Maleficio - Film (2020)

Famiglia precipita con un piccolo velivolo tra le montagne dell'Appalachia e il padre/marito viene soccorso da un'anziana coppia che pratica strani riti... Girato in realtà in Africa, è un horror soprannaturale all-black con diversi punti in comune col sottovalutato The skeleton key; i miti sul voodoo vengono riproposti in una chiave captive/survival similare ma il mestiere del regista e una confezione ottima permettono di godere appieno di un lavoro che - pur non sempre coerente o onesto a livello di narrazione e twist - conquista grazie alla tensione e a momenti crudi e d'effetto.

In occasione della morte del padre, un avvocato di successo torna nel paese in mezzo ai monti da cui er fuggito decenni prima. L'aereo privato su cui viaggia con la sua famiglia ha un incidente e lui si risveglia accudito da un'anziana signora... Dopo un inizio alla Misery, la trama sfuma in un incubo vudu che, nonostante qualche sbavatura, regge abbastanza bene fino ad una parte finale frettolosa e poco congrua con quanto visto in precedenza. Peccato perché il film, pur senza esaltare, aveva avuto fino ad allora una propria dignità sia formale che a livello d'interpretazioni.

Ancora un horror negli stati confederati condito con superstizione e magia voodoo (e contrapposizione cittadini/campagnoli). Intro di 20' poi si entra nel pieno e si ha l'impressione di trovarsi di fronte a un Misery in versione "southern"; presto torna in mente l'ottimo Skeleton Key, tuttavia su livelli inferiori dato che gli elementi legati alla magia nera locale vengono trattati in maniera molto più esteriore e superficiale, senza doppi giochi di sceneggiatura né giochi di "ruolo", promettendo più di quanto venga offerto nonostante l'ottima fotografia e atmosfera. Guardabile.

Il velivolo su cui viaggiano l'avvocato Marq e la sua famiglia precipita tra i monti Appalachi. Si risveglierà prigioniero in un'inquietante casa governata da una matrona "voodoo" con i suoi compari che si preparano al crudele rito della "luna di sangue". Horror all-black che sfrutta superstizioni e credenze tradizionali, che funzionano non solo per i carnefici, per dare uno scatto di originalità ad una vicenda di violenza e sopravvivenza in sé certo non nuova. Efficace e gradevole nell'insieme ma con diverse frettolosità e un tocco di umorismo involontario specie nel finale.

Ammennicolo voodoo di buona presa, grossolano e vacillante quando si muove lontano da feticci e candele (il viaggio aereo verso la sventura è da B-Movie scalcinato) ma portato a meta dalle subdole e minacciose interpretazioni del trio Levine/Beasley/Mululu, bizzarri e degni rappresentanti delle limose ed esoteriche tradizioni del Kentucky. Hardwick, invece, si aggrappa al letto come un Paul Sheldon qualsiasi e si prende la scena più per il tormentoso alloggio del chiodo che per la scontata resa dei conti finale, troppo elementare rispetto alle premesse. Decoroso.