Sweet savior - Film (1971)

Sorta di instant-movie fatto per sfruttare la vicenda di Charles Manson mettendo in scena un suo emulo (un inedito Donahue) e la sua congrega di degenerati. Tra varie orge, rituali pseudo-satanici, abuso di droghe e un confronto con un gruppo di altrettanto viziosi borghesi che porta a un finale truculento (per l'epoca s'intende), il film procede attraverso un montaggio grezzo e frammentario creando a tratti un effetto psichedelico anche grazie a una ost tra blues rock e temi acustici. Risulta raffazzonato e pretestuoso ma di moderato interesse.

Una strana specie di setta hippie guidata da un capo carismatico si ritrova a fare festa in una villa di ricchi annoiati hollywoodiani ma le cose sono destinate a degenerare. Palesemente ispirato al caso Manson, è un film a dir poco scandaloso, per lo spettatore dell'epoca; punta molto sullo shock accomunando i vizi dei benestanti alle degenerazioni delle sette senza molte condanne per quest'ultime. La grezza realizzazione quasi documentaristica e le solari musiche canzoni folk pop incrementano notevolmente questo senso di sbigottimento.