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TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/05/14 DAL BENEMERITO MYVINCENT
![Locandina [9.01] Poirot: Il ritratto di Elsa Greer](/images/locandine/0005/5455.jpg)
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- Davvero notevole!:
Gestarsh99 - Quello che si dice un buon film:
Myvincent - Mediocre, ma con un suo perché:
Daniela, Greymouser, Cotola, Puppigallo - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Saintjust
In un non meglio precisato futuro si programmano androidi come indistruttibili armi mortali. In un clima da guerra fredda, freddissima, si consuma una storia dove si confonde continuamente l'umano e l'artificiale, fino ad arrivare a un obiettivo di fusione dei due elementi. E questo contamina lo stile, dove l'aspetto formale ha un perenne sottofondo ipnotico e seducente. Il secondo tempo è già più scontato, purtroppo.
Ringuainato fra levigata cupezza cyberdark e rangolante ansia carpenteriana, il film affonda come un bisturi nei rigidi fondamenti asimoviani, esibendo con squillante preveggenza l'ingovernabile complessità di un sistema neurale nanotecnologicamente in grado di simulare quello umano, come pure l'estrema pericolosità associata al gran volume di variabili e coefficienti da equilibrare nel corretto funzionamento di una mente artificiale. E lo fa estrapolando a sorpresa uno degli androidi più involuti e seducenti della storia del cinema. Annotiamoci bene il nome di questo persuasivo autore gallese.
MEMORABILE: L'epilogo poco accomodante e non convenzionale; L'angosciante e inclemente test di Turing riservato ai programmi di emulazione cosciente.
Nel futuro prossimo venturo, in previsione del riscaldamento della guerra fredda fra Occidente e Cina, in un laboratorio segreto si studiano nuove forme di intelligenza artificiale, alla ricerca del "soldato perfetto"... Fantascienza a basso budget su un tema fra i più affascinanti del genere, con evidenti richiami a capolavori del passato, da Metropolis a Blade Runner: inizio intrigante, alcune sequenze visivamente suggestive ma poi però il film vira verso l'action e, con la versione "buona" di TX, tutto diventa più scontato e banale.
MEMORABILE: La sequenza iniziale, con il soldato morto riportato artificialmente in vita; Il balletto della donna androide
Un po' Eva un po' Terminator, con evidenti spruzzate romantiche alla Her: almeno così mi è apparso questo lavoro per nulla affascinante, fors'anche per il tema ultimamente troppo sfruttato. Parte anche bene, anche se appesantito da una bella sporta di stereotipi pret-a-portèr; ma poi vira gradualmente ma inesorabilmente sullo scontato andante, trasformandosi in non più che un mediocre film d'azione futuristico.
Il tema delle intelligenze artificiali è sempre molto interessante e la partenza è tutto sommato buona. Purtroppo però dopo pochi minuti il film inizia a non funzionare e non si riprende più poiché non ha cartucce da sparare e galleggia tra il banale e il già visto. La parte finale, epilogo compreso, è abbastanza da latte alle ginocchia. Tranquillamente trascurabile.
Pellicola fantascientifica britannica a basso budget che strizza l’occhiolino a Eva e a Scintilla; peccato non si avvicini a nessuno dei due. La prima parte è abbastanza interessante, con una gradevole patinatura delle immagini; il secondo blocco si perde inesorabilmente nei meandri del “già visto” perdendo irrimediabilmente d’efficacia. Il ritmo resta sempre piuttosto soporifero e l’interno della base viene a noia molto rapidamente. Il motivetto portante del film è l'unico elemento di un certo rilievo. Insipido.
Terminator, A.I., Eva, Blade Runner. I paragoni finiscono per sprecarsi. Ma il problema non è tanto l'assomigliare a, quanto il non essere riusciti a mantenere ciò che nella prima parte era stato promesso. La buona confezione, i dialoghi, le situazioni non banali e attori decenti facevano sperare in qualcosa che, pur prendendo spunto da altre pellicole, potesse imboccare una via diversa, senza cadere nel solito dilemma uomo-macchina-anima-sentimenti veri o artificiali. Così non è stato; e questo, oltre a un voler virare per forza verso il ribelliaction, l'ha troppo ridimensionato. Peccato.
MEMORABILE: L'inspiegabile, temporanea cessazione delle attività degli androidi; Il loro oscuro linguaggio (interessante); "Voglio solo farti morire dentro".
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- Piccola opera fantascientifica dal fascino incredibile.
La sua bellezza, oltre che dal comparto grafico, deriva anche dalle tante soluzioni impreviste adottate in sceneggiatura, ben miscelate ai tanti omaggi a classici come Blade runner e Robocop.
La gelida automa di Caity Lotz resta impressa nella memoria.
Da recuperare assolutamente, soprattutto se si amano le atmosfere anni '80 più oscure e angoscianti o se si è lettori incalliti di Asimov (scrittore che probabilmente non piace a tutti).Ultima modifica: 7/06/14 18:51 da Gestarsh99 - Gestarsh99 ebbe a dire:
Piccola opera fantascientifica dal fascino incredibile.
La sua bellezza, oltre che dal compianto grafico, deriva anche dalle tante soluzioni impreviste adottate in sceneggiatura, ben miscelate ai tanti omaggi a classici come Blade runner e Robocop.
La gelida automa di Caity Lotz resta impressa nella memoria.
Da recuperare assolutamente, soprattutto se si amano le atmosfere anni '80 più oscure e angoscianti o se si è lettori incalliti di Asimov (scrittore che probabilmente non piace a tutti).
Al tempo ahimé lontano delle mie adolescenziali abbuffate uraniane, Asimov non era il mio autore preferito ma comunque si piazzava bene in classifica ;o) quindi accolgo volentieri il suggerimento, e poi i film di fantascienza interessanti sono rari, non ne voglio certo perdere uno...
Sullo stesso tema robotico, se non l'hai visto recupera "Eva" di Kike Maillo, uscito un paio di anni fa, c'è del buono. - Daniela ebbe a dire:
Sullo stesso tema robotico, se non l'hai visto recupera "Eva" di Kike Maillo, uscito un paio di anni fa, c'è del buono.
Bel film quello, è più una passionale fiaba umanistica che una classica pellicola sci-fi.
Anche se, come da vizio spagnolo, gli eccessi melodrammatici e "meroliani" non mancano (la protagonista che spira rivolgendo l'ultimo sguardo alla sua amata "creaturina" umoanoide). - Ieri sera ho visto questo film, in cui si parla fra l'altro del test di Turing, e stamani leggo online questa notizia:
http://www.repubblica.it/scienze/2014/06/09/news/test_turing-88475517/?ref=HRERO-1
Che ne dici, Gest, ci siamo vicini a questo futuro prossimo venturo?
PS: il film mi è garbato poco, bella la sequenza iniziale e anche l'inizio intriga, ma il resto...
Vabbé, allora resto in credito con te per un'altra segnalazione, possibilmente fantascientifica, ok? ;o) - Daniela ebbe a dire:
Ieri sera ho visto questo film, in cui si parla fra l'altro del test di Turing, e stamani leggo online questa notizia:
http://www.repubblica.it/scienze/2014/06/09/news/test_turing-88475517/?ref=HRERO-1
Che ne dici, Gest, ci siamo vicini a questo futuro prossimo venturo?
Secondo me i film di fantarobotica e fantatecnologia attuali non hanno più il medesimo impatto "irreale" di quelli di una volta; anche se illustrano cose non ancora realizzate, però non risultano più così incredibili e relegati ad un futuro remoto: quel che mostrano è un qualcosa che sappiamo benissimo essere alla portata dell'essere umano.
Il merito di questo avvicinamento tra spettatore e idea di futuro è soprattutto delle informazioni veicolate da internet, che ci tengono costantemente informati su tutti i progressi scientifici e medici.
Molte delle cose che si vedono in questo film sono nella realtà già in fase avanzata di studio, quindi quell'articolo che hai linkato è pane quotidiano oramai :)
