Tutte le manie di Bob - Film (1991)
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La nostra recensione di Tutte le manie di Bob
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Una commedia spiritosa, dove la sceneggiatura di Tom Schulman è sicuramente superiore alla regia di Frank Oz, in questo caso poco a suo agio con i tempi comici. Però, avendo dalla sua una coppia d’attori in gran forma (Bill Murray e Richard Dreyfuss), molte lacune vengono coperte e il film sa comunque divertire. Basato quasi unicamente sull'invadenza progressivamente sempre più sfibrante del paziente (Murray) nei confronti del suo psicanalista (Dreyfuss), WHAT ABOUT BOB? riesce a invertire i ruoli dei protagonisti trasformando l’individuo più raziocinante in un ostaggio in balia di una personalità malata ma apparentemente solo gentile e premurosa. Se l’accusa più frequente mossa al film...Leggi tutto è quella di non riuscire a prolungare l'efficacia della prima parte, la colpa non è della sceneggiatura (che invece riesce bene a variare astutamente su di una base inevitabilmente ripetitiva) quanto della scialba caratterizzazione della famiglia Di Leo/Dreyfuss, la cui ostinata simpatia nei confronti di Bob/Murray appare fin troppo falsa e sdolcinata. Così come in genere di nessun gusto sono gli scambi di insulti tra Bob e il figlioletto Sigmund o il rapporto con la figlia maggiore. Tuttavia, poiché la coppia protagonista è ottimamente assortita e complementare, si superano senza eccessivi problemi anche i momenti meno “felici” e all'arrivo della troupe televisiva per la fatidica intervista si ha una nuova impennata. Il finale, degno e catastrofico, conferma la validità della sceneggiatura, ricca di trovate spassose. Dreyfuss, ancor più di Murray, sfoggia un eclettismo recitativo da applausi.
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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Davvero notevole!:
Daniela - Quello che si dice un buon film:
Magnetti, Galbo, Didda23 - Non male, dopotutto:
Marcel MJ Davinotti jr., Puppigallo, Cotola, Hackett, Rigoletto, Rambo90 - Mediocre, ma con un suo perché:
Maxx g
Il grande pregio di questo film sta tutto nei due attori principali: Bill Murray (Bob, dalla personalità multifobica) e Richard Dreyfuss (il suo psicanalista). In particolare Bob è un personaggio di quelli che non si dimenticano grazie anche a Bill Murray, il cui volto è di per se stesso cinema. La trama è abbastanza semplice e sarebbe ben poca cosa senza l'apporto dei due protagonisti. Da vedere.
Efficace commedia al vetriolo ben diretta da Oz, uno specialista del genere. Il film parte da due personaggi (il paranoico e il suo psicanalista) per ribaltarne le carattersitiche attraverso un film crudele con la categoria degli psicoterapeuti: alla fine il personaggio deteriore (e psicotico) del film è proprio il buon dottore. Il tutto si sviluppa attraverso una serie di gag molto divertenti e il fondamentale apporto di due ottimi attori, Murray e Dreyfuss, molto credibili nei panni dei loro personaggi.
Ottima prova di Murray (lo schizzato paranoico con mille ossessioni gli viene benissimo) in questa commedia un po' ripetitiva nelle situazioni e che, specialmente nella seconda parte, arranca, finendo per cadere nell'esagerazione, puntando troppo sull'esasperazione del povero Dreyfuss (portato alla follia da Murray). Ciò non toglie che ci siano momenti divertenti, soprattutto quando Murray attraversa le sue crisi psicotiche e quando, all'inizio, Dreyfuss tenta di guarirlo (passi di bimbo), dandogli consigli. Merita una visione.
MEMORABILE: Dreyfuss, esasperato da Murray, rivolto alla famiglia: "Tanto non se ne va...non se ne andrà mai! Guardate!". Apre la porta e Murray è lì davanti.
Bob, ipocondriaco afflitto da innumerevoli disturbi e fobie, tampina il proprio psicanalista in vacanza con la famiglia, fino a portarlo alla follia. La miglior commedia di Oz ed anche una delle più simpatiche prese per i fondelli della psicanalisi, perfetta nella prima parte, con qualche forzatura di troppo nella seconda, ma con un simpatico finale. Dreyfuss spalla efficace di un eccezionale Murray, scocciatore di proporzioni bibliche, testardo come un bambino, inarrestabile come un carro armato. Godibile anche all'ennesima visione.
MEMORABILE: Passi di bimbo, l'intervista televisiva (con precedente indecisione fra il fucile e il busto di Freud)
Lo spunto iniziale è già visto: un paziente sconvolge la vita al suo psicanalista.
Tuttavia il film riesce comunque a divertire ed intrattenere nonostante a tratti mostri la corda e sia un pò ripetitivo. Murray e Dreyfuss sono bravi ma a volte vanno
inutilmente sopra le righe. Simpatico.
Curioso e quasi scomparso film del bravo Oz, che vanta un duo di attori memorabile. Una commedia divertente, briosa e leggera, che sfrutta le doti istrioniche del bravo Murray e la laconica ironia di Dreyfuss, due attori che sanno combinarsi insieme in una sequela di situazioni paradossali e danno vita ad una comedia soffice, mai volgare.
Il film è piacevole; dispiace che sia abbastanza discontinuo.... In certe parti è infatti decisamente riuscito, mentre in altre risulta non totalmente all'altezza. Ottima l'interpretazione dei protagonisti, Murray è un mostro di bravura e dimostra di possedere qualità difficili da trovare. Simpatico e divertente. Consigliato.
Lo schizzatissimo Murray dà sfogo a tutta la sua verve iconoclasta, Richard Dreyfuss si conferma attore di straordinaria bravura, ma il film è una commedia sempliciotta e leggera, ideale per un pomeriggio di noia. Non vi è nulla di trascendentale eppure, nella sua semplicità, centra il bersaglio, risultando graffiante quanto basta senza prendersi troppo sul serio. Passabile.
Giocato soprattutto sulla verve dei due protagonisti, che danno vita a duetti e assoli particolarmente divertenti (soprattutto nella prima parte). La trama è un po' ripetitiva, ma Oz è regista esperto e sa rendere il tutto fluido e quasi mai noioso. Il finale forse è un po' anonimo, come se gli sceneggiatori non avessero trovato davvero nulla di valido per chiudere la vicenda.
Bob (Murray) è un paziente particolare scaricato dall'ennesimo psichiatra che lo affida a un collega esperto (Leo), che però verrà travolto dall'insistenza di Bob fino alla pazzia. Commedia prevedibile che regala ben pochi momenti divertenti rispetto alle previsioni. Da vedere per una serata senza impegno. I protagonisti se la cavano discretamente, ma gli sceneggiatori qualche sforzo in più potevano produrlo.
MEMORABILE: L'intervista a Leo alla Tv con la partecipazione di Bob.
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