Undisputed III: Redemption - Film (2010)

Era difficile fare meglio di Undisputed II e invece il duo Florentine/Adkins ce l'ha fatta! Film epocale, uno dei migliori film di arti marziali mai visti, quasi ai livelli di Senza esclusione di colpi e Kickboxer. Combattimenti, duri allenamenti, lavori forzati, amicizie e uno straordinario Adkins nel ruolo del killer/buono Yuri Boyka. Chapeau.

Ancora un dignitoso sequel per Undisputed, stavolta più spostato sulle arti marziali rispetto alla componente carceraria, in un torneo composto da varie nazioni che ricorda un po' Senza esclusione di colpi. Le coreografie sono ottime, ma anche la trama non è da buttare, con Adkins promosso a protagonista e un simpatico comprimario con il quale dar vita a vivaci battibecchi. Ultima mezz'ora davvero tesa. Buono.

Boyka (Adkins), il feroce combattente del secondo film, ritorna qui mostrando tutta la sua bravura nonostante un grave infortunio. Il cattivo monolitico si trasforma in un taciturno e riflessivo gladiatore capace di mostrare sentimenti. Un'evoluzione del personaggio graditissima alla quale il protagonista e Florentine prestano volentieri il fianco, con mestiere, riuscendo nell'impresa di tenere al bando per la seconda volta i momenti di fiacca.

Il titolo è divenuto ormai una sorta di marchio di fabbrica e il bravissimo Adkins ne è il simbolo indiscusso. La vicenda, che non abbandona il consueto canovaccio, si diversifica cogliendo spunti qua e là, limitando la sceneggiatura a pochi dialoghi essenziali ma efficaci. Florentine concentra gran parte del budget sui combattimenti, mai così numerosi e curati nella saga, intrecciandoli a sottotrame piene di colpi di scena. È sicuramente il miglior capitolo della serie e uno dei migliori in assoluto nel suo genere. Regia da manuale. Visione consigliata anche ai non appassionati.