Sharp objects - Serie TV (2018)

Con un taglio che ricorda il primo True detective, la serie racconta le vicende di una famiglia di possidenti di un paesino del Missouri, nel quale sono stati commessi alcuni omicidi. Egemonizzata da Adams e Clarkson, entrambe bravissime, è la storia di una famiglia disfunzionale in un contesto sociale asfissiante e inquietante. Raffinata nella confezione visiva, notevole nel contrappunto musicale, forse eccede nella descrizione dei guai della protagonista, ma coinvolge e soffoca allo stesso tempo. Notevolissimo il finale. Da rivedere.

Pazzesca discesa nell'abisso in un paesino del Missouri, dove una tormentata e autolesionista Amy Adams torna da reporter per fare i conti con un paio di omicidi e il proprio passato. Straordinario meccanismo narrativo allestito da Vallée attorno a un cast da urlo (la Adams e la Clarkson su tutti, ma anche i comprimari), la serie è un doloroso tuffo nei perversi meccanismi del male e della famiglia. Imperdibile.

Camille viene inviata nel suo paese natale per indagare su crudeli e misteriosi omicidi; riscoprirà una realtà reticente e chiusa nelle tradizioni, tra bifolchi allevatori e un viperaio di conoscenti e "amiche", ma soprattuto il marcio della sua famiglia. Svolgimento troppo attendista, tant'è che nei primi episodi non accade nulla, anche se accade bene (grazie a un virtuosistico e raffinato montaggio); ma la galleria di psicosi, rancori e scheletri nell'armadio fa perdere il filo, che si riannoda solo nell'ultimo episodio, il migliore. Non entusiasma.

Giornalista alcolizzata ed autolesionista, costretta a tornare nel paesello natio per scrivere una serie di pezzi su efferati delitti, si ritrova a dover fare i conti con i fantasmi del passato... C'è del marcio nel profondo Sud degli USA: scoperta dell'acqua calda tirata per le lunghe, tanto che il doppio epilogo, pur niente affatto conciliante, fa tirare un sospiro di sollievo. Repetita non sempre iuvant: qui la prolissità finisce per mortificare i pregi innegabili della buona confezione ed anche le prestazioni delle due attrici protagoniste, pur acclamate e premiate, risultano ridondanti.

Sembra l'ennesima serie con protagonista tormentata che si trova a indagare su omicidi commessi in una cittadina fuori dal mondo e dal tempo, dove ognuno ha qualcosa da nascondere. Episodio dopo episodio si capisce la centralità delle vicende di Camille e della sua famiglia disfunzionale, ottimamente resa dalle performance attoriali delle donne protagoniste. Quando tutto sembra risolto, lasciando qualche dubbio e perplessità, ecco che arriva, negli ultimi minuti, il vero finale. Confezione elegante, con tocchi quasi gotici.

Di positivo ci sono sicuramente la qualità della produzione, l'ottima recitazione, una soundtrack di livello, una ricercata cura dell'immagine capace di offrire con tocco d'autore un efficace spaccato della provincia americana allo sbando, priva di valori e riferimenti (anche se con molte forzature). Non poche perplessità invece sullo sviluppo del thriller, con derive al limite dell'horror, che si dilata in modo soffocante fino a un finale chiarito solo ai titoli di coda.

A metà tra i misteri di paese alla Twin Peaks e l'atmosfera livida e rarefatta di True detective. I primi episodi sono intriganti e agganciano lo spettatore, che continua a seguire anche quando il ritmo si fa un po' troppo lento e l'identità dell'assassino si fa fin troppo chiara. Molto brava la Adams, ma la Clarkson le ruba la scena. Grande lavoro su scenografie e colori.

Niente di molto nuovo sotto il sole caldo e umido del Missouri: tra sentori vudù, traumi mal assorbiti e malignità da piccola comunità rurale, Vallée declina l'ennesima storia in cui mamma e figlia poco si amano e molto si odiano. L'ambientazione sudaticcia e malasana ha il suo perché, così come un trio di protagoniste ben in ruolo, ma non si può evitare una certa noia latente, soprattutto all'ennesimo flashback del tutto superfluo e messo lì giusto per dare un tocco Lynchiano al tutto. Lodata forse oltre i suoi meriti, è comunque una serie diginitosa ricca di qualche buon twist.