Se io fossi onesto - Film (1942)

Ricco imbroglione convince povero ingegnere a finire in prigione al posto suo: seguono equivoci a raffica. Classica commedia basata sullo scambio di persona, con blandi accenni pirandelliani e sottili riferimenti all'apparenza delle classi sociali. In epoca fascista film come questo sono ambientati in Ungheria, ma qui Bragaglia si scatena in graffi satirici contro il sistema di casa nostra, comprensibili tra le righe. Arguto e originale nella sua semplicità, il film schiera un cast di notevole bravura, a cominciare da De Sica.

Una commedia degli equivoci molto divertente, girata con il ritmo giusto, ancora oggi particolarmente gradevole. Gran parte del merito sta nel cast, capitanato da un De Sica perfetto, con un Paolo Stoppa irresistibile e tanti caratteristi di grande talento (fra i quali Barnabò e Tofano). Bragaglia inoltre era un regista più che esperto, che sa dare la giusta ironia a tutta la vicenda. Notevole.

Sorrisi a volontà. Ritmata e sapida commedia degli scambi di persona e degli equivoci che ne vengono. Bragaglia (appare per qualche secondo nello studio del direttore del carcere) dirige con piglio sicuro vari attori che sono perfetti nel loro ruolo, a partire da tre assi: De Sica (insuperabile quando deve fare il sorpreso, l'incerto e lo stupito), Paolo Stoppa (che rende divertitamente gradevole i suoi ruoli da "cattivo") e Sergio Tofano (inappuntabile, aguzzo e astuto servitore... di entrambi). Tocchi divertenti da Barnabò e dall'altro Bragaglia, mentre la Mercader è un bel vedere.

Ingegnere minerario al verde accetta di passare tre mesi in galera al posto di un conte che ha falsificato un assegno del ricco zio con il quale non ha mai avuto alcun rapporto diretto... Commedia basata sul classico meccanismo dello scambio di persona con conseguenti equivoci a catena, sceneggiata con arguzia e resa  gradevole dalla regia briosa dell'esperto Bragaglia e che può avvalersi di un cast che vanta, accanto agli assi De Sica e Stoppa, una bella schiera di caratteristi tra cui spicca Tofano nel ruolo dello scaltro servitore di due padroni. 

Commedia sentimentale dalla trama avvincente, capace nella parte finale di tenere altissimi il ritmo e l'attenzione, grazie soprattutto a una sceneggiatura molto felice valorizzata da un cast di altissimo livello (grandi prove di uno Stoppa incontenibile, di Tofano e di Riento). A menare le danze un misurato De Sica che forse accentua un po' troppo i toni melodrammatici secondo il gusto dell'epoca, ma che resta tecnicamente ineccepibile. Lo specialista Bragaglia, al suo quarto film con De Sica, dirige con talento ed esperienza un film scoppiettante, la cui visione è gradevolissima..