Girato con mestiere vorrebbe mostrare il cafonal dilagante nella società odierna: parte bene ma diventa stucchevole e didascalico quando lascia parlare i due protagonisti sulla loro presunta disinibizione e, peggio, con l'insulso finale. Meglio tutti i preparativi della festa, gli arredi kitsch e lo zio cameriere (che ricorda Hollywood party) descritti con sufficiente ironia. Bravo Fantastichini, così così la Forte. Prodotto dalla pasta Garofalo, da lì il titolo ambivalente.
Corsicato ritrova la verve che lo ha caratterizzato nei primi lavori e riconferma, a mio parere, un certo talento per i cortometraggi, realizzando un corto godibilissimo dall'inizio alla fine, con un cast affiatato e una Iaia Forte in piena forma. Geniale il manichino con i cassettini segreti situati nei punti hot e soprattutto l'ironia che caratterizza tutto il girato. Amaro e divertente.
Un party sontuoso con gli ospiti di casa che rivelano coram populo la loro disinibizione sessuale, salvo poi rinfacciarsela in privato. In sé la storia è piuttosto banale, ma Corsicato riesce a dare qua e là qualche tocco di grottesca e pittoresca follia che riesce a sollevare un po' il corto. In particolare le cose più apprezzabili sono i dettagli incongrui e "inutili" ai fini generali, come i verniciatori del cancello all'inizio o la svastica e la falce e martello che rimangono impressi sulle spalle degli invitati. Riuscito a metà.
Corto abbastanza piacevole perché ben diretto e interpretato, incentrato sul concetto di gusto (da cui il titolo e l'appartenenza al gruppo dei corti prodotti dal pastificio Garofalo); niente di che a livello di trama, nemmeno il finale colpisce più di tanto ed alcuni elementi (vedi i muratori e arredatori che lavorano a tempo di musica) non aiutano a coltivare il clima paradossale ideato, ma i dettagli scenici sono azzeccati e il tutto è condito da un ritmo bilanciato che non appesantisce mai nulla.
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"Questione di gusti" è un remake non accreditato dell'episodio "Il mondo cammina" del film di Dino Risi "Noi donne siamo fatte così" del 1971 in cui il grande regista faceva una sottile satira sull'ipocrisia della medioborghesia italiana (siciliana) tanto spregiudicata nelle uscite mondane ma ancora molto schiava dei pregiudizi e dei tabù nel privato.
Dvd prodotto dalla Garofalo, che scritturò Corsicato per raccontare in immagini il buon gusto.
Tra gli extra il Making of, dove è ripresa in tutto il suo splendore la villa bianca con piscina (set principale).
In una delle scene appare il mobiletto sexy che vedremo tre anni dopo in Il volto di un'altra (2012) dello stesso autore (a cui appartiene il fotogramma in basso):