Anthony Quinn in una delle sue migliori interpretazioni, sotto la perfetta regia di Cacoyannis, in questo notevole e originale film tratto dal romanzo di Nikos Kazantzakis. Il carattere estroverso e la vitalità di Zorba (Quinn) cambieranno la vita dell'introverso e del troppo "inglese" Basil (Bates). Il film è dominato dalla personalità di Zorba, che tutto sa fare e ama la vita e la vive con entusiasmo e spontanea sincerità, senza false ipocrisie. La bella musica di Mikis Theodorakis porterà il Sirtaki in Italia. Tre premi Oscar.
MEMORABILE: La personale visione di Zorba, della vita, espressa, con efficacia, nel ballo finale sulla spiaggia.
La prorompente vitalità dell’attore Anthony Quinn è alla base della riuscita di un film come Zorba il greco. Privato del suo protagonista il film perderebbe nerbo ed interesse. Così diventa una storia con i toni del dramma alternati a quelli della commedia ma sempre totalmente monopolizzato dal personaggio di Zorba e dal contesto ambientale quasi primitivo che dà forza alla vicende. Bella la colonna sonora.
Giovane scrittore inglese in Grecia per prendere possesso di una eredità assume al suo servizio Zorba, esuberante analfabeta forte come un toro, che gli insegna a prendere la vita con leggerezza. Commedia con risvolti molto drammatici, che deve il suo grande successo internazionale all'insolita ambientazione (ben fotografata da Walter Lassally)), alla colonna sonora di Theodorakis e alla trascinante interpretazione di Quinn, che fa passare in secondo piano certe incertezze di scrittura (il personaggio di Bates è debole).
MEMORABILE: Il saccheggio della casa di madame Hortense, l'assassinio della vedova sotto gli occhi dei concittadini
Il fascino della Grecia rurale, con i terribili rituali di vendetta o di sfregio della morte ma anche con la più seducente fisicità terrigna, immerse in luoghi straordinari. Di questo parla il film, raccontando la storia di due stranieri che in modo diverso riscoprono la vitalità primigenia della natura e dell'ottimismo nel rozzo Zorba, interpretato da un magistrale Quinn (a cui si affiancano una splendida Papas e un'emozionante Kedrova). Toni veristi e melodramma si intrecciano con ampio e forte respiro, accompagnati da una musica memorabile.
Il film ha i suoi motivi d'interesse ma la durata è spropositata per il materiale messo in campo, regia e sceneggiatura (del medesimo Cocoyannis) sono incapaci di infondere quel pathos che sia diverso dal folklore locale. Tuttavia c'è Quinn in un ruolo e in una performance davvero indimenticabili (il proverbiale Zorba, lavoratore e sognatore, amante delle donne e della bella vita). Splendida anche Lila Kedrova, la vecchia tenutaria francese che si innamora di lui. Colonna sonora ormai leggendaria. Quinn si doppia da sé nella versione italiana.
MEMORABILE: La danza del sirtaki, l'agguato a Irene Papas.
Film molto famoso, non amato da tutti a Creta per la rappresentazione impietosa che fa della sua popolazione (si svolge però negli anni '40). In realtà vale proprio per il ritratto quasi plumbeo di questa peraltro bellissima isola (splendida la fotografia in bianco e nero); e per le interpretazioni: Quinn nel ruolo della sua vita, esuberante ma anche poetico, una patetica e toccante Kedrova, una silente ma espressiva Papas. Ma più che avere un fluido sviluppo narrativo, a tratti pare più una somma di scene madri (alcune comunque molto belle).
Kazantzakis fu allievo di Bergson e studiò Nietzsche e si vede. Cacoyannis riesce a trasferire la carica vitale di Zorba in un film molto originale, aiutato dalla fotografia, dalla musica e dalla grande prova di Quinn e del cast, anche se il personaggio dell'inglese rimane un po' sfocato. Il Mediterraneo c'è tutto, in realtà e metafora, con luce abbagliante e ombra molto scura. Un'opera emozionante e che lascia il segno.
MEMORABILE: La musica; Irene Papas, insostenibilmente espressiva pur non dicendo neanche una battuta; Il finale.
Difficile sostenere che questo film avrebbe ottenuto pari successo se il protagonista fosse stato un altro attore. E questa interpretazione mi fa pensare che se Sordi viene considerato "l'italiano medio", Quinn potrebbe essere inquadrato come "l'uomo medio": passionale, irruento, ignorante ma fornito di saggezza popolare ed esperienze di vita talmente consistenti da riuscire a introdurre il riso e la semplicità nella vita di un compassato scrittore inglese. È un po' lungo ma riesce ammantenere alta l'attenzione. Bellissime le musiche. ***!
Valutandolo senza poterlo confrontare col romanzo di Nikos Kazantzakis da cui è tratto, emerge l’intento di trasmettere insegnamenti di vita tramite il comportamento sia riflessivo che burlone di un personaggio atipico come Zorba (nell’interpretare il quale Anthony Queen si esalta). Vi è un continuo alternarsi di momenti sereni con altri drammatici, belle location che fanno rimpiangere le riprese a colori e l’attenzione al folklore greco (il sirtaki delle musiche è divenuto una melodia celebre). Intensa Irene Papas nel ruolo della vedova.
Un bellissimo affresco sociale e paesaggistico di una terra splendida come la Grecia. Anthony Quinn è protagonista assoluto di questa pellicola quasi priva di azione e con un ritmo spesso compassato. Il film si regge infatti quasi totalmente sul suo estro recitativo e sulle caratteristiche intrinseche del personaggio, uno dei più interessanti di sempre. Ottima la musica e indimenticabile la sequenza finale. Un po' pesante ma da vedere.
Un inglese di origine greca eredita una miniera nel paese natio, ma, quando tenta di riaprirla introducendo qualche modernità, è costretto a fare i conti con una società retrograda che lo respinge. Sconfortante conflitto tra modernità e barbarie, tra intelletto e ignoranza, in cui l'incivile bestialità ha purtroppo la meglio sulla ragione umana schiacciandola con brutale violenza animalesca, ballando sul suo cadavere convinto che il restare primitivi sia una vittoria. Potente, cruento, a tratti agghiacciante: lascia in bocca il sapore amaro dell'umanità sconfitta senza speranza.
MEMORABILE: L'uccisione della vedova; La colonna sonora; La fotografia; La muta bellezza disperata di Irene Papas.
Scrittore inglese si reca a Creta per dei terreni avuti in eredità. Affresco della Grecia rurale sul modello dell’interpretazione possente e beckettiana di Quinn. Un inno alla vita (stile Il sorpasso) che trasmette una certa gioia di vivere, soprattutto nel finale. Non benissimo il personaggio di Bates, che sembra più un americano impacciato che un anglosassone. A corredo, il contesto ambientale è aiutato dalle musiche folcloristiche e dalla presenza intensa della Papas. Oscar meritato per la Kedrova.
MEMORABILE: La miniera che cede; I capelli tinti; La Papas sgozzata; Il crollo della teleferica.
Il film che ha reso famoso il Sirtaki come ballo e che ha sdoganato Anthony Quinn dai film d'avventura a quelli con maggiori ambizioni. Qui si racconta di come un uomo comune riesca con il buon senso ad agire molto meglio degli intellettuali, ma del film si ricorda soprattutto la cornice paesaggistica sottolineata da un commento musicale affascinante ma molto ripetitivo.
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L'edizione dvd (edita da Fox nella collana Studio Classics) contiene un commento del regista Cacoyannis, un documentario sulla carriera e la storia personale di Anthony Quinn e un inizio alternativo del film.
CuriositàDaniela • 7/01/10 17:38 Gran Burattinaio - 5946 interventi
Da un romanzo di Nikos Kazantzakis.
4 nomination e 2 Oscar: a Walter Lassally per la fotografia e a L.Kedrova come miglior attrice non protagonista (interpreta la parte di Madame Hortense, un ex soubrette francese).
Grazie, ho anche l'altro, quello cantato da Dalida.Sul retro c'è scritto: dalla colonna sonora di Zorba il greco, ma non l'ho postato perchè non ricordo il film e soprattutto se si sente lei cantare...
MusicheGugly • 27/05/11 14:09 Archivista in seconda - 4713 interventi
il film ce l'ho, dovrei decidermi a vederlo anche io.
DiscussioneColumbo • 25/07/11 19:12 Pulizia ai piani - 1097 interventi
Il cineasta greco-cipriota Michael Cacoyannis, memorabile regista di "Zorba il greco" è morto ad Atene all'età di 89 anni. Realizzato a partire da un romanzo di Nikos Kazantzakis e interpretato da Antony Quinn, alan bates, Irène Papas, Lila Kedrova con la colonna sonora di Mikis Théodorakis, "Zorba" vinse tre Oscar nel 1964. Cacoyannis era ricoverato da dieci giorni all'ospedale Evangelismos, nel centro di Atene:
Il suo film Elettra, sulla tragedia di Euripide, ha ricevuto il premio della miglior trasposizione cinematografica e il gran premio della Commissione superiore tecnica del cinema francese nel 1962 a Cannes, Festival dove Cacoyannis è stato in concorso per sei volte nella sua carriera.
Più che il posticcio Zorba, io consiglio le trasposizioni cinematografiche tratte dalle tragedie greche (Ifigenia, Elettra, Le Troiane), peccato siano pressochè introvabili.
p.s. controllare il nome di Cacoyannis, è scritto in modi differenti.