Unhuman - Film (2022)

Ha il merito di entrare nel vivo dell'azione prestissimo, dopo poco più di dieci minuti, mantenendola comunque alta per buona parte della durata; se il twist thriller a metà film poteva affrancare la storia dal solito film di zombi/contaminati, l'idea è però gestita male e porta ad un finale dalla morale estremamente dubbia, paradossalmente in contrasto con gli ideali buonisti di cui è ammantato il film. Comunque un prodotto interpretato da teenagers e destinato a un pubblico di coetanei, colorato e con qualche slancio splatter ma accostabile a mille altri degli ultimi anni.

All’epoca del liceo è probabile che questo scricciolo zombesco (e meglio non svelare altro) lo avremmo amato, pur uscendone con una lezione di vita un po' confusa: vuol fare la morale ma chi ha capito quale essa sia alzi la mano, tenta di accontentare bulli pupe e secchioni e finisce per diseredarli da qualunque testamento di validità etica. Di divertimento ce n’è in quantità, ma è meglio fermarsi qui. Dalla coppia Dunstan/Melton, visti uno o due precedenti, era lecito aspettarsi un qualcosina in più.

Capita anche ai migliori di cascare così male da rendersi irriconoscibili. E Dunstun è stato tra i migliori: ci ha fatto vedere sorci verde palude col desawgn e sballati con l'erba del vicino (sempre più verde sorcio anch'essa). Se allora il suo horror ci faceva il più boia dei mali menandoci a colpi di cactus e facendoci sudar granite, oggi è fantozziano travet di dettami didattici, burattino a mano di una tesina di scienze dell'educazione per sensibilizzare al bullismo entro una tavola pitagorica dell'irricevibile che detta legge, imperlata di cromosaturazioni. O tempora, o mores!