The children - Film (2008)

The children

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/08/09 DAL BENEMERITO SCHRAMM
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Schramm 18/08/09 17:00 - 3495 commenti

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I bambini non ci guardano più, i bambini ci sterminano per direttissima. Mostri per antonomasia, come bene intuì qualcuno, conducono la danza familicida con consumata abilità e avidità. Occorre attendere mezzora prima che i preoccupanti sintomi diventino diagnosi, ma quando la fessura è ormai squarcio non più rammendabile, sono cavoli poco zuccherati a grandinare e si resta in costante cardiopalma fino all'ultimo frame mentre l'homo homini lupus familiare si consuma inarrestabile senza risparmio (mai indulgente e ottimamente calibrato l'affondo splatter) e il senso di p/maternità subisce un duro colpo. Horror del decennio da recuperare golosamente, senza alcun se, senza alcun ma.

Flazich 21/08/09 08:26 - 669 commenti

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Da non certo amante del sottogenere horror che vede come protagonisti i bambini indemoniati, "the children" è riuscito a rapirmi con la sua cattiveria intrinseca e asciutta. Le scene familiari accattivanti si sovrappongono a quelle deliranti che vedono all'opera i tanto amati figli. Da un certo punto in avanti c'è spazio solo per l'orrore, quello vero. Magnifica pellicola girata in modo egregio e dai dialoghi e dalle situazioni sempre molto bilanciate. Ottimo.

Brainiac 23/08/09 00:31 - 1083 commenti

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Film audace, ma gli sceneggiatori ci dovrebbero spiegare come fanno cinque adulti a non arginare la furia di un manipolo di bimbi alti mezzo metro. È l'inattendibilità dell'assedio a far crollare la (mia) sospensione della credulità. Le premesse erano brillanti, la metafora della discrasia fra autorità parentale e libertà dei pargoli calzante: la scena in cui il padre incassa uno schiaffo senza reagire sintetizza il tutto. Alla fine viene alla mente un detto napoletano: "Mazza e panella fanno 'e figlie bell, panella senza mazza fanno 'è figlie pazze".
MEMORABILE: Due bimbi aggrediscono la madre: ma un bel calcione assestato nel deretano, no? Una ragazza reagisce uccidendo: ma legarli non poteva essere un'idea?

Capannelle 4/09/09 16:03 - 4411 commenti

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Il tema dei bambini demoniaci comporta inevitabilmente una certa sospensione della credibilità: è compito della sceneggiatura evitare cedimenti troppo evidenti. Qui per due terzi ci riesce e il risultato è mirabile perché crea tensione in modo classico, con buone inquadrature ed eccellente tratteggio dei caratteri. Poi mi pare che si ecceda con gli eventi e con il sangue. Per non parlare dei secondi finali, ormai abusatissimi. Comunque la morale è: non dare briglia sciolta alle piccole pesti, perché prima o poi ne paghi il conto.
MEMORABILE: Robbie, il padre, fa il buffone per placare i due figlioli e si appresta all'ennesima discesa in slittino: non sa cosa l'aspetta.

Harrys 21/12/09 13:16 - 687 commenti

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Malsano e tesissimo, va a collocarsi nella recente corrente horror che vede protagonisti dei bambini "fuori dal comune". Shankland è rigoroso, mai derivativo o pacchiano; riesce a tenere lo spettatore sotto lo scacco dell'inquietudine per tutta la durata del film. Lo stile: sapientemente anti-narrativo, segue lo sviluppo di ogni personaggio, e, metaforicamente, fa suoi i più ancestrali dilemmi. Il macchinoso surrealismo degli incidenti svanisce dinnanzi a tutto ciò. Se mai aveste avuto la voglia di generare prole, questo film ve la farà passare.

Tompess 10/01/10 00:14 - 10 commenti

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Figli che ammazzano i padri, madri che ammazzano i propri figli, bambini incarogniti: insomma cosucce evocative. Il tutto a costruire una tensione costante e palpabile in cui non c'è nessun effetto in più che la stessa paura, contagiosa. Notevole e controcorrente la scelta dell'ambientazione totalmente diurna e candida di un paesaggio innevato.

Daniela 4/03/10 07:11 - 12662 commenti

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In una bella villetta isolata in mezzo alla campagna innevata, la festosa occasione di una riunione familiare si trasforma in un incubo man mano che i più piccoli cominciano a manifestare segni di malessere ed una crescente aggressività. Il filone sembrerebbe quello dei bimbetti diabolici ma qui Satana non c'entra, piuttosto un morbo che si evolve da inquietudini già presenti (i ragazzini sembrano tremendi anche PRIMA). Pur con qualche forzatura narrativa, bell'horrorino angoscioso, tutto alla luce del sole e al candore della neve insanguinata.

Ale56 9/05/10 09:28 - 225 commenti

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Ancora bambini assassini? Ebbene sì. Dopo una lunga carrellata di film con protagonisti bambini, comprendenti gli immortali L'esorcista,Il presagio e il recente Orphan, The Children si sviluppa in modo completamente inatteso. Dopo un lungo primo tempo, piatto e privo di spunti, il film ingrana la quinta e "la battaglia" tra figli e genitori ha inizio. Splatter limitato, abbondante tensione, ottima regia e buone interpretazioni. Le scenografie innevate contrastano con il sangue. Distribuito dalla Ghost House Underground di Sam Raimi. Surreale.
MEMORABILE: Il finale nel bosco, la parte centrale alquanto movimentata.

Rebis 7/07/10 10:22 - 2337 commenti

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Pura scuola romeriana (la pandemia che riconduce il molteplice all'uno annientando coscienza e identità negli individui) sedotta dalla rilettura serradoriana (i bimbi, l'isolamento, l'orrore alla luce del sole): la vicenda è ad alto tasso d'improbabilità, ma le dinamiche relazionali e psicologiche, definite con sufficiente plausibilità, fungono da collante e consentono allo scontro tra anarchica complicità infantile e razionale idiosincrasia adulta di crescere in un clima di angoscia pressoché insostenibile. Montaggio snervate. Il new horror britannico si conferma acuto e cruento.

Deepred89 10/08/10 01:34 - 3706 commenti

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Sopravvalutato dagli appassionati, un horror piuttosto derivativo che riesce a salvarsi grazie alla buona cura formale (bellissimi gli esterni) e ad alcuni flash cruenti. Dopo una prima mezz'ora di noia il film parte e si fa piuttosto incalzante, anche se l'eccessiva esilità della trama e la scarsa credibilità di alcuni passaggi impediscono alla tensione di impennare (a meno che non si contino i soliti colpi d'audio). Cast scialbo, montaggio e regia con qualche buono spunto. Non un cattivo film, ma neanche imprescindibile.

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Gestarsh99 27/03/11 19:41 - 1395 commenti

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Quello che colpisce i piccoli protagonisti del film è un incattivimento senza alcuna scaturigine plausibile, un male dell'animo silenzioso, strisciante ma ingiustificabilmente privo di qualsiasi sostrato interpretativo, un orrido e gratuito spettacolo di morte messo su solo a fini di basso spettacolo cumulativo. Non c'è traccia di terrificanti letture metaforiche alla Hallucination o alla Quien puede matar a un nino? ma soprattutto è assente quella discrezione utile a distanziare il prodotto dai tanti horror demoniaci post-Omen. Tanti gli scivoloni e nulla c'entra la neve...
MEMORABILE: L'incredibile faccia di bronzo del piccolo William Howes (Paulie).

Lupoprezzo 6/09/11 14:32 - 635 commenti

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La carica dei marmocchi. Un'innocenza voltata in aceto, che sfocia brutale e imprevedibile negli affetti quotidiani e scontati. Peccato che si fatichi un po' a farsi catturare dagli accadimenti (bambini terribili, ma genitori babbei). L'unica sveglia (la figlia più grande) è l'anello di congiunzione tra le due generazioni. Di sicuro uno straccio di sottotesto convincente per persuadere lo spettatore manca, giusto per debellare la fastidiosa sensazione di gratuità che rimane a fine visione. Qualche scena decisamente violenta (la fine del piccolo Nicky).

Mickes2 12/06/12 15:39 - 1670 commenti

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Horror inglese coraggioso per temi e concetto di base che purtroppo svacca totalmente (o quasi) nella verosimiglianza dello sviluppo. Si richiede invano la sospensione dell’incredulità perché la cattiveria messa in scena è sempre direttamente proporzionale alla gratuità della vicenda e ciò che in verità inabissa ulteriormente il film è la mancanza di una spessa pregnanza metaforica. Shankland non riesce a travalicare la barriera degli snodi improbabili e ingiustificati e l'occhio di chi guarda vede solo una sequela splatterosa di uccisioni. **

Pumpkh75 26/01/13 13:59 - 1749 commenti

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L’idea di partenza, bene o male, si è già vista (il regista deve aver ben presente, quanto ad atmosfere, Devil Times Five). Dove però risiede la grandezza di questo horror è nell’incutere puro terrore, con la T maiuscola: nei boschi minacciosi e silenti, nelle espressioni di un solidissimo cast (bravissimi e centrati tutti i bambini) quanto nelle gelide e innevate scenografie. La tensione non si scrolla via, forse perché tocca nervi sopiti e non cerca scorciatoie psicologiche. Non può mancare nella collezione del vero fan dell'horror.

Buiomega71 14/01/17 00:42 - 2910 commenti

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Immerso in un gelido (in tutti i sensi) contesto quasi cronenberghiano (viene in mente Brood), tra boschi da paure ancestrali e neve che si fa sangue, la metafora shanklandiana sull'infanzia dannata fa centro nella suspence quasi insostenibile (tutto il prefinale nella casa, tra scale e porte chiuse a chiave) con picchi di notevole crudeltà (gambe spezzate, teste spaccate, eye violence fulciani); un po' meno con gli odiosi bimbetti assassini (la loro morte cruenta era una manna per il sottoscritto) e i fessi genitori. Visonario e senza speranza l'apocalittico finale romeriano.
MEMORABILE: Il bambolotto incastonato nello stomaco squarciato di Robbie che ripete: "Dammi da mangiare"; Casey seduce lo zio; Il vomito; La slitta; La tenda.

Lupus73 31/08/20 11:41 - 1494 commenti

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Famigliola e parenti vari con prole vanno a trascorrere il periodo natalizio in una caratteristica casa isolata in mezzo alla neve, ma presto i bambini mostreranno segni di isteria e poi violenza (probabile causa virale). Si capisce che la pellicola è post 2000 ma c'è un gusto per la regia old school con molto thrilling, pur senza isterici effetti da videoclip, con una fotografia suggestiva (ma vintage) che spesso si sofferma su inquietanti particolari in macro. Soggetto semplice ben sviluppato, non lesina in gore e crudeltà dei bambini (e di chi si difende). Gelido e inquietante.

Anthonyvm 28/01/21 15:40 - 5689 commenti

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Il punto di partenza è il classico di Serrador (e forse pure Impulse di Graham Baker), ma Shankland cerca di dare una visione più familiare e intimista della rivolta dei bambini. La prima parte è tanto rumorosa e irritante (i ragazzini non cessano un istante di strillare) che l'evoluzione criminosa dei pargoli sembra più una conseguenza logica che un'imprevista svolta orrorifica. Ottime le location innevate, graditissimi i picchi di violenza grafica, mentre il montaggio a volte esagera in frenesia. Non magistrale, ma tra le più curate entry nel sottogenere degli assassini underage.
MEMORABILE: Lo zio inforcato in viso; Il cadavere col bambolotto nella pancia; L'aggressione nella tenda; Il bimbo sgozzato con le schegge della porta; Il finale.
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  • Curiosità Brainiac • 10/11/09 16:36
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Ha ricevuto il premio speciale per la regia (Tom Shankland) al Festival di Strasburgo, presieduto da una giuria d'eccellenza (Ruggero Deodato e Roger Corman).

    Fonte:Nocturno.
  • Discussione Buiomega71 • 31/01/13 14:27
    Consigliere - 25999 interventi
    Arrivatomi ora il dvd francese della Images & Vision, unrated e con sub francesi.
  • Discussione Schramm • 31/01/13 14:36
    Scrivano - 7694 interventi
    preparati a godere a palla...
  • Discussione Rebis • 31/01/13 19:47
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    Occhio però, il film è molto parlato, soprattutto all'inizio. Io ho faticato un po' anche con i sub italiani...
  • Discussione Buiomega71 • 31/01/13 19:52
    Consigliere - 25999 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Occhio però, il film è molto parlato, soprattutto all'inizio. Io ho faticato un po' anche con i sub italiani...

    Immaginavo...D'altronde o così...O nada
  • Discussione Pumpkh75 • 31/01/13 20:25
    Addetto riparazione hardware - 433 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Rebis ebbe a dire:
    Occhio però, il film è molto parlato, soprattutto all'inizio. Io ho faticato un po' anche con i sub italiani...

    Immaginavo...D'altronde o così...O nada


    Un pò di sofferenza l'ho avuta anche io, ma ne vale la pena....eccome se ne vale...
  • Discussione Buiomega71 • 14/01/17 09:50
    Consigliere - 25999 interventi
    Lo si può prendere da tutte le parti che si vuole e ci si vede dentro mezzo secolo di TUTTO il fantacinema dell'infanzia dannata.

    Ok, King/Kiersh, Serrador, Rilla, LeRoy, Prosperi, Du Welz, ma soprattutto (e anche per l'atmosfera gelida/nevosa/invernale) il Cronenberg di Brood.

    Una suspence della Madonna quasi insostenibile (tutto il prefinale all'interno della villa di campagna, per le scale, dietro la porta chiusa a chiave), un crescendo inarrestabile di eventi inquietanti (il vomito dei bimbi, il bosco di notte all'inizio che trasmette paure ancestrali, i bimbi che fanno un casino madornale e non stanno mai fermi, la sberla, il graffio della piccola Miranda-che tutto di un tratto, a tavola, durante il pranzo, sembra posseduta come Linda Blair-)

    L'inizio nella quotidianità (due famiglie in un week end natalizio con rispettivi pargoli), presagio della follia infantile scatenante che sfocerà implacabile di lì a poco.

    Cosa succede ai bambini di Shankland? Non ci e dato saperlo (forse qualche "tossina" portata dagli alberi come in E venne il giorno, o magari una specie di influenza sconosciuta venuta dalla Cina che attacca le difese immunitarie dei pargoletti trasformandoli in cani idrofobi come Cujo) quel che si sà e che il regista inglese , poi, non bada più a spese, e si scivola nella ferocia più lucida e implacabile.

    E se la giovane Casey (la riotgirl scazzata) non solo seduce lo zio nella serra, ma viene additata come capro espiatorio della strage dai pargoletti stessi (che sono sì feroci, ma nemmeno scemi), i genitori paiono dei babbei, pronti a difendere la loro prole e non capendo cosa davvero stia succedendo intorno a loro.

    La pandemia si diffonde e comincia il jeu de massacre

    Shankland non lesina in crudeltà assortire (gambe spezzate, teste spaccate, eye violence fulciani, bambolotti parlanti ficcati nello squarcio allo stomaco, orecchini strappati dai lobi delle orecchie), con tempistiche thriller che non lasciano più respirare.

    E non ha pietà nemmeno per i piccoli mostri (a dire il vero nemmeno io, perchè i bimbetti sciroccati erano un pò odiosetti, e godevo come un riccio vederli spatasciati dalla Volvo, infilzati nella serra o dalle schegge della porta) e chiude il suo allucinante racconto con un pessimismo apocalittico romeriano da pelle d'oca senza speranza (e l'ultima inquadratura , sul volto di Casey, rammenta quella di Brood-guarda caso- e quella della Maledizione della vedova nera)

    La glacialità del piccolo Paulie (mentre osserva i genitori dormire in camera da letto) che continua a strimpellare nervosamente sul quel cavolo di pianola, le crisi di Miranda, la piccola Leah che si trucca da donna con fard e rossetto, l'ecatombe sanguinaria di quattro marmocchi verso i loro genitori, in una villa sperduta nella campagna inglese circondata dai boschi e dalla neve.

    Notevole la regia di Shankland (bellissima la ripresa dall'alto che segue Eva Birthistle tra la scia di sangue nella neve) che si impreziosisce di particolari e non stacca mai la presa della tensione.

    Un gioco da bambini gelido e crudele, forse un pò derivativo per chi avvezzo al genere, ma di grande presa emotiva.

    Insieme a Vinyan , uno dei più raggelanti film sui pargoli assassini degli ultimi anni.

    Già che i bambini mal li sopporto, e la visione sarebbe un ottimo metodo contraccettivo.

    Chi ha detto che i bambini non si toccano?

    Aveva proprio ragione lo zio Lucio nell' "epitaffio" pre-titoli di coda di Quella villa accanto al cimitero.
    Ultima modifica: 14/01/17 15:09 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 14/01/17 10:02
    Consigliere - 25999 interventi
    Buono il dvd francese della Images & Vision (da noi , il film, e colpevolmente ancora inedito)

    Formato: 1.78:1

    Audio: Francese (5.1), inglese (2.0)

    Sottotitoli: francese (opzionabili anche con la lingua francese)

    Nessun extra

    Durata effettiva: 1h, 20m e 53s

    Visto in francese con sub francesi.
  • Discussione Capannelle • 23/10/18 19:42
    Scrivano - 3514 interventi
    Rivisto ieri: sì di motivi per vederlo almeno una volta ne offre ma va detto che la storia è alquanto tirata per i capelli per quanto i "grandi" sono succubi degli avvenimenti e litigiosi tra loro.
    I bambini più introversi comunque raggiungono livelli di cattiveria/pazzia niente male e concordo con Buio quando si diverte a vedere la fine che fanno.
    Ultima modifica: 23/10/18 19:43 da Capannelle