0

    Adoro quello di Verdone quanto detesto quello di Kasdan.
    Ultima modifica: 6/10/16 20:19 da Buiomega71
  • Ruber • 7/10/16 13:14
    Formatore stagisti - 9254 interventi
    Due film molto diversi fra loro, Verdone gli è molto più superiore, il numero di personaggi del film di Carlo superiore s quello di Kashdan, e oltretutto la loro caratetizzazione è molto superiore a quello americano. Carlo da lui prese solo l'idea (che comunque sia era stata anche un intuito di De Sica su una vecchia rimpatriata di ex liceali).
  • Capannelle • 25/09/19 11:57
    Scrivano - 3520 interventi
    Da un intervista di Verdone a Radio 2.

    "Ieri sono andato a controllare il restauro di Compagni di Scuola, che sarà presentato il 18 ottobre al Festival del Cinema di Roma. Ho visto la correzione del colore, di come è stato restaurato.

    Me lo sono rivisto tutto, in religioso silenzio. Ho capito la fatica immane che ho fatto, è stato veramente un miracolo quel film. Fatto di energia, equilibri, sinergia tra gli attori, che si sono sempre voluti bene. Non c'è mai stato un momento di gelosia o di frizione. Oggi posso dire che 'Compagni di Scuola' è sicuramente il mio miglior film. L'ho capito ieri pomeriggio.

    Ero indeciso tra questo, Maledetto il Giorno che t'ho incontrato e A Lupo a Lupo. Oggi invece ho capito che il migliore è Compagni di Scuola. Ho capito che questo film resterà immortale. E questo mi fa molto piacere".
    Ultima modifica: 25/09/19 11:58 da Capannelle
  • Markus • 25/09/19 18:34
    Scrivano - 4775 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Da un intervista di Verdone a Radio 2.

    "Ieri sono andato a controllare il restauro di Compagni di Scuola, che sarà presentato il 18 ottobre al Festival del Cinema di Roma. Ho visto la correzione del colore, di come è stato restaurato.

    Me lo sono rivisto tutto, in religioso silenzio. Ho capito la fatica immane che ho fatto, è stato veramente un miracolo quel film. Fatto di energia, equilibri, sinergia tra gli attori, che si sono sempre voluti bene. Non c'è mai stato un momento di gelosia o di frizione. Oggi posso dire che 'Compagni di Scuola' è sicuramente il mio miglior film. L'ho capito ieri pomeriggio.

    Ero indeciso tra questo, Maledetto il Giorno che t'ho incontrato e A Lupo a Lupo. Oggi invece ho capito che il migliore è Compagni di Scuola. Ho capito che questo film resterà immortale. E questo mi fa molto piacere".


    Sono d'accordo con Carlo Verdone. Mi fa piacere che abbia capito con convinzione che questo si tratta del suo più bel film o quanto meno quello meglio riuscito; anche perché in passato, come ha dichiarato, non sapeva quale scegliere tra quelli che ha elencato (peraltro tutti validissimi, sia chiaro). Indubbiamente un film-chiave della filmografia italica Anni '80.

    Ripeto ancora una volta che per me il Verdone del quasi decennio 1987 (IO E MIA SORELLA) - 1996 (SONO PAZZO DI IRIS BLOND) è quanto di meglio abbia congegnato la sua mente. Poi il declino, ma ci sta.
  • Ruber • 26/09/19 17:38
    Formatore stagisti - 9254 interventi
    Ahah ma Carlo cambia suo film preferito almeno una volta alla settimana. Ho letto anche io quest’intervista. Certamente Compagni di scuola è certamente uno dei suoi film migliori della sua intera filmografia, è uno di quelli a cui è più legato . Tuttavia sevo dirvi che come scrivevo sopra lui cambia il suo miglior film almeno una volta se non due volte alla settimana :)) c’è stato il periodo in cui diceva da ogni parte che era Borotalco, poi Al lupo al lupo perché in parte biografico, sinceramente per non ha mai nominato Maledetto il giorno, sarà una novità;) più che dire il suo film migliore è giusto dire i suoi film a cui è più legato che sono: un sacco bello, Compagni di scuola, Borotalco, Al lupo al lupo.
  • Pessoa • 20/01/22 19:29
    Formatore stagisti - 416 interventi
    Una nota di costume.
    Ho visto questo film con due persone, una di nazionalità tedesca e l'altra olandese, entrambe capivano molto bene la lingua italiana. Hanno trovato il film bellissimo ma molto triste, non capivano come in Italia potesse essere considerato un film comico e sono rimaste quasi scandalizzate alla scena in cui Verdone sta spiegando a Bernabucci al telefono di aver sbagliato festa e di non riuscire a recuperare le bottiglie di Champagne che aveva portato con sé, al che Bernabucci risponde serafico: "Ahò, e fregheglie un posacenere, no?".
    Il commento è stato che solo un italiano poteva concepire una scena simile e che non la trovavano affatto divertente, mentre a me m'ha sempre fatto morire dal ridere.

    Saremo davvero diversi dagli altri noi italiani?

  • Schramm • 20/01/22 20:19
    Scrivano - 7694 interventi
    Pessoa ebbe a dire:
    Una nota di costume.
    Ho visto questo film con due persone, una di nazionalità tedesca e l'altra olandese, entrambe capivano molto bene la lingua italiana. Hanno trovato il film bellissimo ma molto triste, non capivano come in Italia potesse essere considerato un film comico e sono rimaste quasi scandalizzate alla scena in cui Verdone sta spiegando a Bernabucci al telefono di aver sbagliato festa e di non riuscire a recuperare le bottiglie di Champagne che aveva portato con sé, al che Bernabucci risponde serafico: "Ahò, e fregheglie un posacenere, no?".
    Il commento è stato che solo un italiano poteva concepire una scena simile e che non la trovavano affatto divertente, mentre a me m'ha sempre fatto morire dal ridere.

    Saremo davvero diversi dagli altri noi italiani?

    ci sarà pure un perché a capo dell'adagio "ci facciamo sempre riconoscere", no?
    posso portare un'analoga esperienza personale: quando feci la visita guidata a pesaro a buttgereit, in pieno centro incappammo in un'esposizione di wc e bidet accanto a una gelateria.
    jorg sentenziò tutt'altro che scherzosamente "solo in italia si possono vedere cose simili"...

  • Capannelle • 20/01/22 20:22
    Scrivano - 3520 interventi
    Pessoa ebbe a dire:
    Saremo davvero diversi dagli altri noi italiani?
    Credo che il genere commedia sia difficile da esportare per tutti, non solo per gli italiani.
    Compagni di scuola è un grandissimo film che offre un caleidoscopio di battute e personaggi ma proprio perchè spinge sulle caratterizzazioni è difficile farle comprendere ad uno straniero.
    Però consentimi la battuta: se uno arriva a capire la parlata di Bernabucci non può non essere diventato mezzo italiano ahah.

  • Zender • 21/01/22 07:59
    Capo scrivano - 47806 interventi
    Il nostro tipo di umorismo, così legato alle nostre abitudini, al nostro modo di ridere, a un retroterra che all'estero non possono coscoscere, a un certo modo intercalare, è motlo più di altri difficilmente esportabile perché meno universale. Non mi stupisce che chi viene dall'esetro fatichi a capirne moltissime sfumature.
  • Jandileida • 22/01/22 00:05
    Addetto riparazione hardware - 431 interventi
    Mia moglie Bernabucci lo capisce alla perfezione perché è sposata appunto con me :) ma nonostante questo, e nonostante ripetuti tentativi, le commedia italiana, tolta qualche eccezione più universale (penso a qualche Scola), le risulta sempre di difficile comprensione.

    Io penso che, lungi dal voler vantare una nordica superiorità morale (che, detto per inciso, nei fatti è molto meno marcata di quanto ci immaginiamo noi italiani e di quanto si raccontano qui al Nord), semplicemente le manchino appunto molti riferimenti culturali, appigli, anche legati ad una regionalità che a volte faccio fatica io a comprendere del tutto, per capire perché quella battuta fa ridere se detta in quel modo. Cosa che vale anche di più per film del periodo d'oro: lì è come vedere un film girato su Plutone.

    Ma allo stesso modo io ho difficoltà a capire un certo tipo di comicità belga (va bene, detta così in fondo già fa ridere: il sesso degli angeli, il Sacro Graal e la comicità belga): ricordo una volta a teatro, tutti scoppiavano in grandi risate e io non capivo dove stava lo spasso.

    Penso che sia un cosa inevitabile e in fondo anche auspicabile. Ecco, quello che capisco meno (ma lo dico fuor di polemica) è sempre la parte del "solo un italiano"  un po' denigratorio, ma perché?
    Ultima modifica: 22/01/22 00:08 da Jandileida
  • Pessoa • 22/01/22 07:09
    Formatore stagisti - 416 interventi
    Jandileida ebbe a dire:
    Mia moglie Bernabucci lo capisce alla perfezione perché è sposata appunto con me :) ma nonostante questo, e nonostante ripetuti tentativi, le commedia italiana, tolta qualche eccezione più universale (penso a qualche Scola), le risulta sempre di difficile comprensione.

    Io penso che, lungi dal voler vantare una nordica superiorità morale (che, detto per inciso, nei fatti è molto meno marcata di quanto ci immaginiamo noi italiani e di quanto si raccontano qui al Nord), semplicemente le manchino appunto molti riferimenti culturali, appigli, anche legati ad una regionalità che a volte faccio fatica io a comprendere del tutto, per capire perché quella battuta fa ridere se detta in quel modo. Cosa che vale anche di più per film del periodo d'oro: lì è come vedere un film girato su Plutone.

    Ma allo stesso modo io ho difficoltà a capire un certo tipo di comicità belga (va bene, detta così in fondo già fa ridere: il sesso degli angeli, il Sacro Graal e la comicità belga): ricordo una volta a teatro, tutti scoppiavano in grandi risate e io non capivo dove stava lo spasso.

    Penso che sia un cosa inevitabile e in fondo anche auspicabile. Ecco, quello che capisco meno (ma lo dico fuor di polemica) è sempre la parte del "solo un italiano"  un po' denigratorio, ma perché?
    Sottoscrivo in tutto e per tutto la tua riflessione. Io, per ragioni "ambientali" devo confrontarmi spesso con un umorismo teutonico che nella maggior parte dei casi è molto elementare ed assolutamente privo di sfumature. Penso che comunque esistano luoghi "privilegiati" per la comicità che forse hanno a che fare con la collocazione geografica e con la storia culturale di ogni Paese. Non è un caso che un umorista ebraico (quindi in questo caso super partes) abbia detto che quando si racconta una barzelletta gli Inglesi ridono due volte (quando la racconti e quando gliela spieghi) e i Tedeschi ridono tre volte (quando la racconti, quando gliela spieghi e quando la capiscono). E non è sempre scontato che la capiscano...

  • Zender • 22/01/22 09:31
    Capo scrivano - 47806 interventi
    OK, poi se si continua sposto tutto su davibook che è il luogo più consono.
  • Capannelle • 22/06/22 23:13
    Scrivano - 3520 interventi
    In un intervista a Verdone diversi aneddoti sul film tra cui anche la (non facile) scelta della location principale 


    Ultima modifica: 22/06/22 23:14 da Capannelle