Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Parodia simildemenziale dei teen-movies all’italiana: esperimento insolito e coraggioso, condotto da chi (Pino Insegno) in tv ha già avuto modo di battere terreni simili con la sua Premiata Ditta (ah, la sceneggiatura è di Francesca Draghetti e in partecipazione c’è pure Roberto Ciufoli). L’umorismo non è dei più raffinati, come prevedibile, però i due protagonisti (Marco Rulli e Carlotta Tesconi) son stati scelti bene e recitano meno peggio di quanto si potesse pensare. Cosicché il film, sgangherato e raffazzonato in molte parti, zeppo di momenti in cui non si ride e tocca ascoltare frasi sceme di personaggi clonati con poco spirito...Leggi tutto da quelli presenti nei film parodiati (dall’amico fumato alla cicciona ninfomane), ha comunque un suo strano appeal, che nelle parti in cui Pino Insegno recita nel ruolo di Extramarcio, padre di Stramarcio, e insegna al figlio le “regole” della vita, ha ad esempio una sua rozza efficacia. Ad essere preso di mira maggiormente è il famigerato 3 METRI SOPRA IL CIELO, vero film-simbolo al quale TI STRAMO si aggancia quasi per l’intera costruzione della storia, mentre gli altri prodotti analoghi sono comunque presenti con citazioni a volte riuscite (l’inizio della scena Scamarcio-Bellucci di MANUALE D’AMORE 2), altre scadenti e piatte (la Capotondi bruttina di COME TU MI VUOI, il Raoul Bova/DOTTOR HOUSE). Come quasi sempre capita nelle parodie di oggi (non solo in Italia), buona parte delle gag sono riciclate e nemmeno da trovate così divertenti, quindi inutile lamentarsi troppo della cosa. Il problema è che talvolta esse sono così mal condotte e scritte da risultare fin imbarazzanti (“hai un idrante nelle mutande o sei solo contento di vedermi?” e lui tira fuori un idrante); il ripetersi poi di situazioni sempre uguali tra gli amici che fanno scialbo contorno (insopportabili il dj napoletano o la ragazza che straparla) tendono inevitabilmente a spegnere i pochi entusiasmi dati da un film salvato dalla regia spigliata di Insegno (il quale si appoggia molto a una colonna sonora vivace) e da qualche idea azzeccata (la corsa coi carrelli della spesa al posto delle moto). Si dirà per l’ennesima volta che le parodie all’americana non sono cosa per noi, eppure qui qualcosa di buono s’intravede (forse anche perché l’obiettivo era facilmente demolibile) e la riproposizione in chiave ultra-coatta delle avventure di Scamarcio e soci poteva essere la chiave di volta giusta per tentare con successo la strada della parodia made in Italy. Purtroppo l’operazione nel suo complesso fallisce: la durata giusta avrebbe potuto essere al massimo quella di un buon sketch della Premiata Ditta, non di un film.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/12/08 DAL DAVINOTTI
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Eric01 2/12/08 12:42 - 1 commenti

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Il film è stato rovinato dalla mano di Pino Insegno e la sua tendenza a non sapere mai quando è ora di fermare una gag. A parte il filone che dovrebbe essere nuovo, poteva essere fatto meglio. Meno male che era co-regista altrimenti non so come si sarebbe messa. Naturalmente ci sono anche ottimi spunti, ma passano in secondo piano, per me.

Dapiacarme 8/12/08 20:54 - 1 commenti

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Carlotta è secondo me un'attrice veramente promettente. Ma lo sono anche gli altri, Stefano Pinto in primis. Il film è gradevole anche se cade ogni tanto nella banalità, ma a giudicare dall'affluenza sta andando bene. È nel complesso un esperimento ben diretto e riuscito; e la mano di Sodaro si nota eccome. Azzeccata anche la parodia del cane. "Pancito" è una forza e la gara dei carrelli è una mossa vincente.

Mascherato 25/12/08 18:34 - 583 commenti

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Che si giri uno spoof in Italia è confortante per almeno due motivi: c'è un genere di successo, condizione imprescindibile per la parodia (e, nel caso specifico, trattasi del teen movie all'amatriciana di marca moccia-brizziana); c'è qualcuno che si ispira ai benemeriti Mel Brooks e ZAZ. Peccato che, malgrado alcune gag azzeccate (l'incipit, il dj voice over che si materializza sulla moto, la sequenza in ospedale che sbeffeggia Manuale d'amore 2) ed attori convincenti, il copione non sia proprio travolgente. Si ride a corrente alternata.

G.Godardi 5/04/09 20:26 - 950 commenti

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Voglia di spoof all'italiana. Insegno però non segue la nostra gloriosa tradizione (Totò o Franchi e Ingrassia) e nemmeno quella americana (Mel Brooks) bensì l'ultimo sottogenere, sempre made in Usa, quello spoof aperto da Scary Movie, ossia il filone più giovanilistico. Purtroppo è un film riuscito a metà, in cui a scene riuscite se ne alternano altre puramente riempitive. Ma dove è più carente è nel ritmo: ci voleva un montaggio più serrato e più gag a disposizione. E soprattutto una dose in più di cinismo.

Cangaceiro 13/11/10 19:02 - 982 commenti

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Ai più non erano piaciuti film come Chicken Park o Il silenzio dei prosciutti, gli ultimi veri tentativi di parodia tricolore. Siccome non c'è limite al peggio con questa sciagurata operazione si tocca proprio il fondo. Il pretesto è solo una blanda presa in giro del filone giovanilistico italiano ma senza uno stile ed un'impronta precisi. Dunque un lungo scimmiottare privo di scene slapstick, di intuizioni originali e soprattutto di attori comici. Con questi ingredienti far ridere diventa una cosa impossibile. Misterioso il cameo di Franco Nero.

Puppigallo 20/11/10 10:43 - 5279 commenti

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Parodia delle varie Scamarciate e Bovate dove si naviga a vista; e questo perchè gli scogli rappresentati dalle boiate sono numerosi. Ma proprio quando si inizia a scuotere troppo la testa, rischiando che si sviti, ecco che viene piazzato il colpetto simpatico, la battuta passabile e la situazione talmente idiota da far sorridere (Insegno che elenca 7 qualità che deve avere la sua donna e conclude dicendo: "Ma soprattutto, bisogna fare in modo che queste 7 donne non s'incontrino mai). Gli attori si barcamenano e il truzzo protagonista se la cavicchia (crede che internet sia una persona).
MEMORABILE: Un demente dà a un cane, che ha rapito, una copia delle chiavi per uscire a fare i bisogni e il numero di Pronto Pizza se gli dovesse venire fame.

Belfagor 6/02/12 19:35 - 2690 commenti

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Le parodie all'italiana non sono mai state il massimo, ma dato il materiale di partenza - Moccia et similia - è inevitabile che la presa in giro faccia almeno sorridere. Anche se la sceneggiatura è poco più di un canovaccio e alcune sequenze sono nient'altro che noiosi riempitivi, è innegabile che l'operazione sia riuscita abbastanza bene: i due giovani protagonisti sono bravi, Insegno ci mette la sua solita verve e alcune sequenze (la corsa dei carrelli, le gag riguardanti il cane Pancito) meritano più di una risata.

Vanadio 14/02/13 13:36 - 105 commenti

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Buffa pellicola sul genere Una pallottola spuntata diretta da Pino insegno che perlomeno, rispetto ad altri film nostrani ispirati alle più note parodie americane (come il temibile Silenzio dei prosciutti di Greggio) ha il pregio di aver capito i meccanismi chiave della parodia cercando di sfruttarli; il risultato non è eccelso, ma d'altro canto, visti i tempi, anche le buone intenzioni hanno peso nella valutazione...
MEMORABILE: Raoul Bova simil-dottor House che "anestetizza" una paziente con una bastonata in testa; Il simpatico personaggio di Pino Insegno.

Markus 31/03/14 12:36 - 3690 commenti

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Sarà che non amo le parodie (figuriamoci di un genere, quello del teen-movie italico anni Zero, che già di per sè reputo terribile), ma il tentativo di irridere una serie cinematografica ben definita necessita di gag a raffica e riuscite; invece il meccanismo che genera la risata qui latita drammaticamente e spesso si piomba in momenti di vera e propria noia che di fatto freddano i certi buoni intenti.

Gabrius79 10/07/14 00:58 - 1427 commenti

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Strampalata parodia di alcuni film italiani di successo che non convince appieno ma alla quale va dato atto di aver avuto il coraggio di ricalcare lo schema dei film parodia americani in stile Scary movie. Gli attori principali sono tutti più o meno sconosciuti e se la cavicchiano, poi per dare loro manforte ci sono alcuni camei simpatici di personaggi più illustri quali Raul Bova, Franco Nero, Pino Insegno, Corinne Clery.

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Blutarsky 25/11/15 16:55 - 360 commenti

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Il film è uno strano mix di parodia classica e demenziale, il bersaglio dell'operazione sono Tre metri sopra il cielo et similia. Il problema è che molti di questi film sono già loro una sorta di parodia (involontaria) del mondo giovanile per colpa della visione distorta di Moccia, quindi lo sberleffo finisce per essere depotenziato in partenza (grazie anche al pessimo umorismo alla “premiata ditta” di Insegno). La messa in scena è superiore alla media e gli attori passabili, ma spesso i tempi comici sono errati e le gag ripetute all'infinito.
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  • Curiosità G.Godardi • 5/04/09 20:32
    Fotocopista - 663 interventi
    Il film è in parte prodotto dai fratelli De Angelis,ossia gli Oliver Onions,i quali riciclano un apio di loro brani nella soundtrack.

    Una didascalia nei titoli di testa informa che il film è affettuosamente dedicato a tutti i film da loro sbeffeggiati....credo sia un clamoroso autogol tale dedica,e in parte spiega anche l'insuccesso del film:non sa prendere le distanze dai modelli parodiati,manca di coraggio,insomma troppo politicamente corretto per uno spoof movie.
  • Discussione Cangaceiro • 13/11/10 19:06
    Call center Davinotti - 739 interventi
    Nei titoli di testa alla regia sono accreditati assieme sia Pino Insegno che Gianluca Sodaro. Si potrebbe aggiungere quest'ultimo anche nella scheda.
  • Discussione Zender • 13/11/10 19:24
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Ok, aggiunto.