Adam - Film (2009)

Può amare chi si trova in una condizione di autismo? Forse sì, e Adam il protagonista, ingenuo, infantile, dall'intelligenza fuori dal comune, ci prova. È affetto dalla sindrome di asperger e non può filtrare le sue emozioni, può esprimerle solo come bisogni primari. Un re nudo. Il tocco delicato e intimo del regista ci mostra lo sviluppo emotivo di questo ragazzo che inevitabilmente come in tutte le commedie avrà la sua occasione. Incontra una dolce fanciulla che non può non accudirlo come un bimbo ma tale rimarrà fino alla fine. Tenero e non banale.

La storia è semplice e certi passaggi possono far storcere il naso (lei è troppo brava e paziente per essere vera, lui sembra superare certi scogli tipo il sesso con eccessiva facilità) però è dipinta con sofisticata leggerezza e gli attori si muovono bene, a iniziare da un notevole Hugh Dancy. Questo permette di vivere il confronto tra i due protagonisti con sufficiente gusto e di apprezzare alcune scene, tipo la battuta su Forrest Gump o quella in cui lui si troverà a dover attraversare la città per la prima volta in vita sua.

Storia romantica tra un ragazzo autistico ma con un grande talento e la classica giovane bella ragazza indaffarata. Il tutto, ciononostante, non puzza di già visto in quanto il film è diretto con una sottigliezza deliziosa e gli attori (soprattutto Dancy, bravissimo) svolgono il compito arduo di presentare il tutto in modo interessante. Buona la fotografia e lodevole il finale.

Delicata storia d'amore che pur senza particolare originalità riesce a risultare interessante e non banale. Lui, affetto dalla Sindrome di Asperger, è ingenuo e diretto come un bambino, personaggio ben delineato dalla buona prova attoriale di Dancy. Lei è dolce e paziente (in alcuni momenti un po' troppo per essere verosimile). Complice una bella fotografia in una New York invernale e qualche tocco poetico, la storia procede sino al finale hollywoodiano ma non troppo.

Lo strano rapporto tra un giovane affetto da una rara malattia neurologica e una scrittrice, viene raccontato in un film che affronta un argomento serissimo con una notevole (eccessiva ?) leggerezza, affidandosi ad una sceneggiatura che punta molto sui dialoghi e sfrutta le notevoli capacità interpretative di due ottimi interpreti. Notevole in particolare la performance di Hugh Dancy. Forse rappresentando una realtà più edulcorata di quello che è, Adam è un film gradevole e poco prevedibile. Discreto il doppiaggio italiano.

Giovane ingegnere elettronico di talento, Adam non riesce ad avere normali rapporti con gli alti a causa della sindrome di Asperger. L'incontro con una nuova vicina di casa sembra aprire un varco nella barriera della sua solitudine.. Per buona parte della durata, assistiamo alla solita storia di un tizio dalle straordinarie capacità sofferente di un grave disturbo comportamentale, impreziosito dalla convincente prova di Darcy ma anche penalizzato da divagazioni poco interessanti (la vicenda processuale). A risollevare le sorti del film, un finale inaspettato, ottimista in modo non banale.