Tornerò a primavera - Film (1971)

Teenager scappa dal comfort casalingo e dai genitori benestanti per seguire un hippie; si pente e decide di tornare, scoprendo però che poco è cambiato in famiglia. Dramma che affronta le contraddizioni dell'epoca in modo interessante, senza parteggiare troppo nè per gli hippie nè per i conservatori; l'atmosfera, malinconica e accompagnata da una bella OST, è intrisa di tutto lo spirito del cinema a sfondo sociale dell'epoca e la confezione, sgrezza nella fotografia e nel suono, mantiene quel fascino consumato delle pellicole del periodo.

Un piccolo film per la TV efficace nel rappresentare il dissolvimento della famiglia tradizionale americana di fronte a forze epocali di cambiamento (la sorella della protagonista seguirà le sue orme). Interessante non solo per il contenuto, ma anche per certi inusuali ardimenti (il montaggio) e libertà (la scritta immaginaria "Happy"). Apprezzabile anche la pudicizia verso alcuni temi come la droga; la precarietà dell'impianto familiare, infatti, viene suggerito più che resocontato direttamente. Solido il cast, già adorabile e brava la Field.