Sublime - Film (2007)

George Grieves (Thomas Cavanagh) si presenta presso l'Ospedale Mt.Abaddon, per un normale controllo medico. Gli viene, però, diagnosticato un aggravamento della situazione fisica e l'uomo inizia a sospettare strane teorie attorno al personale paramedico che lavora nel luogo. Sembra, infatti, che il numero di decessi sia decisamente in crescita negli ultimi tempi. Secondo titolo della serie Raw Feed (il primo è Rest Stop), lanciata solo per l'home video dalla Warner Home Video. Nulla d'eclatante, trattandosi d'un mediocre thriller ospedaliero.

In un lynchano gioco delle tre carte (Krantz è reduce della produzione di Mulholland Drive e lo si respira) si interscambiano e interfacciano horror metafisico, sospetto di thriller ospedaliero e psychodrama in allucinata salamoia. Centrifugando certo cospirazionismo à la Crichton,il back-up del Lyne di Allucinazione perversa e la fin troppo ben recepita lezione dei due regni vontrieriani, il responsabile di 24 sforna un film-anguilla di difficile manipolazione e afferrabilità, che con tempi densi e passo felpato entra in circolo instillando disagio e apprensione.Incubo da svegli per iatrofobi DOC

Proprio il filmino adatto da vedere se avete in programma di sottoporvi ad un'operazione chirurgica, per quanto di routine. Infatti il protagonista, ricoverato per una banale colonscopia, al risveglio si ritrova intrappolato in un incubo kafkiano, con una cicatrice di troppo sul torace, strani sintomi ed ancor più strani frequentatori di stanza. La foglia si mangia presto, per cui l'epilogo è tutt'altro che imprevedibile, ma il film funziona lo stesso, per la capacità di sollecitare paure che tutti, più o meno, ci portiamo dentro.

Angosciante thriller paranormale-ospedaliero, in cui il protagonista precipita in un incubo kafkiano senza apparenti vie d'uscita, se non quella poco consolante mostrata nel degno finale. Buoni i personaggi e le caratterizzazioni e soprattutto efficace nel toccare il nervo scoperto di paure purtroppo molto attuali.

Dopo un intervento di colonscopia, George si ritrova confinato all'ultimo piano di una clinica con una ferita sospetta al fianco sinistro e strane sudorazioni di cui non riesce ad avere notizie dallo scarso e inquietante personale infermieristico. Comincia così un incubo sempre più teso dai connotati inafferrabili (anche se non improbabili) che si alterna a continui flashback non sempre utili allo snodarsi della vicenda principale, con in più qualche incursione nel metafisico che contribuisce a rendere ancora più misteriosa tutta la questione. Il plot di un corto tirato per le lunghe.