47 metri: uncaged - Film (2019)

47 metri: uncaged
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: 47 Meters Down: Uncaged
Anno: 2019
Genere: animali assassini (colore)
Note: Sequel di "47 metri" (2016).
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Uncaged, d'accordo; ma se gli togli la gabbia cosa resta, del primo 47 METRI? Lo squalo assassino, a meno che non si voglia star lì a misurare quanto scendano in apnea le protagoniste per incontrarlo. Un modo come un altro per dire che il sequel se ne frega del prototipo per propinarci il solito shark-movie d'ordinanza, in cui la differenza la fa semmai l'ambientazione. Le nostre quattro eroine, infatti, trovano uno splendido specchio di mare raccolto tra le rocce e vi si tuffano felici: sono la splendida bionda Nicole (Sistine Rose Stallone, figlia di Sly), l'orientale...Leggi tutto Alexa (Tyu) e le due “sorelle diverse” Mia (Nélisse) e Sasha (Corinne Fox, figlia di Jamie), nate da genitori sposatisi ovviamente in seconde nozze, visto che sono la prima bianca e la seconda nera. Mia è il brutto anatroccolo: presa in giro dalle compagne di classe, poco considerata dall'attraente sorella, viene tirata in mezzo per quest'avventura a quattro che comprende, oltre al tuffo dalle alte rocce, anche una suggestiva esplorazione delle grotte che da lì dipartono. Costituite da antiche rovine Maya (siamo in Messico) sono un set insolito e di bella suggestione; claustrofobico, ricco di misteriosi anfratti, di sculture e, naturalmente, di squali. Uno o più si vedrà, ma di certo a non vederci è lui: cieco e sbiancato proprio come gli esseri di THE DESCENT (a cui il regista guarda con tutta evidenza), pare scolpito nella pietra e meno mobile del consueto. Lo freghi più facilmente, magari lo eviti, ma che possa uccidare quanto i suoi fratelli di cinema è scontato. Le quattro amiche se lo ritrovano che gironzola in visita per le antiche rovine e vanno immediatamente nel panico (dategli torto!), aprendo da quel momento un prevedibile, mortale gioco a nascondino. Illuminato dalle torce delle ragazze, dalle luci installate nelle grotte da chi lì sotto ha lavorato a lungo (il padre di Sasha e Mia per esempio), il set subacqueo ha qualche buon punto a favore, ma l'azione è ahinoi figlia di dinamiche viste e straviste, che non riescono a trovare spunti sufficienti a renderle interessanti. Si apprezza la confezione di riguardo, il buon uso della fotografia, lo sfruttamento ingegnoso della città sommersa, ma resta sempre troppo poco per potersi staccare dalla desolante media di genere come aveva invece saputo fare a suo modo il primo capitolo. Azzerato o quasi ogni dialogo che vada oltre le spaventate frasi di rito che le ragazze si comunicano via radio da sotto le maschere (ma anche nella prima parte in superficie ben poco c'era da dire) si procede stancamente fino all'ultima fase, in cui ci si lancia ai confini della realtà con colpi di scena sveltamente montati che oltrepassano abbondantemente il ridicolo per un concentrato d'azione con pochi precedenti persino per il genere. Si sorride e in fondo ce lo si gusta più dell'anonima caccia archeologica precedente, in cui tra l'altro le nostre tiran giù mezza città Maya con (immaginiamo) danni incalcolabili al patrimonio nazionale.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/09/19 DAL BENEMERITO GESTARSH99 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 15/04/20
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Gestarsh99 4/09/19 16:50 - 1395 commenti

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"It's all fun and games" fintantoché dal buio non fa capoccella il muso azzannatore d'uno squalo. Il cineapneista Roberts riporta tutti a 47 metri di profondità immergendo una quaterna di giovani studentesse dal rosso avvenire nelle anfrattuosità di una cava sotterranea sommersa. L'infilata di coups-de-théâtre che scudiscia frustrantemente gli ultimi minuti di apparente distensione finale è la ciliegina sull'aorta di uno shark-horror speleonautico che mostra parecchi punti di contatto con la Discesa nelle tenebre di Marshall. Claustrofobico? Beh, innegabile. Terrorizzante? Ehm, giusto un po'.
MEMORABILE: Le fauci dello squalo che cercano di penetrare gli stretti pertugi subacquei in cui si rifugiano le protagoniste; I ripetuti colpi di... pinna finali.

Herrkinski 29/10/19 03:54 - 8052 commenti

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Peccato che dopo il buon 47 metri Roberts abbia voluto replicare con questo pseudo-sequel tendente al baracconesco; la seriosità e il relativo realismo del prototipo vengono dimenticati a favore di un lavoro più in linea con i teen-horror a sfondo squalesco, non particolarmente suggestivo nelle riprese subacquee, sovraccarico di urla e popolato da pescecani in CGI non sempre ben fatti che avvicinano il tutto a uno dei tanti straight-to-video sul tema. Il finale assolutamente ridicolo affossa definitivamente il risultato; un'occasione sprecata.

Rambo90 25/07/20 15:56 - 7659 commenti

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Meno coinvolgente del prototipo, causa anche l'ambientazione che se all'inizio è affascinante alla lunga offre poche possibilità di imbastire un'azione davvero tesa. Non sono male la fotografia subacquea (anche se in alcuni punti troppo scura) né gli effetti, ma la sceneggiatura è davvero poca cosa e procede con le classiche apparizioni all'improvviso degli squali risparmiando molto su gore e sangue. Verso la fine almeno sale il ritmo, nonostante l'implausibilità della sfiga che tocca alle protagoniste.

Il ferrini 29/07/20 08:10 - 2337 commenti

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Se già nel prototipo si doveva concedere molto alla finzione, qui non c'è praticamente nulla che regga, a partire dalle quattro ragazzine che si tuffano divertite da un precipizio senza avere con sé manco un cellulare. Poi, curiosamente tutte esperte di diving, si immergono fra rovine maya (devastandole) e, intrappolate in una galleria, incontrano il solito squalo famelico. Il film è tutto qui: fra dialoghi risibili e situazioni inverosimili, si salvano sicuramente le location e i buoni effetti visivi. Mediocre.

Galbo 30/07/20 07:09 - 12372 commenti

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Più che un sequel del film del 2016, questo rappresenta una variazione sul tema, con la trovata della città Maya sotterranea e degli squali “non vedenti”. Il risultato è quello di una scenografia che se all’inizio si fa apprezzare per l’originalità, nel prosieguo diventa limitata per le poche idee portate allo sviluppo della trama. I momenti migliori di tensione sono quelli centrali, poi sprecati in un finale incredibilmente irrealistico. Effetti speciali accettabili.

Jdelarge 9/08/20 10:20 - 1000 commenti

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Decisamente meno riuscito rispetto al primo capitolo, si avvale di una location di sicuro suggestiva che, però, poteva essere sfruttata meglio. La suspense iniziale cala con il passare dei minuti e le apparizioni degli squali non lasciano il segno come dovrebbero, anche per via di effetti speciali un po' grossolani. Cinema d'intrattenimento, che riesce nel suo compito solamente a tratti.

Nando 8/09/20 15:24 - 3806 commenti

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Film abbastanza convenzionale in cui si narrano le vicende di quattro ragazze che s'immergono in un'area popolata da squali bianchi. Claustrofobia e panico spiccio con situazioni che culminano in un finale forse emozionante ma indubbiamente poco veritiero. Cast abbastanza anonimo e con l'iniziale rivalità tra compagne di scuola abbastanza edulcorata. Nel complesso una pellicola poco memorabile che merita una visione veloce e basta.

Pinhead80 6/09/20 19:03 - 4715 commenti

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Si torna sott'acqua, ma questa volta per ammirare le grotte sommerse di un'antica civiltà Maya. Tra squali ciechi, tunnel labirintici e minuscole sacche d'aria, il solito gruppetto di ragazze viziate e irresponsabili vedrà il proprio corpo disfarsi sotto i colpi dei denti aguzzi del pesce predatore per eccellenza. Se per un momento tralasciamo le falle all'interno della sceneggiatura, il film funziona bene come intrattenimento e qualche spavento lo regala. Peccato che nel finale si sia voluto esagerare e che il film si trasformi in un'assurda baracconata che ne azzera la credibilità.

Piero68 23/09/20 13:06 - 2955 commenti

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Sequel di 47 metri così come Adrift lo era di Open water, cioè non c'entra nulla e si cerca nel titolo l'operazione commerciale per attirare lo spettatore. Sostanzialmente un teen-movie di base su cui viene sviluppata una sceneggiatura da animali assassini. Ma resta pur sempre un teen-movie con tutti i suoi limiti e tutti i sui insopportabili luoghi comuni, compreso il classico caso di bullismo scolastico. Storia quasi inesistente e effetti speciali che di speciale non hanno davvero nulla. Razza di squali indefinibile, visto che a volte sembrano dei bianchi e a volte degli squali toro.

Hackett 26/01/21 11:17 - 1865 commenti

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Action di sopravvivenza acquatica con belle sequenze marine e narrazione incalzante, aiutato esteticamente dalla magia di immagini sotterranee che riportano più a videogiochi del tipo Tomb Raider. Pur nella semplicità di un plot abbastanza scontato la storia funziona se vista come propedeutica alle scene di puro intrattenimento. L'eccessivo utilizzo di spaventi facili finisce per risultare ridondante ma bisogna ammettere che questi ultimi sono realizzati con intelligenza e tendono a dare lo scossone nei momenti di finta quiete. Finale esageratamente eroico.

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Anthonyvm 10/03/21 16:09 - 5612 commenti

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Del primo capitolo (già derivativo, ma sufficientemente ansiogeno) resta solo il titolo. Canonicissimo survival-movie che controbilancia buone scenografie e sequenze claustrofobiche diligentemente girate con uno script fallace (una corda può reggere un omone di due metri ma non due ragazzine con fisico da cheerleader?) e sciocchezze brainless da polpettone horror (i pesci che ruggiscono, la super slow-motion ad accentuare l'apice del climax), fra stereotipi e cliché (la brutta esperienza che ripara i conflitti familiari, i personaggi inutili che muoiono). Da prendere per ciò che è.
MEMORABILE: Gli squali ciechi; La corrente fortissima nei cunicoli rocciosi; Il volto della ragazza mentre muore affogata; In balia di squali bianchi nel finale.

Puppigallo 30/12/21 09:54 - 5250 commenti

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Come The descent insegna, quando ci si va a imbottigliare in cunicoli, che siano di grotte o come in questo caso di catacombe sommerse, l'esito è sempre nefasto, soprattutto se le catacombe sono abitate da squali ipovedenti come gli omonimi esseri di The descent. Girata con una certa dignità, la pellicola si lascia anche vedere, nonostante non offra quasi nulla di nuovo se non squali che non possono contare sulla vista. Comunque, almeno per tre quarti di film si tende a non esagerare troppo, arrivando però poi all'ironico ma folle finale che fa saltare il banco.
MEMORABILE: Stese con lo squalo che passa loro sopra; La "leggera" corrente; Dalla padella alla pastura.

Teddy 6/06/22 14:04 - 808 commenti

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Quando il film di Roberts si inabissa nelle profonde, limacciose e oscure grotte messicane, si ha davvero la claustrofobica sensazione di essere completamente isolati dal mondo. Una volta emersi in superficie, però, svaniscono tutte le perturbanti percezioni di abbandono e affiorano quelle più tipiche, grossolane e paradossali di chi vuole cavalcare ad ogni costo il sense of wonder. Notevole e impattante la mostruosa figura dello squalo cieco.

Lupus73 3/07/22 16:17 - 1483 commenti

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Sequel con stessa regia, slegato nella storia, legato nel soggetto dagli squali e dalla carenza di ossigeno in profondità. Questa volta il divertimento di quattro adolescenti è una città sommersa Maya tra cunicoli subacquei e squali bianchi ciechi. Ambientazione (e come viene resa) davvero molto suggestiva, accattivante e originale (nonostante gli eccessi di CGI) e questo fa sicuramente gioco in valutazione, tuttavia la sceneggiatura si muove poco da quella standard degli shark-movie e riesce ad inanellare due scene finali-baggianata in cui l'incredulità è difficile da sospendere.
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  • Discussione Gestarsh99 • 8/09/19 12:57
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Abbandonati con saggezza corridoi e aule di quello scadente e derivativo thriller scolastico intitolato poco memorabilmente "F",
    pare che Johannes Roberts abbia finalmente trovato (e riconfermato) nell'acqua il proprio terreno registico ideale, ricavandone fra l'altro una bella doppietta di risultati. Risultati se non ottimi quantomeno efficaci nel loro genere (questo e il precedente 47 metri).

    Le sensazioni claustrofobiche e di paura evocate da questo degno sequel richiamano da vicinissimo le disperanti strettoie e le soffocanti oscurità che già avevano contraddistinto un cult come The descent - Discesa nelle tenebre (2005), questa volta con l'aggiunta della componente acquatico-apneica a complicare ulteriormente il tutto.

    L'augurio è che i distributori italiani non si facciano pregare più di tanto per farlo uscire in sala anche da noi.

    Il TRAILER ORIGINALE
    Ultima modifica: 12/09/19 23:24 da Gestarsh99
  • Discussione Herrkinski • 9/09/19 21:14
    Consigliere avanzato - 2629 interventi
    Il primo mi era piaciuto per cui vedrei volentierissimo anche questo ma per ora vedo che girano solo versioni CAM. Attendo almeno un'uscita che si veda/senta decentemente...
  • Discussione Gestarsh99 • 8/10/19 20:08
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Stando a quel che riportano alcune fonti internettiane, il film uscirà da noi nei primi mesi del 2020, distribuito in sala (o solo su supporto digitale?) da Adler Entertainment col titolo
    47 metri: uncaged.

    (Fonte)
  • Discussione Gestarsh99 • 15/04/20 16:49
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    In tempi pre-Covid19, Imdb lo dava in uscita da noi il 26 marzo scorso.

    Con l'aria che tira ne riparleremo in data da destinarsi (voci di corridoio epidemiologico preannunciano una riapertura delle sale non prima dell'arrivo della stagione invernale...)
  • Discussione Didda23 • 15/04/20 19:08
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Il problema non è solo per il cinema. La pandemia sta bloccando anche il mondo del doppiaggio. The good doctor è stato interrotto dalla programmazione perché manca il doppiaggio
  • Discussione Gestarsh99 • 27/07/20 16:39
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    @ Zender

    Il trailer di Coming Soon presenta il film col titolo
    47 metri: uncaged:

  • Discussione Zender • 27/07/20 18:57
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Bello, un mischione italoinglese. Ok, Vedremo se lo terranno davvero.