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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/09/15 DAL BENEMERITO HERRKINSKI
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Herrkinski 7/09/15 02:41 - 8052 commenti

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Nascita, ascesa e separazione dello storico gruppo rap N.W.A., che dalla metà degli '80 rivoluzionò l'approccio al genere grazie all'attitudine hardcore. Strepitosa la prova dei protagonisti, anche fisicamente molto simili agli originali, su tutti il figlio di Ice Cube, dalla somiglianza impressionante; la veridicità biografica pare abbastanza genuina, nonostante MC Ren relegato a personaggio minore e qualche momento chiaramente un po' romanzato. Girato molto bene e confezionato in modo impeccabile, 2 ore e 20 che si vedono tutte d'un fiato.

Mco 21/10/16 12:15 - 2323 commenti

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Una rivoluzione di pensiero e di stili quella che apportò negli States (come nel mondo) il gruppo degli N.W.A. di Compton. Qui si dipinge un ritratto autobiografico attento, dai colori accesi dal pregresso personale e sociale di ognuno dei componenti. Rap di quello duro, senza filtri, sesso, droga e patimenti, tutto frullato in due orette senza respiro. Spesso si sente l'eco del capolavoro di John Singleton, Boyz'n' the hood (anche citato), si annusa quell'odore di disperazione che spinge al successo a ogni costo. Gran film.

Galbo 21/10/17 07:32 - 12372 commenti

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L'epopea degli albori del gangsta rap e dei suoi principali esponenti, il gruppo dei NWA, in un film apprezzabile anche dai non cultori del genere musicale. Il regista Gray dirige un film teso e dotato di grande ritmo, che si avvale di una splendida ambientazione e non patisce la non indifferente lunghezza. Viene messo bene in luce il potere sociale e politico della musica dei ghetti afroamericani e i personaggi sono perfetti esempi di ascesa (e caduta) di soggetti non in grado di reggere la pressione dello show business. Grande soundtrack.

Kinodrop 3/12/17 19:43 - 2909 commenti

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Il fenomeno gangsta rap, dagli esordi nei sobborghi di Compton al diffondersi rapido e "virale" del N.W.A. pensiero, fino alla frantumazione causa incapacità di gestire il business ed eccesso di competitività. Nonostante la lunghezza, si apprezza il grande ritmo e la verve dei protagonisti, tra sale di registrazione, beat e rime, manager truffaldini, ribellione e compromessi. Si coglie bene la rapida presa di questo gruppo come fenomeno sociale, tra acclamazione e repressione da parte di certe autorità. Curiosa la presenza di Giamatti manager ambiguo.

Tarabas 3/12/18 12:10 - 1878 commenti

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Premesso che so poco della storia dei NWA, il film è un ottimo racconto di un momento della storia della cultura popolare USA, che attirerà in primis gli appassionati del genere (e del rap) ma non si ferma lì. Con tutte le riserve del caso sul cinismo del gangsta rap, la storia dei ragazzi di Compton è 100% americana, selfmade men della musica partiti letteralmente dalla strada per arrivare in cima (alle hit). Ritmatissimo e coinvolgente, non fa pesare le oltre due ore di durata, nonostante alcune ellissi piuttosto oscure per i non addetti.

Pesten 30/07/18 09:35 - 785 commenti

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Tra i film biografici a tema musicale più importanti e ben fatti di sempre. Serviva un film che raccontasse del fenomeno N.W.A. e questo, seppur in qualche modo edulcorato soprattutto nella parte finale e forse un po' semplificato in altro, riesce nell'impresa. I vari personaggi vengono dipinti molto fedelmente e sono interpretati alla grande dai rispettivi attori. Eccellente il modo in cui il regista ha usato la Los Angeles dell'epoca e i problemi dei quartieri per far capire quanto siano stati fondamentali per la nascita del movimento.

Daniela 5/07/20 08:35 - 12606 commenti

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Alla metà degli anni 80, cinque ragazzi neri di Compton nella contea di Los Angeles forma un gruppo musicale destinato ad innovare il genere rap ma con i soldi ed il successo arrivano anche problemi e forti contrasti tra i componenti della banda... Anche apprezzando poco o nulla il gangsta-rap, non si può non riconoscere al film la capacità di raccontare efficacemente, sia pur con semplificazioni ed una certa idealizzazione, un fenomeno importante nei suoi riflessi sociali oltre che artistici: merito di una regia grintosa e di un cast azzeccato anche dal punto di vista fisiognomico. 
MEMORABILE: Impressionante la somiglianza di O'Shea Jackson Jr con il padre Ice Cube;  Le proteste per la morte di Rodney King (nulla è cambiato da allora).

Paulaster 5/08/20 09:24 - 4375 commenti

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Ascesa dai bassifondi del gruppo rap NWA. Girato in ricordo di uno dei fondatori, dà ampio risalto ai primordi della musica gangsta e delle dinamiche sociali del periodo. Qualche situazione viene solo accennata (il caso Rodney King, il licenziamento del manager) ma il quadro è perlopiù sincero. Notevoli somiglianze nei ruoli di Dr Dre e Ice Cube per ricreare l'atmosfera dei club di fine anni 80. L'ultima parte, con l'entrata in scena di nuovi artisti (anche se divenuti di fama mondiale), allunga solo il tema senza approfondirlo ulteriormente.
MEMORABILE: Gli spari al concerto; Ice Cube che sfascia l'ufficio; La festa in piscina; "F... the police".

Piero68 10/01/22 13:32 - 2955 commenti

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Nell'ambito dei biografici "musicali" è probabilmente uno dei migliori film di questi ultimi anni. Troppo semplificato in alcune parti così come forse eccessivamente romanzato in altre, Ice Cube si prende la responsabilità di raccontare, senza peli sulla lingua, la sua ascesa nel mondo dello showbiz, insieme ad altri artisti che nel tempo sono diventati altrettanto famosi. Buona la regia di Gary Gray che si riscatta dal precedente maldestro tentativo "musicale" di Be cool. Buono anche il parterre di attori.

Bullseye2 30/10/23 23:56 - 393 commenti

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Storia di quello che a fine anni '80 fu "il gruppo più pericoloso del mondo" (al confronto del quale i Sex Pistols del '76 furono una burletta da asilo infantile) e del "gangsta rap", delle rivolte a sfondo razziale, degli imbrogli discografici, del successo, dei soldi e della tragedia; gli ingredienti per un biopic musicale avvincente ci sono tutti e il livello è eccellente, soprattutto del cast con in testa Jackson jr. nel ruolo del padre, il grande rapper Ice Cube. Peccato per alcune parti trascurate (non si menziona la carriera solista di Eazy-E, nonostante il gran successo).

F. Gary Gray HA DIRETTO ANCHE...

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  • Discussione Nemesi • 5/10/15 13:26
    Disoccupato - 1653 interventi
    Più di due ore che passano velocemente; bel film.
    D'altra parte, avendo vissuto il periodo attraverso i dischi e le riviste del tempo (The Source / Rap Pages), non mi piace che abbiano tralasciato la faida tra Eazy e Dre quando quest'ultimo ha lasciato la Ruthless. Hanno addirittura addolcito la questione.
    Nel film si vede Eazy riappacificarsi con Cube e successivamente girare per la strada con gli occhi lucidi alla visione della pubblicità del nuovo disco di Dre (The Chronic), che poi chiamerà per tentare di rimettere assieme il gruppo.
    La realtà è che The Chronic era pieno di insulti verso Eazy, il quale ha ribattuto con un album altrettanto insultante nei confronti di Dre e la sua nuova etichetta (Death Row).
    In aggiunta, Eazy dichiarava di prendere soldi per ogni insulto di Dre, dato che quest'ultimo era ancora legato a un contratto di esclusiva con la Ruthless.
    Che fosse vero o no, per me era comunque una questione che nel film andava inserita.
    Capitolo location: di Compton ho riconosciuto solo il monumento a Martin Luther King di fronte al tribunale...
    Per il resto, la lavata di testa che il gangster fa a un ragazzo sullo scuolabus era girata in Slauson Avenue, a Los Angeles.
  • Discussione Zender • 5/10/15 14:29
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Ma con i tanti appassionati di rap che ci sono lì in America non era un rischio cambiare così le carte in tavola? Non sono stati insultati apertamente gli autori?
  • Discussione Nemesi • 5/10/15 17:43
    Disoccupato - 1653 interventi
    Eh, non conosco le reazioni statunitensi; non ho cercato niente a riguardo.
    Fra i produttori ci sono gli stessi Dr Dre, Ice Cube e la moglie di Eazy: che sia stata una scelta voluta?
    Mah, non credo che dieci minuti in più (per me importanti) sarebbero stati un problema.
    Passando ad altro: talvolta il doppiaggio italiano non ha la stessa forza della lingua originale, ma era inevitabile.
    Ci sono termini, idiomi irriproducibili senza una didascalia, quindi tutto sommato va bene l'interpretazione.
  • Discussione Zender • 5/10/15 17:57
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Se sono tutti tra i produttori (e la moglie di Eazy non è divorziata) direi di sì. Ne avranno certamente discusso.

    Soprattutto in film simili è inevitabile che il doppiaggio ci perda e anche molto. Gli appassionati dovrebbero sì vederseli in originale :)
  • Discussione Herrkinski • 5/10/15 22:48
    Consigliere avanzato - 2629 interventi
    Zender ebbe a dire:

    Soprattutto in film simili è inevitabile che il doppiaggio ci perda e anche molto. Gli appassionati dovrebbero sì vederseli in originale :)

    Assolutamente. la mia rece come al solito si riferisce all'originale. Ho visto il trailer in italiano e mi son venuti i brividi, e sai che non lo dico per fare quello con la puzza sotto al naso :-P
  • Discussione Zender • 6/10/15 08:03
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Lo so benisssimo HK. Purtroppo appunto dipende dai film: anche doppiatori bravissimi poco potrebbero fare, in questi casi, se si è vicini alle cose raccontate e si conoscono i protagonisti.
  • Curiosità Nemesi • 27/06/17 13:35
    Disoccupato - 1653 interventi
    Il regista, F. Gary Gray, appare brevemente nel ruolo del deejay Greg Mack: